Ammettendo l’errore, si fanno passi avanti
Diciamo che questa è la seconda parte di Copiando si sbaglia. Post che ho scritto, riscriverei e ancora oggi sottoscrivo in tutto e per tutto. Diciamo che nel frattempo è successo questo: il nostro Share, sul cui lavoro per TvBlog c’è altrimenti ben poco da obiettare – si veda in merito la bella[…]
Diciamo che questa è la seconda parte di Copiando si sbaglia. Post che ho scritto, riscriverei e ancora oggi sottoscrivo in tutto e per tutto.
Diciamo che nel frattempo è successo questo: il nostro Share, sul cui lavoro per TvBlog c’è altrimenti ben poco da obiettare – si veda in merito la bella intervista ai quattro finalisti del Grande Fratello – ha sbagliato a sua volta, copiando proprio da Genna un dato in un giorno in cui non disponeva dello stesso, per accontentare la richiesta di un lettore.
Tralascio la mia reazione via mail quando ho appreso l’accaduto – suonava tipo: ma far la stessa cosa che abbiamo stigmatizzato… e cader nello stesso trucchetto…, solo che i termini erano un po’ meno edulcorati – e sono qui a fare ammenda.
Non a dirvi che ha sbagliato in buona fede, né a cercar difese improbabili.
No, per ammettere che abbiamo sbagliato: quel giorno il dato è stato copiato senza citare la fonte, è vero. Non ricapiterà più.
Capiterà sempre, invece, che – a differenza di altri, che sostengono la propria innocenza anche di fronte all’evidenza – qui si ammetteranno sempre e comunque i propri errori, perché è l’unico modo per non ripeterli.
Anche a costo di risultare antipatici, di non fare i paladini senza macchia, di dire le cose come stanno quando sono scomode.
Allora Genna copiò, senza scusarsi. Oggi abbiamo copiato noi, ci scusiamo e citiamo la fonte: quel dato, il dato di Huff, è stato prelevato dal blog di Antonio Genna. Senza bisogno di tirar in ballo anonimi che spediscono mail.
Grazie per l’attenzione, e scusate se ho rubato questo spazio a argomenti ben più interessanti di piccole, insignificanti scaramucce fra blogger. La precisazione era doverosa.