Analisi Auditel: Serata Celentano
Il primo ciclone settimanale si è abbattuto sul palinsesto italiano. In arrivo a giorni un’ altra tempesta di ascolti.Ora che il ciclone Celentano è già passato, in attesa di quello targato Benigni vediamo quali resti ha lasciato dietro di sé. C’è da ribadire che Canale5 non si è fatta cogliere di sorpresa,e si è costruita
Il primo ciclone settimanale si è abbattuto sul palinsesto italiano. In arrivo a giorni un’ altra tempesta di ascolti.
Ora che il ciclone Celentano è già passato, in attesa di quello targato Benigni vediamo quali resti ha lasciato dietro di sé. C’è da ribadire che Canale5 non si è fatta cogliere di sorpresa,e si è costruita per la serata,un bunker indistruttibile: i 2 programmi di Antonio Ricci non li abbatte nemmeno un uragano, e un film come Ghost è impermeabile a ogni intemperia televisiva.
Analizziamo la serata Celentano con il primo grafico relativo alle curve delle sei reti di ieri; partiamo come di consueto con la fascia informativa delle ore 20 dove abbiamo la vittoria del Tg1 sul Tg5, il picco del Telegiornale diretto da Gianni Riotta lo registriamo al termine precisamente alle 20,30 con 9.653.000 telespettatori pari al 36,88% di share, sulla rete commerciale in quello stesso istante c’erano 6.945.000 telespettatori pari al 26,53%.
La serata prosegue con i programmi di access time, come vediamo dalle due curve, quella blu di RaiUno e quella arancione di Canale 5, è il programma condotto da Flavio Insinna a mantenere la prima posizione con Striscia subito sotto, poi passiamo al prime time dove c’è la partenza del programma di Adriano Celentano con 10.700.000 telespettatori e via via crescendo fino al picco di audience delle 21:35 con 11.529.000 telespettatori pari al 39,1% di share, mentre stava cantando il pezzo “Dormi amore la situazione non è buona” (Foto sotto).
Da evidenziare come nel corso della puntata il pubblico lo abbia progressivamente abbandonato, soprattutto dopo il nero pubblicitario delle 22:01, notiamo infatti come l’audience sia poi calata fino ai 6.650.000 telespettatori, pari al 23,38% di share delle ore 22:05 mentre parlava della bruttezza dell’edificio che ospita l’Università Bocconi a Milano.
Le atmosfere un po’ ovattate della sala di registrazione e la mancanza del calore del pubblico in studio hanno forse un po’ disorientato lo spettatore televisivo che si aspettava di trovare i soliti grandi ambienti che ospitavano le performance del molleggiato, memorabile la grandezza e maestosità dell’ultimo studio, quello che ospitò “Rockpolitick”.
Per le altre curve da sottolineare l’ottimo risultato di un evergreen come “Chi l’ha visto” ; un dato in controtendenza dopo i buoni risultati delle scorse settimane invece è quello di Voyager su RaiDue; non male la curva di “Scary Movie 3” e anche il Mel Gibson di Rete 4, davvero molto bene Vespa e la sua puntata con ospite Emanuele Filiberto che fa la sua bella figura contro il secondo tempo di “Ghost”.
Tornando ora alla sfida fra Celentano e Ghost, ho voluto aggiungere due grafici con le due sole curve di queste reti.
Il primo grafico è relativo al target 4-44, vediamo come tutto sommato le due curve siano parecchio vicine e come il pubblico giovane che ha seguito Celentano, sia poi passato in massa su Ghost, appena il programma del molleggiato è terminato.
Nel grafico successivo relativo al target 45 in poi, notiamo come le due curve siano parecchio lontane fra loro (con il programma di Celentano al top) segno che la maggior parte di questo tipo di pubblico abbia seguito il programma di RaiUno, notiamo anche che al termine di questa trasmissione il pubblico di questo target sia migrato in minoranza verso Canale 5, ma si sia poi ricompattato su RaiUno per seguire il Porta a Porta di Bruno Vespa.
Dal grafico relativo ai target possiamo notare come i telespettatori che hanno seguito questo programma siano spalmati quasi equamente sui tipi di pubblico presi in oggetto, abbiamo comunque una maggioranza di gente che non ha un’occupazione retribuita (37,09%); che ha frequentato fino alla scuola dell’obbligo (34,32%); di sesso femminile (32,85%); e che abita nel centro Italia (35,1%).