Amici – Grazia di Michele e la sua “intensa” Shalala
Amici è ormai giunto al penultimo atto (domenica la semifinale con il solo salvataggio del primo in classifica) e i livelli di acidità sono incontenibili. Dai ragazzi, sempre più coinvolti dal clima di scaramucce infantili che si respira a scuola, ci potremmo pure aspettare qualche caduta di stile. Ma il comportamento di alcuni professori è
Amici è ormai giunto al penultimo atto (domenica la semifinale con il solo salvataggio del primo in classifica) e i livelli di acidità sono incontenibili. Dai ragazzi, sempre più coinvolti dal clima di scaramucce infantili che si respira a scuola, ci potremmo pure aspettare qualche caduta di stile.
Ma il comportamento di alcuni professori è diventato assolutamente inqualificabile, soprattutto se li vede procacciarsi consensi tra gli allievi durante le ore di lezione.
Mentre la Celentano ha il pregio di ridurre i proprio strali polemici a momenti autorali o televisivi, separandoli dagli insegnamenti didattici in sala concentrati sulle coreografie, alla signora Grazia di Michele piace fare comunella con i ragazzi tra un’analisi del testo e l’altra.
Si complimenta con la piaggieria di Federico, per averla letta nel pensiero inchiodando il comune nemico, e si gigioneggia per esser entrata in sintonia con Platinette (dimenticando che lei è lì per insegnare e non per sparlare).
Insomma, come ha sottolineato Aldo Grasso in un suo recente intervento, non sempre possiamo mettere la firma sulla preparazione degli insegnanti di Amici, che potrebbero rientrare a pieno diritto nella categoria di artisti falliti evocati dalla sanremese Milva.
Nella puntata di domenica scorsa, ostentando il proprio metodo di insegnamento ai fini delle performances sul palco, la docente in questione ha sollevato implicite perplessità sulla professionalità del collega Pino Perris, stimato pianista e navigato maestro di orchestra.
Ora, vista l’importanza attribuita dalla Di Michele allo spessore cantautorale dei testi e alla loro interpretazione, è il caso di segnalarvi un suo singolo degli anni d’oro (quando ancora poteva permettersi di fare la cantante).
Che tipo di analisi del testo fareste di Shalala?
[Si ringrazia per la segnalazione il Jere]