Anna e Yusef | Conferenza Stampa | 28 agosto 2015

Inizio conferenza. Tinny Andreatta: “E’ una storia che sta molto addosso all’attualità, parla dei clandestini, delle primavera arabe, del dramma dei barconi e dello sfruttamento del lavoro. Si trattano questi temi attraverso una storia calda di una donna italiana e un uomo maghrebino che devono affrontare il pregiudizio prima di tutto delle loro famiglie. Abbiamo cercato di uscire fuori dagli stereotipi. Vogliamo raccontare la famiglia contemporanea e la capacità di lottare per amore ma raccontiamo anche gli scontri. La regia della Torrini è potente, Vanessa mi colpisce per la capacità di buttarsi a capofitto in tutti i progetti”.

Paola Lucisano: “E’ un’idea su cui abbiamo lavorato molto. L’idea è nata da una notizia di un giornale riguardante una donna bionda in un barcone in mezzo a gente nordafricana. Quest’immagine mi ha molto colpito. La Torrini è una conoscitrice di questo mondo e ha una visione imparziale. Sono vicende che è importante raccontare. Ho pensato subito a lei per questa fiction. Ringrazio la Rai per la disponibilità”.

Cinzia TH Torrini: “Volevamo raccontare una storia d’amore in modo diverso. Attraverso le storie d’amore, si può parlare del sociale. Vogliamo far capire che è possibile trovare una condivisione, accettare le differenze in questo mondo fatto di pregiudizi. L’amore vince sulle differenze. Per me è importante coinvolgere lo spettatore, dandogli informazioni e emozioni. Ringrazio tutti per aver appoggiato la mia scelta di girare ancora con Vanessa Incontrada. Spero di bissare il successo di Un’altra vita”.

Vanessa Incontrada: “E’ la prima volta che ho girato un film in un paese dove parlavano una lingua diversa. Ognuno ha recitato nella propria lingua. Quella è stata la prima differenza. Nel linguaggio, c’è stata molta complicità. E’ stata un’esperienza molto forte per me. Non ero mai stata in un paese arabo. Io viaggio tanto fin da piccola ma avevo questa curiosità. Ho trovato un paese straordinario. La Tunisia ha una grande cultura cinematografica. E’ stata un’esperienza bellissima. Ho vissuto un vero rituale di matrimonio. E’ stato un insegnamento incredibile. Ho vissuto realtà fortissime. La scena della fuga con mia figlia in un barcone è stata una scena fortissima. E’ stato tutto talmente vero che ci stavamo cagando sotto! Ho avuto anche un attacco di pianto vero. Gestire questa cosa è stato difficile. Ho accettato subito la proposta di Cinzia. Abbiamo fatto un grande lavoro”.

Incontrada: “Anna è una donna innamorata di questo uomo e della sua famiglia. E’ una donna che pretende la felicità e lotta per questo motivo. E’ una donna che crede nell’amore per sua figlia. Nella vita cerchiamo la nostra metà. Anna e Yusef ci sono riusciti. Nel momento di difficoltà, Anna continua a credere in quello che ha costruito e vuole stare vicino a colui che ama. L’amore è lottare insieme, avere fiducia ma avere anche delle incomprensioni. Anna è una donna leale, vuole sapere tutto da Yusef e affrontarlo insieme. E’ una donna tosta e protettiva”.

Incontrada: “E’ un personaggio che mi ha lasciato molto amore. Con Adel, abbiamo fatto un lavoro impegnativo e intenso. Io e Audel abbiamo vissuto una specie di amore molto forte sul set. Non c’è stato nessun flirt! Evitiamo i gossip, mi raccomando!”.

Torrini: “Io credo che quello che verrà fuori da questa storia è un messaggio di positività e accoglienza. Anche noi siamo emigrati in passato”. Andreatta: “E’ una storia che racconta l’umanità e un fenomeno complesso e articolato che non si può semplificare. Il tema del nostro racconto è l’incontro di due culture”.

Andreatta: “Nel 2011, in Tunisia, ci furono dei bombardamenti prima delle elezioni. Abbiamo scelto un contesto rivoluzionario perché volevamo una situazione di confusione. Abbiamo lavorato su questo elemento, lo spirito della Primavera Araba”.

Incontrada: “Non posso sapere come ogni singolo telespettatore reagirà davanti a questa fiction. Ognuno vivrà questo racconto come vive la vita. Tramite una storia d’amore si possono raccontare tante cose. Una storia d’amore alleggerisce i temi sociali. Ognuno si farà la propria opinione”.

Incontrada: “La scena del barcone poco credibile? La protagonista cercherà di sopravvivere e lo vedrete nella fiction intera”. Andreatta: “Il personaggio di Anna, in quel momento, ha un’unica via di fuga”. Torrini: “Il personaggio di Anna si trova quasi casualmente su un barcone”. Incontrada: “La scena del barcone è una decisione presa sul momento”.

Andreatta: “Il barcone è una scelta forte dettata dall’irrazionalità. La scelta brusca è causata dal padre di Yusef. Non abbiamo polemizzato sull’efficacia della diplomazia italiana”.

Fine conferenza.