Amici: Januaria Carito è la quinta vittima sacrificale. Cronistoria di un regolamento non uguale per tutti
Januaria Carito è la quinta allieva titolare di Amici ad abbandonare la scuola, ad un mese circa dall’inizio del programma. Dopo l’eliminazione in una sfida di Rosolino Schillaci e la messa in discussione di Giorgio Miceli, Stella Ancona e Denis Mascia, nella puntata in daytime odierna la sfidante Anna ha battuto Januaria. Questo il verdetto
Januaria Carito è la quinta allieva titolare di Amici ad abbandonare la scuola, ad un mese circa dall’inizio del programma. Dopo l’eliminazione in una sfida di Rosolino Schillaci e la messa in discussione di Giorgio Miceli, Stella Ancona e Denis Mascia, nella puntata in daytime odierna la sfidante Anna ha battuto Januaria. Questo il verdetto del giornalista del Messaggero, Marco Molendini, chiamato come giudice della sfida:
“Mi piace il timbro black di Januaria, ma non ha dato il meglio e qualche problema c’è stato, mentre Anna – più a suo agio con la Pausini – ha una sicurezza e una capacità tecnica superiore. Januaria ha bisogno di lavorare sulla voce”.
Quest’ultima era già con un piede nella fossa, visto che è stata sconfitta da Loredana Errore prima e da Valeria Valente poi nelle sfide per l’assegnazione di due inediti, La voce delle stelle e Lovin’You. La sua anima rock, rappresentata dalla canzone d’ingresso Nobody’s Wife, non ha avuto troppe occasioni per esprimersi. E lei stessa, per questo, ha recriminato contro il discografico Rudy Zerbi, da cui non si è sentita capita vista la candidatura a due inediti così distanti dal suo mondo.
Amici, Januaria perde la sfida
A quel punto l’addetto ai lavori le ha ricordato che non è tenuto a fare il lavoro mirato di un insegnante, ma a vendere il prodotto. Januaria, nella sfida, si è rivelata alquanto affannosa e ansiogena e la sua sfidante Anna, dal timbro anonimamente intonato, ha effettivamente meritato di vincere.
Eppure la moria della composizione della classe originaria fa pensare che ad Amici, quest’anno, ci siano allievi di serie A e allievi di serie B, a loro volta sostituiti da allievi medio-bravi penalizzati da un’entrata in corsa nel programma. E’ già possibile delineare la categoria di super-protetti, alcuni dei quali talentuosi e dunque meritevoli di restare, altri forti unicamente come “personaggi” e quindi appetibili alla componente reality.
Tra i talenti che al serale si contenderanno la vittoria è impossibile non contemplare Loredana Errore (già a detta di molti l’erede naturale di Alessandra Amoroso, seppur più matura sia a livello personale che artistico), l’epidermica Emma Marrone, il cantautore molto espressivo Pierdavide Carone e il tenore sopraffino Matteo Macchioni. Infine c’è il caso Enrico Nigiotti, bravissimo musicista ma decisamente carente sul profilo vocale: in compenso ha un’ottima parlantina.
E poi c’è il caso più scandaloso di questa nona edizione, Davide Flauto, colui che è riuscito a superare la messa in discussione di Loretta Martinez facendosi salvare non solo dal suo mentore, Charlie Rapino, ma anche da Grazia Di Michele, che lo salva sul profilo interpretativo-emotivo.
Intanto la cantante più preparata sul fronte tecnico, Arianna Mereu, ha sollevato una polemica legittima: a che serve studiare canto, impegnarsi e avere anni di teoria alle spalle se il primo ragazzo emo, con la faccia che spacca, può essere definito un cantante? Effettivamente vedere Davide Flauto dentro, mentre altri cantanti discreti sono stati fatti fuori, fa pensare che anche sulla fase “scolastica” di Amici incida molto l’essere “qualcuno”.
Basti pensare al caso di Valeria Valente, cantante di ottimo potenziale vocale eppure semi-afona dall’inizio dell’anno (quando c’è da litigare però è la prima della classe). O all’infortunio di Elena D’Amario, che non ha pregiudicato la sua permanenza nella scuola nonostante rischi di essere ferma a lungo.
La storia di Amici ormai ce lo insegna: ci sono privilegiati e pedine usa e getta, sfide che ti mettono a rischio e altre che ti fanno brillare, ma il cui esito è scontato. E ci sono persone deboli come Davide che magari non andranno mai in sfida, proprio perché qualsiasi sfidante sarebbe superiore agli occhi di un esterno.
C’è chi può “permettersi” di restare, nonostante sia carente artisticamente (vedi alla voce danza Maddalena Malizia, novella Britney Spears televisiva), e chi non brillando per talento non è abbastanza personaggio per sopravvivere. Il fantasma di Darwin aleggia su Cinecittà?