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Anna Maria Tarantola vuole vendere Raidue?

Per risanare i debiti della tv pubblica, Anna Maria Tarantola starebbe pensando di vendere una rete. Ma ci sarebbero acquirenti interessati?

pubblicato 8 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:48

Anna Maria Tarantola vuole vendere Raidue? E’ questa la clamorosa indiscrezione riportata da Marco Castoro su Italia Oggi, che prende spunto dal lievitare di debiti che sta interessando la Rai.

Nel mirino dei tagli, in particolare, sarebbe finita addirittura la seconda rete, sul modello di quanto già fatto dalla televisione francese, che è riuscita a pagare i propri debiti vendendo la prima rete. La situazione a viale Mazzini non è delle più rosee, anche perché il patrimonio tecnico e gli asset per l’estero hanno subito una profonda svalutazione:

“RaiCorporation è stata messa in liquidazione, RaiWorld va verso la chiusura, e sul materiale di proprietà di RaiWay (dai tralicci ai ripetitori) la manutenzione è stata trascurata negli ultimi anni, perciò l’asset si è deprezzato”.

Ma chi potrebbe essere interessato a farsi avanti per Raidue? Per il momento si fanno gli stessi nomi già letti qualche tempo fa per La7: Urbano Cairo, Tarek Ben Ammar e Carlo De Benedetti, tutti personaggi già legati al mondo dell’editoria (per intenderci e semplificando molto, Tarek Ben Ammar è il papà di Sportitalia; Carlo De Benedetti è il papà di Repubblica, Espresso e Radio Deejay; Urbano Cairo è il papà di Di Più, Tv Mia e For Men), che però già con Telecom Italia Media non parevano aver mostrato un interessamento concreto; l’outsider comunque potrebbe essere individuata in Discovery Channel.

Foto | © TMNews

Ma Tarantola, novella Vanna Marchi, sarebbe intenzionata a vendere anche altro: si parla di Palazzo Labia a Venezia, vale a dire la sede Rai del Veneto. In realtà, nelle varie regioni d’Italia sono diversi i palazzi di proprietà della Rai, per cui l’ipotesi di vendere gli immobili e sostituirli con uffici di corrispondenza non pare così lontana dalla realtà.

Insomma, a viale Mazzini la spending review incombe minacciosa. Certo, non per tutti.

Rai 1