Amore criminale da stasera in prima serata su RaiTre. Luisa Ranieri: “Se facciamo il 5% è un successo”
Il programma dedicato alla violenza carnale sulle donne viene promosso per dare onore al servizio pubblico.
Quanto si starà mangiando le mani Camila Raznovich, per aver lasciato in eredità (come fece Amadeus con Conti) una sua meravigliosa creatura? Ora a goderne i frutti in prima serata, dopo esserle subentrata l’anno scorso in seconda, è Luisa Ranieri.
Amore criminale, il primo programma dedicato interamente alla violenza carnale sulle donne e agli efferati omicidi connessi, sbarca da stasera in prima serata con un ciclo di sei puntate, in onda ogni venerdì su RaiTre.
La Ranieri ha commentato così, a Tv Sorrisi e canzoni, la coraggiosa scelta fatta dalla rete di promuovere il programma:
“So che non è facile parlare di certi temi in fasce normalmente destinate ad altro. Per fortuna, stavolta, la logica del servizio pubblico su un programma così scottante e preso sottogamba prevale sulla strategia degli ascolti. Se facciamo il 5% mi metto a brindare”.
La conduttrice e attrice, quando le si chiede del suo ruolo, preferisce mettersi da parte:
“Più che conduttrice mi sento quasi una testimonial che presta la sua capacità di racconto. Con questo programma ci proponiamo di parlare di un’emergenza sociale in modo secco, senza scadere nel morboso o nel melenso o nei dettagli che sfiorano la pornografia”.
Ogni puntata di Amore criminale è dedicata al ricordo di una donna uccisa. Il racconto è affidato alla docufiction che ricostruisce una storia d’amore trasformatasi in delitto. Le persone più vicine alla vittima, familiari, amici, colleghi, avvocati, forze dell’ordine, magistrati alternano la loro voce a contrappunto dei fatti accaduti.
Ogni volta la cronaca viene riletta attraverso un’analisi psicologica dei sentimenti alla base degli accadimenti. Al centro delle puntate non sono le storie note di cronaca a cui il pubblico si è assuefatto, ma quelle di gente comune, uomini e donne appartenenti a un’Italia invisibile, fatta di vite normali all’improvviso frantumate dalla gelosia, dalla perversione, dalla violenza.
Il programma vuole offrire, dunque, una fotografia della famiglia nel nostro Paese e della condizione della donna. Perché portare un tema così delicato in prima serata? “Perché – spiegano gli autori – la contabilità del femminicidio non smette di crescere e c’è bisogno di fermare questo fenomeno facendo informazione e prevenzione. Solo nel 2012 sono state uccise più di 100 donne. Pullulano libri sull’argomento, film e fiction sul tema ma l’immediatezza della fruizione televisiva può avere un impatto più efficace.”
Le novità della nuova edizione
La nuova edizione di Amore Criminale prova a raccontare anche storie di donne che ce l’hanno fatta a spezzare la catena della violenza e a salvarsi. Le protagoniste di queste piccole vittorie quotidiane hanno deciso di partecipare ad Amore Criminale per raccontare in prima persona, con intensi interventi in studio, come si sono salvate. Sperando di lanciare un messaggio di speranza anche a tutte le altre donne che possono trovarsi attualmente a sopportare la stessa situazione, senza vedere una via di uscita.
Durante la messa in onda delle precedenti serie di seconda serata sono giunte alla trasmissione richieste di aiuto da parte di tante donne alla ricerca di strumenti operativi più veloci. Per questo in studio, accanto alla conduttrice Luisa Ranieri, sarà presente, per la prima volta, un avvocato esperto sul tema, Geraldine Pagano, che offrirà informazioni utili per tutte le mogli, compagne, figlie che subiscono violenza e vogliono portarsi in salvo. In ogni appuntamento, inoltre, l’informazione per come attivare l’accoglienza nei Centri Antiviolenza e la richiesta di aiuto alle Forze dell’Ordine.
Nelle 6 puntate, accanto alle protagoniste delle storie, l’intervento di un volto maschile: un attore, che leggerà una delle pagine degli atti giudiziari legati alla storia principale di Amore Criminale.
Hanno aderito – in ordine di apparizione nelle puntate – Flavio Insinna, Vincenzo Salemme, Ennio Fantastichini, Ugo Pagliai, Antonio Catania e Roberto Herlitzka. A corredo della narrazione in studio saranno proiettate le immagini di alcuni fotografi e pittori che con le loro opere hanno raccontato l’universo femminile.
Nella prima puntata di stasera
Al centro della prima puntata la vicenda di Teresa, o come l’hanno ribattezzata le cronache dei quotidiani, “Mamma coraggio”. Una donna forte e tenace che muore nel settembre del 2010 a Napoli per aver denunciato insieme alla figlia gli abusi sessuali subiti da quest’ultima. Una storia che ha profondamente scosso l’opinione pubblica e che ha commosso chi conosceva Teresa, ma anche chi ne ha appreso la vicenda dai giornali. Ma chi è Teresa? Teresa è una giovane donna, che dopo un matrimonio naufragato a Santo Domingo, decide di tornare nella sua Napoli e qui crescere al meglio le sue due bambine tra le mille difficoltà che una mamma separata può incontrare. A seguito di una denuncia anonima, un uomo viene accusato di aver abusato di due ragazzine, una delle due è proprio la figlia di Teresa. Dopo anni di silenzio, la ragazzina decide di testimoniare nel processo e Teresa – sconvolta e addolorata- è al suo fianco. Il processo si conclude con una condanna esemplare, quindici anni di carcere. Ma dopo il processo Teresa verrà fatta uccidere per pagare il coraggio di aver voluto chiedere giustizia per sua figlia.