Amici 8: i pronostici del pubblico parlante sulla finale/2
Chi vincerà Amici 8 secondo i ragazzi del pubblico parlante? Ogni anno Maria De Filippi li congeda dieci giorni prima della finale, annullando le registrazioni pomeridiane in studio dell’ultima settimana e programmando uno speciale di soli rvm (Amici, infatti, domani verrà sostituito da Grande Fratello e La Fattoria, con Verissimo che parte in anticipo, e
Chi vincerà Amici 8 secondo i ragazzi del pubblico parlante? Ogni anno Maria De Filippi li congeda dieci giorni prima della finale, annullando le registrazioni pomeridiane in studio dell’ultima settimana e programmando uno speciale di soli rvm (Amici, infatti, domani verrà sostituito da Grande Fratello e La Fattoria, con Verissimo che parte in anticipo, e domenica proporrà un montaggio sui finalisti). Per questo abbiamo ricontattato Giuseppe Santomauro, Massimo Cassanelli e Simona Bastiani, dopo il grande successo della settimana scorsa, per sapere i loro pronostici – ma soprattutto le loro preferenze – sul vincitore dell’ottava edizione. In più ci riveleranno perché mai sono spariti dal serale e il Processo del sabato, che li ha visti quest’anno protagonisti, è durato “solo” tre puntate. E, infine, per sfatare il target da ragazzine cerebrolese attribuito al talent show, la più “matura” dei tre ci racconterà un aneddoto molto particolare, ovvero di quando si è fatta visitare da una rinomata dottoressa di Roma, che non l’ha fatta pagare perché pazza di Amici…
Mancano pochi giorni all’attesa finalissima di Amici. Diteci se è la vostra finale ideale e chi volete che vinca!
Simona: “Spero davvero di sbagliarmi, ma qualcosa mi fa pensare che Luca possa avere la meglio. Io ho sempre avuto quattro preferiti, che sono Alessandra, Valerio, Pedro e Silvia, ma l’eliminazione di quest’ultima è stata una delle cose più clamorose che la commissione potesse fare. Immaginavo una finale tra lei, Alessandra e Valerio e già pregustavo una serata di alto tasso qualitativo. Ora Alessandra e Valerio per me sono in pole position per la vittoria. Specialmente il timbro di lei, così fuori dal comune, è una wild card per un bel futuro discografico, ma soprattutto si può dimostare che anche Amici riesce a sfornare nuovi prodotti musicali! Per la qualità dello spettacolo avrei preferito avere Pedro piuttosto che Alice, perchè sebbene lei mi piaccia molto in contemporaneo, persino in hip hop e in tutto il resto non mi fa impazzire. Mi spiace perché, non essendoci state più coreografie di Steve al serale, il cubano non ha potuto giocarsela alla pari della marchigiana, alla quale sono state date solo prove in cui lei era avvantaggiata, quali Garrison e Paparo, e non sono mai state sfide eque!”.
Massimo: “Aspettative per la finale? Beh, fossero arrivati tutti e tre i blu e un bianco sarei stato più soddisfatto. Spero vinca Alessandra in primis, mi piace un sacco la sua voce: è pazzesca, potente e particolare. E poi, finalmente, un altra ragazza dopo l’unica vincitrice donna Giulia Ottonello. Oppure, in alternativa, Valerio: vocalmente merita tantissimo pure lui. Alice ci sta in finale ma non la vedo come la vincitrice. Luca non mi piace per niente né artisticamente né caratterialmente: per me manco meritava di andare in finale”.
Giuseppe: “Credo vincerà Alessandra: ha avuto, oltre che la fortuna di un mezzo vocale unico, la scelta di un singolo che le ha permesso di farsi conoscere anche da chi abitualmente non segue il programma. Ma quest’anno la mia preferita era Andreina Caracciolo: un carattere duro e fiero, molto carina, un genere di artista che lascia il segno”.
Chiunque vinca, specialmente un cantante, dovrà misurarsi con il fantasma di Marco Carta. Non trovate?
Simona: “Io questo fantasma nel programma non lo sento, ma noto con piacere che l’onda da lui cavalcata lo stia portando molto lontano e questo non può che farmi piacere, primo perché sono convinta che la vita toglie ma in qualche modo ti da, e secondo perchè è la conferma che la presunta raccomandazione da parte di Maria non possa durare in eterno ma soprattutto non possa comprare i suoi dischi tanto da avere il disco di platino o riempire di gente le piazze o gli stadi in cui Marco mette piede”.
Giuseppe: “Carta è stato ed è una presenza molto forte, sia per le vicissitudini personali che per quelle vissute ad Amici. Era ovvio ritrovarlo in questa edizione, ma è da dire che, nonostante la sua ingombrante ombra, i ragazzi di questa edizione si sono difesi alla grande, con arte e simpatia!”.
Massimo: “Marco Carta è indubbiamente uno che sta facendo rosicare tanti ex Amici di Maria cantanti. Come dice un famoso concittadino bolognese “UNO SU MILLE CE LA FA!”. Sono strafelice per lui l’ho sostenuto un sacco l’anno scorso: tifavo per lui! L’edizione di quest’anno è sicuramente di un buon livello artistico. E’ stata scarsa a mio avviso a livello carismatico e di forti personalità che catturino l’attenzione del pubblico, nel bene e nel male. Quella dell’anno scorso sicuramente è ancora fortemente presente!”.
Massimo, visto che sei il veterano del gruppo, ti chiedo di illuminarmi sulla sparizione del pubblico parlante dal serale. E’ vero che alla De Filippi non andava più a genio il clima di risse verbali tra voi e Platinette?
“I toni accesi ci sono tuttora. Semplicemente, Maria e gli autori hanno deciso durante la 6a edizione che si confrontassero due squadre: bianca e blu, ognuna sostenuta da agguerriti professori, fino ad allora silenti durante la sfida serale, e che fossero gli stessi ad esporsi in prima persona potendo dare giudizi e esprimere opinioni sulle esibizioni. Che poi l’esporsi troppo e il farsi coinvolgere emotivamente abbia fatto si che le cose siano degenerate fra loro fino a perdere credibilità, che difficilmente recupereranno, quella è un altra cosa. Se mi dispiace non essere più al serale? Sì, perché cavolo ce ne sarebbe da dire a volte, sia ai prof che ai ragazzi e Platinette, ormai banale e scontata. A volte il loro andare a simpatia così spudorata, la loro non equità oggettiva e le loro incoerenze evidenti (esclusi Celentano e Jurman unici coerenti) fanno veramente ridere”.
Il tuo soprannome ‘Bologna’ spopola sul web, ormai Maria ti ha identificato con la tua città natale. Come ci si sente ad essere diventato un vero e proprio personaggio del pubblico parlante? In molti si professano quasi tuoi fan.
“E’ una sorprendente sorpresa anche per me e mi fa un sacco piacere. Ricevo molti riscontri positivi anche nel mio profilo su Facebook. Mi fa molto piacere il calore delle persone, specialmente quando mi dicono che nell’intervento della puntata ho espresso anche il loro parere e che apprezzano il modo diretto e determinato in cui argomento la mia opinione. E’ inutile comunque, siamo tutti pubblico parlante nel senso che ognuno da casa e in studio ha i suoi preferiti e non, i suoi amati e odiati, le sue opinioni e piccanti giudizi, a favore o a sfavore di ciascun partecipante… E’ ipocrisia vederci come i “cattivi”, perché allora lo siamo tutti. Ne è prova lampante leggere i vari forum e blog e la gente che mi ferma per strada fa esattamente come noi. Si schiera a favore o sfavore di uno piuttosto che un altro, fa commenti e esprime e scrive opinioni e pensieri in maniera molto dura, severa e polemica, forse anche più di no. Insomma, il pubblico parlante è un valore aggiunto!”.
Passimo alla tua esperienza, Simona. Ad Amici si rinfaccia di essere seguito solo da ragazzine e pubblico non acculturato. Tu, però, non sei una pischella e su Facebook scrivi di amare Prévert e Sex and The City. Qualcosa fa pensare che tu “abbia studiato” nella vita, visto anche il modo in cui ti esponi…
“Io nella mia vita devo ringraziare molto la mia famiglia, perchè in casa si è sempre respirata un’aria di cultura, i miei genitori sono sempre state due persone che hanno letto e hanno viaggiato molto per professione e questo ha coinvolto anche me. In tutta onestà, e visto che lo sanno tutti perchè non c’è niente da nascondere, sono una cantante che proviene da una famiglia di cantanti lirici e leggeri, ma tempo fa dei problemi di salute mi hanno costretta a limitare le mie esibizioni. La musica rimarrà sempre la mia passione e certo non sarà Amici che mi permetterà di farlo o meno, ma tutti questi anni a stretto contatto con Maria De Filippi mi hanno fatto capire che mi piacerebbe lavorare con lei, perchè la reputo una donna molto intelligente e di grande spessore da cui potere solo imparare. Nel pubblico parlante sono capitata davvero per puro caso e tante volte mi sono imbattuta in personalità un po’ in contrasto, ma Maria, capendo che il pubblico parlante è ‘rappresentativo’ di quello a casa, credo che abbia visto in me l’esponente di quella parte non necessariamente da “Desperate Housewifes” di cui sono tacciate alcune signore, ma di una categoria un pò più sobria e,come dici tu, anche di contenuti”.
Mi dicevi in una conversazione privata che, grazie ad Amici, ci hai “guadagnato” addirittura una visita medica gratuita…
“Sì, non ho problemi a raccontarlo proprio per far capire la dimensione del “target” di Amici. Mi trovavo a Roma e avevo urgenza di un dottore, così entrai in uno studio privato di una dottoressa, uno studio circondato da arredamento di lusso, dove avevo paura anche a sedermi. Quando arrivò il mio turno la dottoressa mi guardò stupita e mi disse: ma tu sei la ragazza che sta ad Amici e tifa BLU (perchè anche lo scorso anno, fatalità, i miei preferiti erano lì)! Beh, tolto il primo imbarazzo a furia di chiacchiere e di domande, facemmo la visita, e poi mi liquidò senza farmi pagare perchè contenta di me e di quello che dicevo soprattutto in virtù del fatto che anche lei fosse tifosa della stessa squadra. Non aveva 15 anni e gli ormoni e le rotelle erano tutte a posto”.
La sensazione è che Maria sia “sbottata” qualche domenica fa proprio dopo un tuo intervento su Martina Stavolo. Talvolta si ha la sensazione che voi del pubblico parlante serviate a dare “il la” alla produzione e che le vostre non siano solo provocazioni gratuite…
“Quella domenica che Maria sbottò per me fu una soddisfazione, e non certo per la povera Martina. Tra noi opinionisti regnava un clima di malumori, poiché da tempo non si interveniva. Io però ebbi la presunzione di pensare, conoscendo un po’ l’operato di Maria, che la stessa aveva in mente di raggiungere un obiettivo che solo lei sapeva e che attendeva in qualche modo. Sono un’attenta osservatrice e vedevo in lei un’aria strana, notavo che lasciava scannare i professori pur rischiando la reiterazione ad ogni puntata. Ma quella domenica capìi cos’era: la mia critica a Martina, che io feci non senza coraggio, si scoprì essere pensiero comune di tutta la commissione, la quale però, per paura di rimetterci la faccia, non ammetteva mai la propria parzialità in diretta. In realtà Maria sapeva e lì capii quello che stava accadendo: Silvia Olari è stata proprio vittima di questo ‘giocare sporco’ ed oggi, se la commissione fosse stata onesta e non di parte, sono sicura che la ragazza sarebbe in finale e personalmente è ancora una ferita aperta”.
Ti faccio un’ultima domanda, Simona, in chiusura. Illuminaci su che fine ha fatto il Processo del Sabato?
“Io so solo che, poco prima di partire per la registrazione, fui avvisata della cancellazione della puntata che non mi fu motivata mai. Premettendo che le mie sono solo supposizioni, credo che la motivazione nella sospensione del processo sta tutta nelle parole di Maria, quando proprio quella domenica si lasciò andare ad una frase in cui i professori le chiedevano di non farci parlare più in quanto ‘incompetenti’… In realtà la nostra ‘incompetenza’ altro non era che uno scoprire in continuazione gli altarini che via via loro stessi creavano e il metterli di fronte alle loro contraddizioni che li stavano sbugiardando sempre più”.
Ringraziando i ragazzi per la loro disponibilità vi do appuntamento a domani con le schede quotidiane dei finalisti di Amici.