AnnoUno, Alba Parietti a Blogo: “Ricevo minacce di morte per una battuta sui vegani”
Alba Parietti chiarisce a Blogo una battuta fatta ieri sera durante AnnoUno. Battuta che le ha procurato insulti e minacce da parte di moltissimi vegani…
Io francamente quando c’è un vegano a cena mi vorrei ammazzare. Non ho mai capito niente di quel che mangiano o non mangiano. Siete l’ossessione dei poveri disgraziati che organizzano le cene, dei rompic0glioni!
Così parlò Alba Parietti durante il suo esordio in coppia con Antonio Di Pietro ad AnnoUno. Gran parte della puntata, qui il nostro live, si è concentrata sullo sfruttamento dei maiali negli allevamenti intensivi scatenando in studio il dibattito tra sostenitori della dieta carnivora e di quella vegetariana. L’uscita di Alba, però, quella che leggete in apertura, sembra aver fatto ancora più rumore degli allarmanti servizi sulle angherie che gli animali si vedono costretti a subire prima della macellazione definitiva. Ma era solo una battuta, precisa oggi lei a Blogo, estrapolata da un contesto molto più ampio. E, se a qualcuno stesse venendo questo dubbio, vi assicuro che non ho alcuna intenzione di togliermi la vita se un vegano dovesse venire nuovamente a mangiare da me. Poi la Parietti parla di minacce di morte e insulti ricevuti nelle ultime ore, a partire dal termine della puntata. Ma anche di ringraziamenti da parte di svariate associazioni animaliste. Qui il suo sfogo:
Ho difeso per tre ore i diritti degli animali e questo è sotto gli occhi di tutti, basta rivedere la puntata. Mi sono fatta anche dei gran pianti sui servizi che mostravano il modo in cui vengono trattati gli animali negli allevamenti intensivi. Sono da sempre in difesa dei loro diritti, contro la caccia fin da quando ero bambina. Infatti la mia battuta era sulle persone, in questo caso sui vegani, e sui loro attengiamenti, ovvero su come si pongono quando li invito a cena, non sugli animali. Io stimo molto Veronesi e la sua scelta morale di non mangiare carne, credo davvero che in un mondo ideale nessuno dovrebbe farlo. Detto questo, penso anche che le persone dovrebbero darsi una calmata, veramente. In tantissimi, evidentemente senza aver visto la puntata al termine della quale ho ricevuto ringraziamenti da parte di varie associazioni animaliste, mi hanno mandato sui social insulti e minacce di morte. Per fortuna ci è stato anche chi mi ha inviato molto gentilmente una serie di ricette vegane, ma queste persone non sono certo la maggioranza. Atteggiamenti di questo tipo, la furia cieca che si è scatenata contro di me, non depone certamente a favore dei vegani. Li ho definiti “rompicoglioni” ieri sera e oggi la maggior parte di loro non mi ha dato alcun motivo per smentire questa dichiarazione, anzi, mi tocca ribadirlo. Perché se è vero che in un mondo civile, come dicevo, non bisgonerebbe mangiare carne, è altrettanto sacrosanto che in un mondo civile dovrebbe esserci la libertà di poter fare una battuta anche sul “dramma” di invitare a cena un vegano e non sapere cosa mettergli nel piatto perché, a differenza di un vegetariano, non mangia nemmeno la mozzarella. Forse la soluzione è farlo venire “già mangiato”, non lo so. Quello che è certo è che i titolisti, gli svariati blogger che hanno messo quella battuta come titolo dell’articolo sulla qustione, sono i veri assassini del giornalismo, quasi dei criminali. Ma sicuramente la gente che si è limitata al titolo senza documentarsi non dà prova di essere migliore. Oppure stiamo parlando di persone completamente prive di senso dell’umorismo. Comunque sia, con i miei interventi ho fatto i picchi d’ascolti.