Annozero e l’approfondimento nell’informazione televisiva. Con l’estetica, che non guasta
Prima puntata di Annozero e nuove conferme, se ce ne fosse stato bisogno. Il programma migliora qualitativamente e si conferma uno dei pochi baluardi dell’informazione nella televisione italiana.Michele Santoro sarà anche di parte, ma la sua parte è chiara e conclamata, e questo non gli impedisce di fare un egregio lavoro di approfondimento.Esteticamente, e non
Prima puntata di Annozero e nuove conferme, se ce ne fosse stato bisogno. Il programma migliora qualitativamente e si conferma uno dei pochi baluardi dell’informazione nella televisione italiana.
Michele Santoro sarà anche di parte, ma la sua parte è chiara e conclamata, e questo non gli impedisce di fare un egregio lavoro di approfondimento.
Esteticamente, e non è poco, per un programma del genere, l’impressione è gradevole e molto americana: una bellissima fotografia, con pubblico sottotono e tinte forti, un bello studio, RVM girati in maniera accattivante aiutano a mantenere l’attenzione.
Attenzione, certo, perché questa non è la tv da seguire mentre si stira o si fa il bucato, è ovvio: è una tv che richiede attenzione e concentrazione, ma che permette di aumentare il proprio livello di conoscenza sugli argomenti trattati.
Insomma, in un Paese in cui persino un quotidiano di parte (teoricamente avversa) come il Manifesto indica (sul cartaceo di ieri) Striscia la notizia come unico tg che si può ancora seguire in Italia – Striscia, che dovrebbe essere più satira e intrattenimento che altro. Il che la dice lunga sul livello del nostro giornalismo -, be’, anche Annozero resta un pilastro dell’informazione.
Il clima in studio, i collegamenti, le testimonianze e i collegamenti che sono introdotti da questo bel ciclorama che circonda questa specie di arena dove il tavolo centrale mostra le immagini relative a ciò che si sta dissezionando, sono tutte caratteristiche di ottimo livello.
I toni non urlati, poi – per ora, eh, chissà cosa accadrà in futuro – aiutano ancora di più la comprensione. Insomma, a dirla tutta, nel corso di questa trasmissione credo, al di là dei giudizi tecnici e estetici, di aver appreso più cose su Alitalia che in mesi di letture di giornali.
Buon esordio per la coppia Granbassi–Giandotti, ottime sostitute della Borromeo – che oggi ha iniziato la sua nuova trasmissione radiofonica su 105, e che ha rilasciato una bella intervista a La Stampa, spendendo parole di elogio nei confronti di Santoro e giudizi duri nei confronti di Vespa e Floris.