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Andrea Delogu a Blogo: “Parla con lei 2, l’obiettivo di diventare familiare per il pubblico tv e la Rai”

L’intervista di Blogo ad Andrea Delogu, pronta a tornare su FoxLife con la nuova stagione di Parla con lei

pubblicato 3 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 06:54

Debutta mercoledì 6 settembre, alle 21.10 su FoxLife (canale 114 di Sky), la seconda stagione di Parla con lei (10 puntate previste, i casting sono ancora aperti). Andrea Delogu, padrona di casa del dating show dove i partecipanti non possono vedere l’aspetto fisico degli altri, è pronta ad accogliere il primo partecipante gay. Si tratta di Daniele, 35enne di Roma (nelle altre quattro puntate già registrate protagonisti 2 uomini e 2 donne).

Partiamo con Daniele, sì. È un ragazzo di una simpatia unica. Ed è stato molto romantico, molto più di quanto lo siano state le ragazze. Infatti, quando è finita… ops, non posso anticiparti nulla, scusami.

Interfacciarti con uomini è più facile rispetto ad una persona del tuo stesso sesso? L’empatia è più semplice da creare, si dice che tra donne ci sia sempre il rischio di invidie e gelosie…

A me è sempre andata bene. I protagonisti li conosco solo sul set, non c’è confidenza tra di noi. Devono giocare, ma devono farlo veramente, con un filo di tensione. Magari alcune ragazze fuori sono antipatiche e delle vere stron*e, più di me, però sul set sono talmente divertite ed emozionate che passa in secondo piano. Una ragazza, una delle poche con cui mi sento ancora oggi perché è molto simpatica, sul set mi dava del lei. Io impazzivo: ‘Ma come ti permetti?’. Lei: ‘Eh, ma tu fai la giovane!’. Io: ‘Ma cosa stai dicendo!’ (ride, Ndr).

Quante coppie formatesi nella prima stagione resistono ancora oggi?

L’anno scorso si sono formate due coppie su dieci. Una sola è ancora insieme oggi. Il lavoro degli autori – trovare per ogni persona tre pretendenti che possano piacere – è difficile. I casting sono iniziati a marzo, le riprese a luglio. Sono contento di chi partecipa mettendosi in discussione. Molte ci rimangono male quando scoprono di aver scelto la persona sbagliata: si invaghiscono di quella che non rispecchia i gusti estetici e capiscono che la più ‘figa’ era quella che non avrebbero mai scelto.

Dal punto di vista televisivo ci sono novità nella seconda stagione?

Nella prima stagione io ero più amica della protagonista di puntata, cercavo di evitare silenzi e di farla parlare. Quest’anno invece abbiamo deciso di dare più spazio a quello che succede sul divano. Sono più presente, ma per mostrare meglio la simpatia di chi è accanto a me. Inoltre, l’anno scorso eravamo romantici, diciamo, rosa; però ci siamo resi conto che nel nostro pubblico ci sono tantissimi uomini che guardano il programma per giocare. Così, in questa stagione saremo più sarcastici e divertenti.

Se indossassi tu una telecamera per un’intera giornata, come succede per i pretendenti di Parla con lei, cosa vedremmo?

Mio marito (l’attore Francesco Montanari, Ndr) che mi rompe le scatole perché sono sempre pronta prima di lui. La mia vita è fatta di attese. Mi sveglio e sono già pronta: mi siedo sul divano e guardo il vuoto. Poi vedreste un banco per la colazione pieno di brioches, merendine, croissant e bomboloni. Ma io vado verso lo yogurt magro: da un mese sono a dieta. Questa estate ho preso 4 kg, di rustici, in Salento. Ho esagerato, pensavo che mangiandoli la mattina, nel corso della giornata li avrei smaltiti. Ma non funziona così. E poi porto a spasso il cane. E vado in palestra, nel senso che per la centesima volta ho deciso di iscrivermi.

E nel pomeriggio vedremmo tu che vai a Radio 2 per i Sociopatici?

Vedreste Gianfranco Monti che mi guarda il seno per tutto il programma. E Claudio De Tommasi che lo redarguisce. Io sono la loro bambina, li tratto male ma sono persone che mi fanno divertire. Sono stata fortunata.

Cos’altro vedremmo ancora?

Marco Giusti che mi fa i caxxiatoni. Sembra un cucciolone, sembra buono e invece alla fine di ogni puntata di Stracult (in onda su Rai2, Ndr) mi fa un mazzo così. Tutti gli anni dico: ‘Se mi tratti così, me ne vado’. E lui: ‘Peccato per te, non impareresti nient’altro’. E quindi rimango.

Vedremmo anche le riunioni per la seconda edizione di Dance dance dance?

Non so ancora nulla. Però mi hanno detto ‘tieniti in forma’. Ecco perché mi sono iscritta in palestra (ride, Ndr). Se ci dovesse essere una seconda edizione e se mi dovessero chiamare – perché può anche essere che dicano che non vado più bene – vorrei ballare. Fare quei due-tre balletti l’anno scorso per me è stato faticoso ma bello, mi sentivo bene fisicamente. E poi sono fortunata ad avere accanto Diego Passoni, che è un ballerino.

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Fronte Rai ci sono novità che ti riguardano?

Stracult è stato promosso, andrà in onda il giovedì su Rai2 in diretta alle 23.30 dopo Nemo, per 26 puntate. Si spera, 26 puntate, perché se conosci Stracult sai che dopo 4 puntate può anche finire. Insomma, è una incognita, ma la vivo come una promozione di tutto il gruppo.

Andrea Delogu si accontenta di Stracult?

Per prendere il mio posto a Stracult c’è la fila. L’anno scorso, quando ancora non sapevo se sarei riuscita a condurlo, Marco ne aveva viste già cinque o sei, tutte importanti. Per me rimanere a Stracult non è accontentarsi. Vivendole da dentro, le cose le senti in modo diverso che da fuori. Per esempio, negli ultimi tempi ho letto articoli in cui si parla bene di me, ma io non ne avevo idea. Non avevo capito che lo scorso anno avessi fatto così bene al punto da spingere qualcuno a pensare che io possa fare la prima serata.

Appunto, la prima serata. Pensi di essere diventata popolare tra il pubblico generalista, anche senza aver condotto, per dire, il Festival di Sanremo?

No. E lo capisco quando vado in giro con mio marito. Fermano lui. Anzi, gli uomini fermano lui, le donne fermano me (e chiedono le foto a lui). Il pubblico femminile mi vuole bene, mi ha visto crescere, da 12 anni faccio la gavetta. Però la popolarità vera arriva quando ti vedono in un contesto che riescono a riconoscere, tipo quello della prima serata.

Ecco.

Ho fatto Sanremo giovani in prima serata, ma il pubblico Rai mi ha potuto vedere solo in quella occasione. Fox mi ha dato tante e importanti possibilità in prima serata, ma il pubblico è diverso. Ora proviamo con la seconda serata in diretta: io spero di non far caxxate.

Insomma, l’obiettivo è non fare caxxate?

L’obiettivo è diventare familiare, se la gente ti conosce ti fa entrare in casa, attraverso la tv, senza preoccupazioni. Non ti considera un estraneo.

Ti limiti al ruolo di conduttrice o proponi anche tu delle idee per nuovi programmi/format?

Sì, certo che lo faccio, con il mio gruppo di lavoro. Ho un progetto che stiamo discutendo con Alessandro Saba (direttore dei canali e delle produzioni di intrattenimento di Fox Networks Group Italy, Ndr). Ci vuole pazienza. Io non ho fretta. In passato ho già fatto tante caxxate per la fretta di esserci, di avere, di lavorare. Non lavori mai, poi ad un certo punto ti dicono ‘wow, sei brava’. E la fretta ti fa commettere errori. Ho imparato la lezione. Quindi piano, piano. Anche se il fatto che mi diano del lei, forse, mi fa capire che sbaglio ad andare con tutta questa calma…