Amore in Quarantena, Gabriele Corsi racconta le relazioni nel lockdown
Gabriele Corsi, con il Trio Medusa e con un format Stand By Me, esplora come sono cambiate le relazioni in quarantena.
Quattro puntate per raccontare come sono cambiate le relazioni con i lockdown: questa l’idea su cui ruota Amore in Quarantena, al via da oggi, sabato 30 maggio, su Rai 1 alle 15. A esplorare le consueguenze della quarantena sulle coppie lontane, conviventi, ai primi incontri, ormai anziane ci prova Gabriele Corsi, con l”aiuto’ degli amici di sempre, ovvero Furio e Giorgio del Trio Medusa. Un ritorno in Rai per Gabriele Corsi, che intanto continua il suo appuntamento quotidiano su Nove con Deal With It.
Un ventaglio di storie comuni e vip, che esplorano i tanti aspetti delle relazioni ai tempi del contagio, nelle settimane di lockdown, consumate in convivenze a volte stanche, a volte giovani, interrotte dalle distanze e dalle autocertificazioni, vissute in attesa di un figlio da far nascere con mille precauzioni e preoccupazioni in più, nate cantando sui balconi, fiorite tra un post e un altro sui social. Ma ci sono anche le storie di chi si è separato dalla famiglia per lavorare h24 in prima linea nei reparti che hanno visto migliaia di altre storie interrompersi per sempre.
Una sorta di ‘instant social research’ con vicende minime e universali, come suole fare – e in genere bene – la Stand By Me di Simona Ercolani. La formula adottata non può che essere quella del racconto da remoto: in ogni puntata si seguiranno diverse storie, italiane e straniere, collegate via smartphone, tablet e PC. L’escamotage narrativo per creare un link tra le varie storie è quella di un drone manovrato da Gabriele che raggiunge le abitazioni dei protagonisti, per capire cosa sta insegnando loro questa condizione eccezionale che inevitabilmente ha messo in luce limiti e punti di forza di relazione che spesso si sono nascoste dietro le assenze del quotidiano.
Come detto, Amore in Quarantena è un programma di Stand By Me, condotto da Gabriele Corsi, a cura di Davide Acampora, scritto da Giona Peduzzi, Furio Corsetti, Giorgio Daviddi, Simona Iannicelli, con la regia di Claudio Pisano.