Andrea Pinna a TvBlog: il vincitore di Pechino Express 4 parte per “I Viaggi di Pinna”
E ci svela in anteprima una prestigiosa (e inusuale) collaborazione
Dalla vittoria a Pechino Express, nel 2015, la passione per i viaggi dello scrittore e web influencer Andrea Pinna non è mai svanita. Infatti l’inventore delle “Perle di Pinna” ha ideato un format, chiamato “I viaggi di Pinna”, che consente ad alcuni follower e appassionati del sarcasmo del 31enne sardo, di partire insieme a lui per un tour. Il primo di questi viaggi è cominciato il 10 maggio, e porta Andrea e i compagni di viaggio in tre capitali europee: Lubiana, Budapest e Zagabria. TvBlog l’ha incontrato poco prima della partenza, e ci ha svelato anche in esclusiva alcuni imminenti progetti…
Cosa ti aspetti da questa nuova avventura dei Viaggi di Pinna?
Sono molto contento, un po’ impaurito perché è la prima volta che organizzo una cosa del genere, ma sono positivo. Spero di non deludere nessuno, spero che le persone che mi seguono da tanti anni, magari sui social, e partono con me in vacanza, non tornino a casa dicendo che questo viaggio è stato un imbroglio, noioso.
Come saranno le giornate tipo in queste capitali?
Quando ho deciso di fare I Viaggi di Pinna, ho scelto di essere un compagno, non una guida, quindi il programma non l’ho neanche letto tutto! Mi godo lo stupore delle cose, non guardo niente prima. Sicuramente essendo tre capitali, in quattro giorni non vedremo tutto: abbiamo studiato un modo per visitare più cose possibili in poco tempo, senza stancarci troppo. A Budapest, per esempio, faremo un giro della città in battello, avremo anche delle ore libere, per me il viaggio non è solo fare un giro nei musei, ma anche godermi la città, con un pranzo, un aperitivo, per osservare i cittadini.
Per quanto riguarda i tuoi compagni di viaggio, sai già chi sono? Sei andato a spulciare i loro profili social?
L’ho fatto fare a una mia amica, le ho detto di controllare se c’era gente psicopatica (ride, ndB). Mi ha detto che ci sono persone dai 18 ai 40 anni, uomini e donne, molti sono del Sud.
Qual è la cosa che ti preoccupa di più?
Io sono un privilegiato, anche perché faccio tanti viaggi in un anno, sia per lavoro, sia per piacere. I miei follower hanno qualsiasi estrazione sociale, ci sono quelli ricchi e i disoccupati. Credo che tra loro ci possa essere qualcuno per cui questo è il viaggio dell’anno, e non vorrei deludere le aspettative di chi, magari, ha risparmiato i soldi per partire. Voglio che sia un viaggio di cultura e divertimento. L’unico vero timore può essere che non vadano d’accordo tra di loro, ma auguriamoci che non sia così.
Il prossimo viaggio di Pinna dove sarà?
Lo stiamo organizzando. Le mete sono varie, potrebbe essere in Sardegna, nella mia terra che io non conosco bene. Mi piacerebbe vedere zone della Sardegna che non ho mai visto. Un’altra meta fattibile è Marrakech, non ci sono mai stato.
Come lo racconterai sui social il viaggio?
Il primo sarà abbastanza spontaneo: considerando che faccio una media di 40 Instagram stories al giorno, sarà un po’ come un Grande Fratello. Forse farò qualche diretta, che non faccio spesso sui social: durante gli spostamenti vorrei chiacchierare un po’ con i miei compagni di viaggio.
Qual è il viaggio più bello che hai fatto?
Sono due: il viaggio a New York di tre anni fa, e uno in Israele di qualche mese fa. I più belli comunque sono sempre i viaggi che progetto da solo, magari a volte se parto per lavoro vedo posti meravigliosi, ma non è mai il viaggio che vorrei.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho girato la puntata zero di una trasmissione che speriamo vada in onda, e invece una cosa che posso dirvi in esclusiva è che ho firmato una linea di piatti di ceramica con Seletti. Sono contento perché sono un grande appassionato di arredamento, quindi collaborare con loro è un grande onore per me, hanno già fatto qualcosa con Maurizio Cattelan, con Diesel, è bello essere affiancati a nomi così grandi. Li presenteremo a settembre.
Sei uno dei pionieri di internet nel nostro paese, cosa pensi dell’evoluzione di internet, con questo boom di giovani youtuber e influencer?
Devo ammettere che ogni tanto ho delle difficoltà: ad esempio ci ho messo un anno per decidere di fare le Instagram Stories, poi mi sono adattato. Secondo me i giovani dettano le tendenze, di base è giusto adeguarsi senza sottomettersi completamente, bisogna mantenere un po’ la propria personalità. Ad esempio Snapchat non mi apparteneva, quindi non l’ho scaricato. C’è un po’ di mitomania in giro, siamo tutti convinti di avere qualcosa di importante da dire, e siamo tutti convinti che i follower ci seguano perché ci amano: non è vero, io stesso seguo persone anche solo per ridere.
Qual è la ‘perla’ di cui sei più orgoglioso?
Forse quella che mi piacque di più quando la scrissi fu “Vorrei tornare a quando ti incontrai per la prima volta, e andarmene”. Mi è rimasta impressa perché è un po’ il mood della vita, illudi la persona e poi…