Angela Rafanelli ieneggia (sottotono) a Volo in diretta con Le lezioni di italianità
Un tempo c’erano i programmi corali, a cui si prestavano più artisti emergenti per dare un valore aggiunto alle trasmissioni come ai curricula. Ora, invece, si fanno programmi che sulla carta dovrebbero essere degli one man show, ma poi chi gli dà il proprio nome non ce la fa a reggere la scena da solo
Un tempo c’erano i programmi corali, a cui si prestavano più artisti emergenti per dare un valore aggiunto alle trasmissioni come ai curricula. Ora, invece, si fanno programmi che sulla carta dovrebbero essere degli one man show, ma poi chi gli dà il proprio nome non ce la fa a reggere la scena da solo e quindi chiama i rinforzi.
Così si spiega l’esigenza, in questa edizione di Volo in diretta, di attorniare il conduttore di donne di talento (che poi, salvo usarle per farsi coccolare l’ego, lui getterà subito via facendole prima passare per sceme). Per prima è arrivata la musa Jane Alexander, che parla poco ma dando quel tocco di sensualità femminile che serve a una seconda serata.
Da qualche settimana a questa parte, invece, è arrivato un altro personaggio meritevole, che in effetti era sparito dalla tv per una serie di circostanze (ingiuste). Mi riferisco ad Angela Rafanelli, Iena in pausa autunnale che ha deciso di ingannare l’attesa su RaiTre.
Sua la rubrica in pillole del giovedì (la serata più difficile per gli ascolti), Lezioni di italianità, in cui la Rafanelli lancia dei tutorial semiseri per cavarsela nelle situazioni al limite tra lecito e illecito, come solo un buon italiano sa fare. Ieri si è occupata di “come ristrutturare casa”, aggirando burocrazia e Inps in attesa del prossimo condono, mentre nella prossima puntata promette di dare consigli su come trarre profitto dal commercio di organi.
Angela Rafanelli a Volo in diretta
Il presupposto è lodevolmente cinico, peccato solo per il risultato un tantino naif e scontato. Per una brava come la Rafanelli, che avevamo lasciato alle prese con inchieste importanti a Le Iene, è visibilmente un contentino senza pretese.
Come dimenticare, poi, il non riconfermato Le vite degli altri, docu-reality in cui la Rafanelli si calava letteralmente nella vita di un’altra persona, provandone sulla propria pelle i disagi fisici e psicologici? E’ inspiegabile che La7 non l’abbia più continuato, come, anche, è un peccato che Mtv non abbia più realizzato Loveline, primo debutto alla conduzione di Angela che raccolse l’ingombrante eredità di Camila Raznovich.
Per ora non resta che accontentarsi di questa Rafanelli dimezzata, con un outfit che peraltro la ridicolizza e costretta a ritagliarsi spazio nello show di un altro, peraltro pure troppo egocentrico per valorizzarla davvero.