Otto e mezzo, Andrea Scanzi all’attacco di Rita Pavone: “Se lei parla di Woodstock, Gasparri racconti Che Guevara”
Andrea Scanzi entra a gamba tesa su Rita Pavone a Otto e mezzo: “Se un servizio pubblico celebra i 50 di Woodstock con lei mi girano le scatole. Mi aspetto che Che Guevara lo racconti Gasparri”. Poi accusa: “Raiuno e Raidue tifano spudoratamente Lega”
Andrea Scanzi entra a gamba tesa su Rita Pavone. Ospite di Otto e mezzo, il giornalista ha criticato aspramente la decisione di Raidue di affidare alla cantante la celebrazione dei cinquant’anni da Woodstock.
“Si è mitizzata tanto Raidue e ho profonda stima di Freccero, ha fatto splendide cose, però se un servizio pubblico che io pago festeggia i 50 anni raccontando Woodstock con Rita Pavone, mi aspetto che la prossima volta Che Guevara lo racconti Gasparri. Mi girano le scatole, lo pago anche io il canone. Che la Pavone in quanto sovranista racconti i 50 anni di Woodstock mi fa girare parecchio le scatole”.
Scanzi fa riferimento a recenti prese di posizione dell’artista torinese su fatti di attualità considerate vicine alla Lega. Non a caso, la convinzione dello scrittore è che il movimento di Salvini domini nel controllo della Rai, a scapito dei Cinque Stelle.
“E’ la prima volta che un partito che stravince le elezioni non riesce a lottizzare la Rai, lo dico con gioia. Se non fosse lottizzata da nessuno sarei contento. E’ la prima volta che vedo una tv pubblica che parla male dei Cinque Stelle come faceva prima. O i Cinque Stelle sono cosi incapaci che non sanno lottizzare la Rai, o sono cosi antipatici ai giornalisti che non riescono a convincerli”.
Quindi l’affondo: “Sfido chiunque con un minimo di onestà intellettuale a dire che la Rai di oggi sia grillina. Meno male che non lo è, il problema è che è di qualche altra parte. Vedo Raiuno che tifa spudoratamente Lega, vedo Raidue che tifa spudoratamente Lega e Raitre che salvo rare eccezioni tifa spudoratamente Pd”.
Lo speciale Woodstock, Rita racconta è andato in onda martedì scorso in prima serata, totalizzando un deludente 2,4% di share.