Amici 9 – Maddalena Malizia eliminata, entra Nicholas Poggiali. E Davide Flauto non ha mai fatto una sfida

La velina di Amici 9 ha lasciato la scuola. Maddalena Malizia è l’ennesima vittima sacrificale di un’edizione del talent show che non fa sconti a nessuno (tranne a Davide Flauto, troppo ghiotto come fenomeno più che come cantante). L’hanno pompata per settimane come erede di Britney Spears, finché un fallimentare esperimento di showgirl ha ucciso ogni sua possibilità nel programma. Non era un ballerina che sa cantare, non era una cantante che sa muoversi: insomma, solo Malizia e nulla più. L’allieva stessa, quando ha capito di essere “usata” solo per coprire strisce di daytime, ha accelerato la pratica della sua eliminazione, uscendo con molto dignità.

A Maddalena va dato atto di essere stata onesta, di aver capito che al serale non sarebbe stata apprezzata da nessuno, salvo che dal suo maestro Steve La Chance e dal coreografo da videoclip Marco Garofalo. Piuttosto che diventare carne da macello, e di approdare in prima serata per farsi insultare dalla Celentano, la ragazza ha preferito passare alla resa dei conti in fase ancora “scolastica”. Si è sottoposta al giudizio della supercommissione, ha fatto la verifica per scoprire di avere contro quasi tutti i docenti e poi è andata in sfida, facendosi eliminare “facilmente” da un pezzo da novanta.

E’ raro che ad Amici ci siano sfide tra ragazzi di sesso diverso: quando accade è più facile mischiare le carte (vedi la vittoria quest’anno dell’ormonale Gabriele Manzo rispetto a una sfidante di minor presenza scenica). L’anno scorso, nello stesso periodo di dicembre, una superlativa Jennifer Milan aveva battuto l’anonimo Daniele Smeraldi. Ricapita quest’anno con l’ingresso in extremis di Nicholas Poggiali, ballerino molto preparato a livello tecnico ma a detta di Steve La Chance “ripetitivo” nella sfida, giudicata dal coreografo Mauro Mosconi (sfida in cui Maddalena si è distinta solo nell’improvvisazione su She Wolf di Shakira).

Luca Zanforlin ha proposto al nuovo ingresso di valutare se “bruciarsi” in quest’edizione, avendo meno visibilità dei suoi colleghi, o rischiare comunque il tutto e per tutto per restare nella scuola: l’alternativa per lui è riprovarci, con un occhio di riguardo da parte della commissione, l’anno prossimo. Di sicuro Nicholas non vorrà rinunciare all’opportunità e conserverà il banco.

La verifica da parte di una supercommissione rende vana, da quest’anno, la preparazione nella scuola: insomma, si può anche non aver studiato e non esiste più l’esame di sbarramento. Quel che conta è “meritarsi” l’accesso al serale in base alle proprie effettive capacità, visto che come annunciato dalla De Filippi la classifica di gradimento era “drogata” dagli investimenti dei ragazzi.

Al di là di questo quadro resta da denunciare il caso Davide Flauto, arrivato alla fase del preserale senza alcuna verifica sia interna che da parte di una supercommissione, oltre a non essere mai stato messo in sfida (alcuni suoi compagni ci sono andati più volte). Lo abbiamo visto messo in discussione solo una volta e poi opportunamente salvato da Charlie Rapino e un’insospettabile Grazia Di Michele. E’ evidente che il ragazzo emo, dal talento non pervenuto, sia fortemente protetto per le sue potenzialità “sceniche”.

Peccato che questo trattamento di favore strida con l’accanimento verso i tanti cantanti finora eliminati, e a lui decisamente superiori. Non ci stupirebbe, quest’oggi, di vederlo guarda caso primo in classifica al posto del tenore Matteo Macchioni, così da arrivare dritto al serale seppur tra mille polemiche.

Non a torto altri cantanti, come Stefanino Maiuolo, denunciano di sentirsi messi da parte dal programma, nonché vittime di un tritacarne televisivo che li trasforma da diamanti grezzi a scarpe vecchie da un giorno all’altro. La stessa Loredana Errore, negli ultimi speciali del sabato, appare sempre più declassata, forse per la sua scarsa presa sul pubblico.

Ad Amici 9, insomma, la visibilità bisogna conquistarsela con le unghie, settimana dopo settimana, perché la lotta tra titani è senza esclusione di colpi.