Analisi Auditel: Ciao Darwin fra il Rito della Via Crucis e Genitori in trappola
Il Rito della Via Crucis in diretta dal Colosseo in Roma presieduto da Papa Francesco è stata la proposta di ieri sera di Rai1, mentre Canale5 ha trasmesso la seconda emissione di Ciao Darwin VII.
La seconda rete della Rai ha passato il film Genitori in trappola, mentre Rai3 ha trasmesso l’intrattenimento di L’erba dei vicini. Italia1 ha mandato in onda il telefilm Flash, mentre Rete4 ha diffuso il film Duri a morire e La7 Crozza nel paese delle meraviglie, versione Il meglio.
Vediamo ora con le nostre curve dello share minuto per minuto l’andamento degli ascolti di queste 7 proposte televisive. La sfida dei Tg delle ore 20 è vinta dalla curva blu del Tg1 che scorre al comando sulla linea del 25% di share, con la curva del Tg5 che si appoggia sulla soglia del 20%. La sfida dell’access time è vinta dalla curva arancione di Striscia la notizia che scorre fra il 15 ed il 29% di share, con la curva blu di Speciale Porta a Porta che si posiziona sulla linea del 15% di share. Picco in valori assoluti dell’intera serata per Striscia alle ore 21:19 con 6.625.000 telespettatori ed il 26,62% di share.
Prime time con la curva di Ciao Darwin al comando dapprima sulla linea del 25% di share, per poi toccare il 40% a fine emissione. Segue piattissima la curva blu della telecronaca diretta del Rito della Via Crucis su Rai1 sulla linea del 20% di share, mentre è terza la curva rossa di Rai2 con il film Genitori in trappola che dapprima tocca il 9%, per poi chiudere al 15% di share. Negativo l’esordio della seconda serie di L’erba dei vicini su Rai3, con la propria curva verde che scorre ultima, totalizzando il dato più basso rispetto a tutte le puntate della prima serie, andate in onda in autunno il lunedì sempre sulla terza rete del servizio pubblico radiotelevisivo. La collocazione della prima puntata nel venerdì di Pasqua forse non è stata fra le più felici.
Seconda serata con la curva del finale di Ciao Darwin che si mangia quasi tutta l’audience confinando praticamente tutte le curve dalla soglia del 5% di share in giù.