L’edizione di Amici di Maria De Filippi che si è conclusa ieri con la vittoria del ballerino Mattia è stata (quasi) perfetta. Televisivamente il format, alla sua 22esima edizione, appare solidissimo anche nella collocazione, ormai consueta, del sabato sera di Canale 5. La buona salute della trasmissione è evidente in primis dagli ascolti sempre positivi, sia nella fase del serale (che ha battuto puntualmente la concorrenza di Rai1) sia in quella più lunga e articolata del daytime e degli speciali della domenica (che complicano le cose per la produzione, ma garantiscono una fortissima fidelizzazione del pubblico).
Amici è una macchina rodatissima sotto tutti i punti di vista. Il suo ecosistema in questa stagione più che mai è stato alimentato scientemente con elementi extra televisivi, coinvolgendo costantemente le realtà radiofoniche, la stampa e i social (in questi mesi è stato riattivato l’account Tik Tok). Eppure Amici 22 in fondo è stata espressione di una sorta di autarchia: la sobrietà della finale, andata in scena senza fronzoli e senza ospiti, con chiusura entro la mezzanotte e mezza ha rievocato i vecchi tempi, quando Amici, anche per questioni legate alla collocazione in palinsesto, non aveva la necessità di camuffarsi/snaturarsi in show per tutta la famiglia.
Amici 22, Maria De Filippi come Fiorello
A questo proposito, come Fiorello ha fatto con Viva Rai2, Maria De Filippi in questa stagione ha riscritto il genere del varietà, presidiando il sabato sera senza ospiti/giurati scintillanti dal cachet mirabolante. E lo ha fatto pur non potendo contare su una classe di allievi tra le più forti (tradotto: i cantanti e i ballerini di questa edizione di Amici erano più deboli rispetto a quelli del recente passato, salvo qualche rara eccezione come Angelina e Isobel).
In un contesto di logoramento dei talent, la forza di Amici è evidentemente nella sua capacità di essere popolare (certo, andare in onda su Canale 5 aiuta e non poco) e di riuscire a tenere dentro un po’ tutto, dai siparietti di Malgioglio/Celentano al caso social della noce moscata, dal lutto per la morte di Maurizio Costanzo allo sfogo di Arisa su Sanremo, dalla presa di posizione della De Filippi sulle critiche dei giornalisti fino alla gestione ancora rigorosissima del covid.