Annalisa a Blogo: “Tutta Colpa di Galileo dal 4 dicembre, un’alternativa alle maratone referendarie”
Intervista a Annalisa: “Vi presento Tutta Colpa di Galileo”, dal 4 dicembre su Italia 1.
Nato sull’onda del viaggio al Cern di Ginevra, Tutta Colpa di Einstain si evolve in Tutta Colpa di Galileo e torna nella seconda serata di Italia 1 da domenica 4 dicembre per un viaggio in tre puntate, ancora narrate dalla cantante Annalisa. Il docu-viaggio, prodotto da DUEb di Luna Berlusconi, racconterà il Centro Astronautico Europeo (EAC) ed esplorerà la vastità dell’Universo. Il viaggio comincerà dal Planetario di Milano, simbolo del cielo sopra di noi, per poi raggiungere Colonia, sede del Centro Astronautico Europeo (EAC) che ha il compito di reclutare e formare gli uomini e le donne che parteciperanno alle missioni a bordo del laboratorio Columbus. Tra i personaggi intervistati, anche la prima astronauta donna del centro Astronautico Europeo: Samantha Cristoforetti.
“Mi piace questo ruolo – ci racconta Annalisa – Tutta Colpa di Einstain era stata una bellissima esperienza, quando è venuta fuori la possibilità di continuare questo viaggio e fare una seconda serie mi sono messa a disposizione con grande entusiasmo. Tutta Colpa di Galileo, fra l’altro, sarà ancora più bello”.
Come mai?
“La tematica parte in vantaggio. Nell’edizione precedente si parlava del Cern, quindi della fisica delle particelle: non è semplice rendere pop quel filone della fisica, anche se ha tanti aspetti molto interessanti. Invece con Galileo e l’avventura dell’uomo dello spazio, già a livello di immaginazione è un argomento più familiare. Lo spazio ha a che vedere con i sogni di infanzia, i film, l’ispirazione di un sacco di artisti. E’ stato un bel viaggio”.
Avendo una laurea in fisica, conoscevi già queste nozioni o è un’occasione per conoscere cose nuove?
“La fisica, in questo caso, è solo lo scheletro che tiene insieme le applicazioni di una legge: la costruzione della stazione spaziale, la realizzazione delle spedizioni nello spazio… sono solo alcune di queste applicazioni delle fisica. Nonostante le scienze si compenetrino, ò l’astronomia e la fisica sono diverse. Molte nozioni mi risultano familiari ma non le so bene: capisco il linguaggio e mi viene più semplice comprendere il tutto. A mia volta, il mio compito è quello di semplificare ancora di più per i telespettatori”.
C’è qualche aneddoto particolarmente interessante relativo a questa edizione?
“A differenza della prima edizione che si svolgeva solo al Cern, quest’anno abbiamo viaggiato un sacco: pullman, macchine, aerei. Abbiamo viaggiato fra le varie sedi dell’agenzia spaziale europea, non ci siamo risparmiati. Tra gli episodi carini, sperimenterò l’addestramento degli astronauti. Quello farà abbastanza ridere”.
Fare televisione ti diverte o Tutta Colpa è un’eccezione?
“Mi diverte Tutta Colpa perché questo è un progetto particolare. Sono contenta di farlo, mi dà modo di vivere la scienza, una mia grande passione. Però la musica rimane la mia strada maestra e la mia priorità”.
Partite il 4 dicembre quando le altre reti si occuperanno dei risultati del Referendum costituzionale. Temete che il voto catalizzi l’attenzione degli spettatori?
“Ci saranno le maratone, è vero: ma chi si stuferà di sentir parlare del referendum, potrà trovare in Tutta Colpa di Galileo una cosa carina, interessante, divertente e culturale allo stesso tempo. Confido in questo (ride, ndr)”.
Molti tuoi colleghi si sono esposti sul Referendum, tu no?
“Viaggio parecchio sui social e leggo veramente la qualunque, trovo gente convinta di avere la verità in tasca. Io non faccio parte di quella categoria. Ho le mie idee ma non voglio fare propaganda, ognuno deve informarsi bene e andare a votare secondo le proprie convinzioni”.
Ed i progetti futuri? Hai già detto no a Sanremo 2017…
“Continuo a portare in giro l’ultimo singolo del mio disco, Potrei Abituarmi: inaspettatamente, essendo uscito ad agosto, ancora è alto in radio e sta girando un sacco. Lo porto avanti finché dura. A Capodanno sarò in concerto in Piazza Duomo a Milano con Mario Biondi. Il prossimo anno, invece, sarà utile per mettere insieme le cose nuove per il prossimo disco”.