Angelo Teodoli e la sua Rai1 che ridisegna il day time, con un prime time più alto
In una intervista al periodico specializzato “Prima Comunicazione” la Rai1 del direttore Angelo Teodoli
C’è il mondo politico che sta mettendo le mani sulla Rai, ma c’è una Rai che vive e lavora tutti i giorni, alzandosi le maniche della camicia per portare a casa il prodotto. Già il “prodotto”, parola affascinante e temibile allo stesso tempo. Prodotto significa programmi, quello cioè che va in onda tutti i santi giorni sui teleschermi e sui supporti multimediali.
C’è una persona che di prodotto se ne intende e che ha avuto l’onore di essere nominato, meno di un anno fa, direttore di Rai1. Angelo Teodoli è a capo della prima rete della televisione italiana, la prima non solo per ascolti, ma anche e sopratutto in senso anagrafico, essendo nata prima di tutte le altre e a cui ha donato una costola affinchè prima la Due e poi la Tre abbiano avuto la possibilità di nascere.
Una intervista bella e lunga pubblicata sul numero attualmente in edicola della rivista Prima Comunicazione mette in luce la nuova Rai1 dipinta da Teodoli per il pubblico televisivo che debutterà il prossimo mese di settembre. Il progetto su cui parte la nuova Rai1 è il day time e Teodoli lo spiega così:
Abbiamo ridisegnato tutto il day time con in testa l’idea di mantenere Rai1 in contatto diretto con il proprio pubblico. Dalle 7 alle 19, esclusa la parentesi della soap, avremo una sequenza di programmi che rispondono ai bisogni dei telespettatori. Al mattino abbiamo semplificato la fascia tenendo solo i programmi che funzionano di più – ‘Unomattina’, ‘Storie italiane’ e ‘La prova del cuoco’ – in modo da fidelizzare di più il pubblico in virtù della minore frammentazione e della maggiore coerenza nel flusso della programmazione.
La chiusura di Zero e lode, il gioco a premi condotto alle due del pomeriggio da Alessandro Greco, viene così spiegata :
‘Zero e Lode’ andava abbastanza bene, con ascolti intorno al 12%, ma era come un alieno nel discorso complessivo del pomeriggio. Il game implica un coinvolgimento mentale e non è quindi il prodotto più adatto se si vuole costruire un pomeriggio emotivo. Tanto che il pubblico che lo vedeva, finito il programma, lasciava la rete.
Il programma verrà sostituito da Vieni da me, condotto da Caterina Balivo, ecco come il direttore di Rai1 spiega questa trasmissione e la sua stima per l’ex conduttrice di Detto fatto:
È una sorta di talk e intrattenimento, con vip e gente comune in studio e che utilizza diversi registri e quindi non rigidamente classificabile. Pur essendo molto giovane, Caterina può vantare un robusto retroterra di sperimentazioni, anche di prima serata su Rai1, e sa muoversi su grammatiche e generi diversi. Per non dire che la sua figura emana positività.
Capitolo soap, arriverà nel pomeriggio di Rai “Il Paradiso delle signore” :
Canale 5 da sempre punta sulle soap che, insieme ai programmi di Maria De Filippi e Barbara D’Urso, costituiscono l’asset vincente del suo pomeriggio. Abbiamo a disposizione ‘Il paradiso delle signore’ che aveva funzionato bene in prima serata e quindi abbiamo deciso di cogliere questa chance, visto oltretutto che le grandi soap di Canale 5 stanno subendo piccole erosioni. Riportare su Rai1 questo genere tutto italiano può rinnovare interesse. La scommessa è creare maggiore continuità di offerta nella sequenza dei programmi del pomeriggio in modo da travasare il pubblico di Caterina Balivo nella soap e poi nella Vita in diretta.
Capitolo Vita in diretta che vivrà della conferma di Francesca Fialdini e della new entry Tiberio Timperi:
Il programma si riduce di un’ora, un alleggerimento che, sono convinto, porterà grande vantaggi. Tre ore di diretta quotidiana di cronaca erano troppe per avere un prodotto compatto e coerente.
Ma tutte queste novità nel pomeriggio di Rai1 avranno fatto lievitare anche i costi ?
Sfato la leggenda dei costi di ‘Vieni da me’: a preventivo costa mille euro di meno a puntata rispetto al quiz che sostituisce, pur durando un po’ di più. ‘La vita in diretta’, che sarà più breve ma anche diversa, costerà 32mila euro a puntata esattamente come l’anno scorso. Infine, posso dirle che tutti i programmi di produzione di day time in onda dal lunedì al venerdì nella prossima stagione avranno un costo complessivo inferiore di 10 mila euro al giorno rispetto al 2017.
Sulla scelta di Insinna all’Eredità e l’approdo di Alberto Angela nel sabato sera di Rai1 Teodoli dice:
Insinna è un conduttore di grande professionalità. Ha avuto problemi con ‘Striscia’ per fatti avvenuti in passato e che doveva metabolizzare. Sono sicuro che funzionerà. Con Alberto Angela il sabato sera gli ascolti si polarizzeranno: Maria De Filippi raccoglierà il pubblico del divertimento pop e noi occuperemo un territorio completamente diverso. Nessuna sovrapposizione e benefici sicuri per entrambi: a mio parere il sistema generalista si depaupera quando va sugli stessi generi e sugli stessi argomenti. Abbiamo investito sulla qualità: a settembre Andrea Bocelli apre la stagione dall’Arena di Verona, seguiranno i 50 anni di carriera di Baglioni, ‘Le Rane’ di Aristofane con Ficarra e Picone dal Teatro Greco di Siracusa e, dopo Angela, la serata di apertura della Scala.
E su chi guarda Rai1, il direttore Angelo Teodoli fornisce alcuni dati sulla stagione appena terminata :
Sbaglia chi pensa che piacciamo solo a chi ha i capelli bianchi. In quest’ultima stagione Rai1 ha visto crescere il numero di laureati, in parte grazie a ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio che ha registrato l’incremento dell’1,5% di share, dando un contributo importante per la qualità del pubblico con un aumento dell’8% del target dei laureati, salito al 21,7%. Fazio ha portato argomenti e personaggi che non avevano voce sulla rete, conquistando la fascia di ascoltatori più giovani e del Nord che costituiscono i punti deboli di Rai1. Rispetto al 2011 siamo cresciuti dell’1,3% sui 4-14enni, dell’1,3% sui 15-24enni e dello 0,5% sugli over 55. Altro dato importante è che, mentre prima il nostro pubblico era prevalentemente meridionale, adesso siamo in crescita del 2,4% sul pubblico del Nord. Se riesci ad accrescere il pubblico più sofisticato e quello più lontano da te è segno che stai andando nella direzione giusta. Non si tratta di fare una rete giovane ma Rai1 è diventata più interessante, attraverso grandi eventi come Sanremo o i programmi di Angela, anche per una fascia di età che non frequenta la televisione.