Andrea Purgatori, non solo reportage: una carriera da sceneggiatore tv e attore per Guzzanti e Boris
Numerosi i film-tv Rai da lui scritti in questi anni, tutte storie tra giallo ed impegno civile. E poi il divertimento nella recitazione, fino al “caso Carbonara” dell’aprile scorso
Non solo un giornalista ed un conduttore televisivo. Andrea Purgatori, venuto a mancare oggi, mercoledì 19 luglio 2023, a 70 anni, aveva una doppia anima: da una parte il giornalista di inchieste, impegnato a raccontare una ricerca della verità che ne ha contraddistinto la carriera (come stanno giustamente ricordando i colleghi), dall’altra quella di sceneggiatore ed, in alcuni casi, attore, come in “Fascisti su Marte” e Boris.
In fondo, che sia un reportage o una fiction o film-tv, c’è sempre al centro una storia da raccontare. E le storie, Andrea Purgatori, le sapeva raccontare bene. A dimostrarlo le decine di sceneggiature scritte per il cinema e la televisione, a fianco del suo lavoro da giornalista.
Sceneggiature che spesso e volentieri si sono intrecciate alla Storia del nostro Paese. Come nel caso de “Il muro di gomma” del 1991, film dedicato alla strage di Ustica, per cui Purgatori si è battuto senza lasciare mai la presa e che vinse il Nastro d’Argento per il Miglior Soggetto.
Ma, dicevamo, Purgatori ha scritto anche per la fiction: se in questi anni aveva visto almeno un film-tv sulla Rai, state certi che almeno uno di questi è stata scritta anche da Purgatori. Vi riportiamo qualche titolo, cominciando dalle più recenti: Il confine (2018), Lampedusa (2016), Ragion di Stato (2015), Le due leggi (2014), L’amore proibito (2011), Mia madre (2010), La leggenda del bandito e del campione (2010) e Lo scandalo della Banca Romana (2010).
Un po’ meno attivo sul fronte della serialità lunga: a Purgatori si devono ad ogni modo Un caso di coscienza, legal drama di Raiuno, e Il Commissario Nardone, poliziesco ambientato nella Milano del secondo dopoguerra andato in onda per una sola stagione.
E, poi, la “carriera” da attore: Purgatori, dietro l’anima del giornalista d’inchiesta e dello sceneggiatori di storie d’impegno civile, sapeva anche trovare il tempo e la voglia di mettersi in gioco e divertirsi, passando da dietro a davanti la macchina da presa.
Indimenticabile la sua partecipazione nel ruolo di Fecchia al film “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti (con cui lavorò anche in tv per Aniene), oppure in Boris, dove ha prestato volto in qualche episodio all’avvocato Kalemzuk, visto per la prima volta nella seconda stagione e poi riapparso nel revival del 2022. A fine dello stesso anno, inoltre, abbiamo visto Purgatori nei panni di se stesso anche nel primo episodio di The Bad Guy, in cui era stato chiamato insieme ad altri colleghi a commentare le notizie circa un ipotetico ponte sullo Stretto di Messina. Nei primi mesi del 2023, invece, ha interpretato in una scena un consulente matrimoniale dei protagonisti del film “Era Ora”, su Netflix.
Una goliardia, la sua, davvero inusuale e che non gli ha mai tolto la credibilità che si è guadagnato in tanti anni di onorata carriera, una carriera così solida che gli ha permesso anche, il 6 aprile scorso, il “Carbonara day”, di scherzare con una finta intervista esclusiva ad un “killer” che aveva osato aggiungere la panna nella ricetta originale. Lo ricorderemo anche per questa sua ironia.