Home Festival di Sanremo Anna Tatangelo a Blogo: “I Migliori Anni? Le opportunità vanno colte, perché imporsi dei paletti?”

Anna Tatangelo a Blogo: “I Migliori Anni? Le opportunità vanno colte, perché imporsi dei paletti?”

Anna Tatangelo perla de I migliori anni e del suo rapporto con la televisione. Intervista di Blogo.

pubblicato 6 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 01:21

Anna Tatangelo è giovanissima – neppure trent’anni – ma ha già una carriera da far impallidire tante colleghe più ‘stagionate’. Da un po’ di tempo, la cantante di Sora ha deciso di affiancare all’attività musicale quella televisiva. “La mia volontà è quella di sdoganare un’idea diffusa nel mondo dello spettacolo italiano: chi fa la cantante deve fare solo la cantante e chi fa l’attrice deve fare l’attrice – racconta a Blogo -. All’estero non funziona così. Se hai voglia di imparare e se si presentano delle opportunità, perché imporsi dei paletti? Le opportunità vanno colte”. Così, ogni venerdì, ‘Lady Tata’ affianca Carlo Conti alla conduzione de I Migliori Anni, lo ‘show-nostalgia’ di Rai 1 (questa sera, venerdì 6 maggio, la trasmissione ospiterà Christian de Sica, i Ricchi e Poveri senza il ‘baffo’ Franco Gatti, Ron, Albano e Francesco Renga).

Siamo alla vigilia della seconda puntata, ma com’è stato il debutto? E’ un ruolo praticamente inedito per te.

“Non mi sono rivista e non mi rivederò. E’ stato bello, mi sono divertita ed affidata al parere degli autori, delle persone che mi seguono e soprattutto di Carlo Conti. L’importante è che sia piaciuta a loro e che io mi sia divertita, è quello che ho cercato di fare”.

Come dobbiamo definire il tuo ruolo? Ti senti una valletta o co-conduttrice?

“Ho letto degli articoli che mi riguardavano e che riportavano alcuni miei virgolettati: ‘Io non sono una valletta’, dicevano. Non ho mai rilasciato interviste e non ho mai detto questa cosa. E’ chiaro che il mio ruolo nella trasmissione rimane legato alla musica. Negli ultimi anni la televisione mi ha affascinata e ospitata, ma non è la prima conduzione che faccio. La prima, addirittura, risale al 2002 con Pippo Baudo (era Sanremo Top, ndr). Certo, ci sono ritmi e andamenti televisivi, ma il mio rimane un ruolo legato alla musica”.

Ultimamente ho avuto la sensazione che tu avessi la volontà di farti conoscere attraverso la televisione. E’ così?

“A me piacerebbe fare televisione, ma sempre programmi legati alla musica o all’amore. Non potrei mai fare un programma di cronaca nera, ci dev’essere un legame personale. Il mio è solo un approccio in punta dei piedi a questo mondo. Ho fatto tante cose, ma ho ancora 29 anni e tanto da imparare. Certo, sono affascinata dalle grandi: Mina cantava, conduceva, ballava e faceva spettacolo. Mi piacerebbe strizzare l’occhio pure alle artiste internazionali come Beyoncé, Jennifer Lopez e Rihanna: loro fanno musica ma sanno stare anche in altri contesti”.

Com’è lavorare con Carlo Conti?

“La cosa figa di lavorare con Carlo è che ti mette subito a tuo agio. Io avevo già avuto occasione di conoscerlo in altri contesti, ma mai avevamo lavorato insieme a così stretto contatto. E’ ovvio che adesso il rapporto fra noi sia ancor più stretto. E’ bravissimo, sa creare un clima sereno fra i suoi collaboratori, non ho mai visto uno screzio nei confronti di nessuno”.

Non conduci solamente. Ti occupi anche dei tributi musicali. Hai iniziato con Donna Summer, quali saranno i prossimi?

“Questa sera renderò omaggio a Tina Turner. Ci tengo a precisare, però, che non faccio delle imitazioni, sarebbe impossibile. Faccio un omaggio ‘alla Tatangelo’, è solo una mia interpretazione. Non mi voglio paragonare a queste grandi artiste”.

Facendo una rapida ricerca del nome ‘Anna Tatangelo’ su Google, compaiono quasi 100 articoli sullo ‘spacco vertiginoso’ visto alla prima puntata de I Migliori Anni. Perché, ogni volta, l’attenzione si concentra solo su queste stupidaggini? Ti dà fastidio?

“E’ successo anche a Sanremo o in altri contesti, ormai c’ho fatto il callo. Ci sorrido sopra e, anzi, cerco di prendere il meglio da ogni situazione. Se il vestito fa parlare e permette ad una persona di soffermarsi a sentire e godere della tua musica… ‘sti cavoli”.

Qual è il tuo rapporto con la lucetta rossa della televisione?

“Oddio, non te lo so spiegare (ride, ndr). Già durante il primo Festival di Sanremo per me era automatico buttare lo sguardo verso la lucetta della telecamera che si accendeva, stupii anche il regista. Ci sono delle magie che si creano e che non so spiegare”.

Una delle esperienze televisive più importanti è stata X Factor.

“E’ stata la mia prima esperienza televisiva importante. Fino ad allora ero stata in televisione solo per parlare della mia musica. Lì sono stata per tre mesi in uno studio televisivo e ho ricevuto attacchi da tutti. Mi ricordo che all’inizio non è stato facile: avevo 22 anni, avevo appena partorito e i miei colleghi mi guardavano con occhi strani, come a dire ‘Questa perché sta qua?’. Poi, piano piano, credo di essermi conquistata la loro fiducia sul campo”.

Lo rifaresti?

“Assolutamente, sì. E’ stata un’esperienza importante e formativa”.

Recentemente hai condotto About Love su Italia 1. Il programma è stato soppresso per bassi ascolti, perché non ha funzionato?

“Onestamente non so dirlo. Io ho solo – fra virgolette – prestato la voce ad un programma scritto ed ideato da Federico Moccia. Non c’era niente di mio, non era una mia idea né una mia creazione. Anche quella, però, è stata un’esperienza formativa. Mi ha permesso di prendere confidenza con la telecamera e conoscere meglio il racconto televisivo. Tutte queste collaborazioni sono servite ad arricchire il mio bagaglio formativo”.

Alla tv affianchi l’attività musicale. E’ uscito da pochi giorni ‘O core e na femmena, il singolo con Gigi d’Alessio. Non incidevate un brano insieme da un bel po’.

“Era da un bel po’, è vero. Questa è una collaborazione inserita all’interno del disco in napoletano di Gigi, Malaterra. L’album conteneva tanti duetti in napoletano e Gigi ha scelto di far uscire questo singolo, c’era una gran pressione da parte dei nostri fan. E’ stata una ciliegina sulla torta aspettata dalle persone che ci seguono da anni”.

Lo scorso anno il tuo nome era stato affiancato al Festival di Sanremo per due motivi. Il primo: si parlava di una partecipazione in coppia con Gigi d’Alessio.

“No, no. Non c’è mai stata questa idea. Son tutte notizie che escono senza motivo. Io e Gigi abbiamo due percorsi e pubblici diversi. Io, poi, aveva partecipato come solista l’anno precedente, non c’è mai stato il pensiero di fare un Sanremo insieme”.

E poi si era parlato di una tua co-conduzione. C’erano stati contatti?

“No, non era una voce fondata. Ma se queste voci servono per far nascere progetti belli come quello de I migliori anni… che se ne parli pure”.

Ci sono nuovi progetti musicali?

“Il mio disco è uscito nel 2015, adesso sono in tournée in giro per l’Italia. A settembre mi chiuderò in studio per la realizzazione del nuovo disco che sicuramente uscirà alla fine del prossimo anno”.

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