Amici 7, la dura sfida tra reality e scuola
E’ iniziato un nuovo anno scolastico per i ragazzi di Amici 7, già divisi in due squadre: Sole e Luna. Roberta Bonanno, cantante distintasi ai provini per un caratterino niente male, è la caposquadra del “sole” e ha al suo fianco Francesco Mariottini, Gianluca Conversano, Susy Fuccillo, Alessandra Valenti (ballerini), Giuseppe Salsetta, Cassandra De Rosa,
E’ iniziato un nuovo anno scolastico per i ragazzi di Amici 7, già divisi in due squadre: Sole e Luna. Roberta Bonanno, cantante distintasi ai provini per un caratterino niente male, è la caposquadra del “sole” e ha al suo fianco Francesco Mariottini, Gianluca Conversano, Susy Fuccillo, Alessandra Valenti (ballerini), Giuseppe Salsetta, Cassandra De Rosa, Maria Luigia Larocca (cantanti) e Sebastiano Formica (attore). Per la squadra della “luna” il caposquadra è Luca Barbagallo, il ballerino coi tacchi a spillo, che sceglie Gennaro Siciliano, Valentina Tarsitano, Vale Mele (ballerini), Marco Carta, Pasqualino Maione, Marta Rossi, Simonetta Spiri (cantanti) e Marina Marchione (attrice).
Ma iniziamo già con i primi bilanci. Le battute d’inizio del talent show sono un po’ quelle fuori dal coro, in cui soprattutto gli abbonati Sky possono godersi le lezioni e imparare a loro volta qualcosa. La telecamera, infatti, si divide tra le nozioni di base della danza classica impartite dalla Celentano e i tecnicismi più sofisticati della teoria musicale del maestro Palma. Poi, ovviamente, chi segue la striscia quotidiana di Canale 5, sempre più impeccabile sul profilo del montaggio e dell’appeal giovanilistico, noterà che di “istruttivo” c’è ben poco. Gli rvm a base di pillole dei casting estivi e l’intrusione indiscreta nel residence, in cui gli allievi si ritemprano dalle fatiche giornaliere, fanno sì che il programma vada subito in medias res, puntando ad accentuare le competizioni e a trasformare i concorrenti in star a tempo di record. Il processo di divismo, dunque, è stato lungamente anticipato, con la differenza che i ragazzi non sembrano già avere la necessaria maturità artistica, oltre che crescita nella propria disciplina, per meritarselo.
Le foto da copertina, l’appuntamento quotidiano riservato al gossip radiofonico con tanto di diffusione in sala relax per aizzare al litigio, i prolungati momenti di svago a cui stiamo assistendo in questi giorni non contribuiscono a un clima di disciplina (e infatti l’aria da divertentismo discotecaro è fortemente avvertibile).
Ma andiamo un po’ alle novità che vorrebbero riportare l’ago della bilancia a favore dell’aspetto talent. Se l’anno scorso i ragazzi si cimentavano in prove a tempo, che li costringevano a preparare un’esibizione nel giro di poche ore, quest’anno c’è l’interrogazione a sorpresa, che vede il malcapitato di turno giudicato dalla commissione della sua materia con tanto di voto. In quest’edizione ciascun allievo di Amici ha un libretto in cui sono riportate le valutazioni relative alle singole verifiche (un monito per non restare indietro con la preparazione ed evitare di ridursi all’ultimo quando l’esame di sbarramento è in agguato). Peccato che il merito educativo di questa nuova prova venga puntualmente smentito dall’interruzione improvvisa delle lezioni in corso, con riunione immediata in sala relax. Tutto ciò è molto dispersivo e fa sì che l’interrogazione del singolo diventi per i suoi compagni un pretesto per cazzeggiare.
Ma le novità di Amici, come sempre, non finiscono mai: altra possibilità di mobilitazione della classe è quella delle prove immunità, che preservano il vincitore di una categoria dalla possibilità di essere sfidato il sabato. Anche qui la distrazione dal regolare svolgimento delle lezioni è dietro l’angolo e la competitività va a detrimento della concentrazione. Vi siete mai accorti di quanto siano brevi e spesso inconcludenti certe lezioni, soprattutto nelle discipline che non corrispondono alla specialità dei ragazzi? La campanella suona, il reality chiama e stai a vedere chi si prenda la briga di fare il bravo studente, che prende appunti e si segna ciò che non ha capito come una vera scuola (ad avercene ancora in Italia) comanda.