Amici Casa

Amici di Maria De Filippi e quel talent show che diventa la casa dei ragazzi che l’hanno vissuto in questi venti anni di vita

di Hit
15 Novembre 2020 23:08

Sabato si è festeggiato il ventennale di Amici, il primo talent show della televisione italiana, il più longevo ed anche quello di maggior successo. Tanti sono i ragazzi che sono passati attraverso i banchi di quella che, prima di tutto, è una scuola, atipica quanto si vuole, ma alla fine della fiera è una scuola, anche se pettinata dai fili dei ripetitori della televisione. Dicevamo che sono davvero tanti i ragazzi che si sono succeduti in quelle aule, insieme ai professori che li hanno aiutati nella loro crescita artistica. Talvolta ci sono riusciti, altre meno, ma il fascino di quegli ambienti è rimasto per quasi tutti fissato nei loro ricordi, nelle loro emozioni e nei loro sentimenti. Troppo buonismo e miele direbbe qualcuno? No, semplicemente si tratta del fatto che tutti si è alla ricerca, alla fine di conti, del proprio domani e che questo sia vestito degli abiti che ci piacerebbe indossare, senza che questi vestiti siano per noi troppo stretti o troppo larghi, ma che in qualche modo rappresentino quello che siamo e quello che ci piacerebbe diventare.

Qualcun’altro tradurrebbe tutto ciò in una parola: sogni. I sogni degli adolescenti che con le cuffiette alle orecchie ascoltano i loro cantanti preferiti o guardano i propri adorati ballerini, in un gioco di specchi che la realtà della vita -già di per se per niente facile- spesso gli oscura. Amici dunque, che sabato ha adottato una formula più snella, più asciutta, fatta fra le altre cose anche  di quel gioco di specchi che accennavamo, con i ragazzi nuovi che in qualche modo richiamavano proprio quei ragazzi che quella scuola l’avevano vissuta, è risultata molto gradita al pubblico televisivo, pronta magari ad essere cooptata per il futuro.

Amici in qualche modo rappresenta per chi l’ha vissuto quel programma, anzi quella scuola, come una specie di ritorno a casa. Un ritorno ad un percorso che per certi versi, oltre che professionale,  risulta essere un cammino esistenziale, punteggiato da quei corridoi, da quelle aule, da quelle palestre, da quelle sale prove. Tra i ragazzi che hanno calcato quei posti ieri c’era anche Giordana Angi che ha cantato al pianoforte un suo pezzo, quel “Casa” che evoca in qualche modo il percorso cui accennavamo.

 

Casa viaggio
Casa libertà
Casa involucro di tutte le mie età
E scanso i traumi e le malinconie
Ti chiedo scusa se racconto le mie

 

Una casa che va oltre il luogo fisico, che nel corso della propria vita artistica e privata diventa in qualche modo la dimora di qualcosa che si sa che c’è, sempre e comunque, pronta a tornare, seppur a distanza, il proprio punto di riferimento:

 

Casa intima
Casa piccola
Casa stazione di gente che viene e che va
Casa all’angolo di via della speranza
Che durasse per sempre quella vicinanza

(,,,)

E mi sai dimostrare ogni giorno che passa
Che non c’è niente da temere ma così tanto da tenere

 

Già temere e tenere, due parole cosi simili, ma che raccontano un universo infinito di situazioni, di storie, di racconti, di paure, di amori, di sentimenti molto diversi, che solo fra Amici ci si può veramente raccontare.

Amici di Maria De Filippi