Diciamolo con un canzone: Una finestra fra le stelle
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo da dividere con me e in un istante io ti regalo il mondo
Uno di notte. Rai1, estate 1997. Debuttava alla conduzione un giornalista di razza della carta stampata. La Rai1 di Giovanni Tantillo affidava ad Andrea Purgatori un programma di cronaca in diretta nella seconda serata di quell’estate. Un programma che andava in onda direttamente dalla strada, nel senso letterale del termine. I fatti, la cronaca, raccontati dai luoghi dove si erano svolti. Niente studio, niente aria condizionata. La strada, con tutto quello che ne consegue. Il giornalista, per qualcuno vil razza dannata, per altri guardiani della verità. Raccontatori dei fatti. Abbiamo detti raccontatori e non raccontattori, come qualcuno lo è diventato. E forse pure se ne vanta di esserlo…
Ebbene quel programma, quel primo programma, era già per certi versi, il suo manifesto. Era quello che era e che sarebbe diventato ancora di più per il suo piccolo schermo. Un giornalista che entrava, nel senso letterale del termine, nei fatti, per raccontarli dal di dentro. Senza diaframmi, senza miraggi o se preferite sotterfugi televisivi. Uno di notte era dunque la sua tesi di laurea, in attesa di diventare giornalista televisivo a tutti gli effetti, come ha dimostrato in tutti gli anni di Atlantide.
Andrea Purgatori era un vero giornalista e non solo. Un mastino delle verità, non solo in tv. Dall’inchiesta sulla strage di Ustica, alla verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Andrea Purgatori se n’è andato. Oggi la camera ardente in Campidoglio. Il saluto di parenti, amici e colleghi. Domani i funerali presso la Basilica Santa Maria in Montesanto, la ‘Chiesa degli artisti‘ a piazza del Popolo in Roma. In tutto questo la ricerca -ancora- della verità sul perchè della sua morte. Un destino che sembra seguirlo anche dopo la sua scomparsa. Andrea Purgatori con le sue inchieste, con il suo tenace giornalismo, alla ricerca della verità, ha sempre cercato di aprire una finestra fra i torbidi segreti della nostra Repubblica.
A noi piace pensare che ora stia percorrendo una strada più alta. Una strada che lo porti a disegnare una finestra fra le stelle, da dividere con il mondo. Ciao Andrea.
Una finestra fra le stelle
Cambio faccia cambio modo di pensare
Se una goccia di una lacrima versata
Ti accarezza il viso mentre ridi e dici
Che è la pioggia
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente
Non fermare quel tuo modo di riempire le parole
Di colori e suoni in grado di cambiare
Il mondo che non ero in grado di vedere
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente