Andrea Giambruno e la frase sul tema stupri, il giornalista replica alle polemiche: “Mie parole strumentalizzate”
Il giornalista (compagno della Premier, Giorgia Meloni) è di nuovo nella bufera per l’uscita pronunciata in diretta a Tg4 – Diario del giorno
Aggiornamento 29/08 – ore 15:50 : A meno di 24 ore dall’esplosione del caso, Andrea Giambruno prova a mettere un punto alle polemiche con una precisazione. Lo fa sempre a Tg4 – Diario del giorno:
“Lo faccio a titolo personale e a titolo di un gruppo di lavoro che quotidianamente lavora per una redazione e un’azienda che mi ospita. Nelle ultime ore sta impazzando una polemica del tutto surreale, lo faccio col sorriso – dice – Mi è doveroso precisare che nessuno in questo luogo ha giustificato l’atto, anzi, sono stati utilizzati termini molto precisi come ‘abominevole’ per quanto riguarda l’atto e ne sono stati definiti ‘bestie’ gli autori di tale atto“.
Prosegue:
“Quindi, tutti coloro che in maniera strumentale hanno utilizzato in maniera (ripeto) strumentale e fuorviante, distorcendo la realtà di quanto da me sottoscritto detto, lo stanno facendo o perché in malafede, o perché hanno seri problemi di comprendonio. Tutti coloro che vanno a ruota, forse consiglio loro di seguire la puntata di Diario del giorno e di interpretare in maniera corretta quanto detto. Questo lo faccio non solo a titolo personale, ma lo faccio a tutela di un’azienda, di un direttore e di un gruppo di lavoro che mi supporta” e conclude “Quindi mettiamo fine a tali polemiche perché stiamo rasentando il ridicolo e la politica credo che abbia cose più interessanti da fare che non quelle di occuparsi di uno spazio giornalistico“.
Andrea Giambruno sugli stupri: “Se eviti di ubriacarti, magari non trovi il lupo”. Il giornalista di nuovo sotto le polemiche (VIDEO)
“Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi” e via di inevitabili polemiche. A pronunciare la frase è ancora lui, Andrea Giambruno, compagno della Premier, Giorgia Meloni, nonché giornalista di TgCom24 e conduttore di Tg4 – Diario del giorno.
Cosa è successo?
La frase in questione (pronunciata nell’appuntamento di ieri, 28 agosto) è entrata in un discorso in cui si affrontavano i casi di violenza sessuale che ultimamente stanno letteralmente sconvolgendo il paese, un argomento di primissimo piano fortemente sentito. Si parte da una lettera scritta dal padre di una ragazza violentata nel drammatico stupro di Capodanno (come spiega Il Fatto Quotidiano).
Gli ospiti – tra studio e collegamento – sono stati l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, il condirettore di Libero Pietro Senaldi, l’avvocata Ebla Sahmed e l’imprenditore Gianfranco Librandi.
La Bernardini De Pace parla di “educazione e sentimenti di autotutela in via preventiva”: “Se cominciamo a cambiare il lessico, ma anche l’approccio educativo dei genitori, riusciamo a fare qualcosa di più“.
Senaldi segue l’avvocata: “Le ragazze hanno il diritto di non essere violentate ma purtroppo la realtà non rispetta i diritti sacri e inviolabili – dice – quindi non devono perdere conoscenza e rimanere capaci di intendere e volere, dovrebbero frequentare contesti meno pericolosi possibili. È giusta la frase: nessuno ha il diritto di violentare nessuno, ma non è detto che questo non accadrà“.
Qui Giambruno applaude Senaldi: “Bravissimo, stai parlando più da padre che non da giurista“, poi prosegue “Perché poi effettivamente magari uno dice alla figlia di non salire in macchina con uno sconosciuto (perché è verissimo che tu non debba essere violentata, perché è una cosa abominevole), ma se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto magari non incorri in quel pericolo” ed è esattamente qui che Giambruno inciampa, mentre dà la parola a Librandi il giornalista aggiunge quell’uscita:
“Dovremmo essere un po’ più protettivi, nel dialogo, nel lessico. Certo che, se tu vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti certo, questo è assodato, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento (dice bene Senaldi), non ci deve essere nessun tipo di inciampo, però se eviti di ubriacarti e perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche e poi rischi effettivamente che il lupo lo trovi“.
Qui il video integrale:
Il caso Giambruno diventa politico
Le polemiche esplodono sul web. Giambruno torna ad essere tra i trending topic di X (ex Twitter) e – per l’ennesima volta – non per degli elogi. Dagli utenti comuni che polemizzano contro il giornalista per la discutibile frase, le stesse parole sono state condannate anche da alcuni esponenti politici.
Alessandro Zan (PD): “Prima di Caivano (Meloni ha annunciato di voler andare a visitare la città al centro della cronaca, ndr), ci si deve augurare che Meloni affronti la questione in casa propria, spiegando a #Giambruno che colpevolizzare le vittime di una violenza, tanto più in diretta tv, è una pratica barbara e perversa, che scaturisce dai peggiori stereotipi machisti e patriarcali.“
Raffaella Paita (IV): “Le parole del giornalista Andrea #Giambruno sono molto gravi. Nel suo mondo al contrario secondo lui una ragazza ha il diritto di essere al sicuro solo se non beve? Una ragazza deve rinunciare a ballare, uscire di casa, vivere, bere un drink per timore di trovare il lupo? Ancora con questa disgustosa storia del “se l’è cercata”? Certa superficialità contribuisce a trasformare la vittima in colpevole. Non è tollerabile.”
I precedenti di Giambruno
Perché parliamo di Andrea Giambruno come uno che non è nuovo alle polemiche di questa calda estate? Basta fare un passo – mica tanto breve – indietro per rinfrescarci la memoria sugli altri scivoloni che lo hanno messo al centro dell’attenzione.
La polemica contro il Ministro della Sanità tedesco
Il primo riguarda l’attacco al Ministro della Sanità tedesco dopo che quest’ultimo, in vacanza in Italia, tramite X aveva espresso perplessità chiare sul futuro del turismo in Italia: “Qui il turismo non ha futuro, fa troppo caldo. Usate le chiese come celle frigorifere“. Il compagno della Premier bacchettò in diretta Lauterbach: “Sono 20-30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come campare noi. E se non ti sta bene te ne stai a casa tua, eh“.
La polemica sul cambiamento climatico
Il secondo caso è di poco più di un mese fa. Nei giorni in cui l’Italia boccheggiava per il gran caldo, gli allarmi sul cambiamento climatico premevano sul resto delle notizie. Andrea Giambruno a quel punto aveva detto: “E’ il grande giorno del grande caldo torrido e qualcuno si chiede se sia una novità che nel mese di luglio si raggiungano queste temperature. Secondo noi non è poi una grande notizia però in effetti si continua a parlarne e dibattere“.
Non c’è due senza tre, appunto.