Dal giorno dello speciale di Amici 21, andato in onda eccezionalmente lunedì scorso, 11 ottobre 2021, è partita una polemica riguardante l’uso della canzone Malafemmena, capolavoro scritto da Totò nel 1951, in una coreografia eseguita nel corso di una sfida che ha visto come protagonista Mattia, ballerino del team di Raimondo Todaro.
Secondo Gianni Valentino, curatore del progetto Totò Poetry Culture, infatti, la canzone sarebbe stata editata al fine di censurare la parola Malafemmena. La polemica, nel corso dell’ultima settimana, è stata ripresa da diverse testate al punto che la produzione di Amici ha replicato ufficialmente, tramite un post condiviso sui social.
Secondo la produzione, la polemica in questione è da definirsi “assurda” in quanto la canzone è stata eseguita altre volte in passato e che il brano, com’è da abitudine per quanto riguarda le performance di ballo, è stato rielaborato per una questione di tempo:
In questi giorni circola un’assurda polemica tra web e carta stampata, sull’eventualità che ad Amici si sia sentita l’esigenza di censurare la canzone di Totò, Malafemmena.
Una canzone che ad Amici è stata eseguita mille volte nel corso degli anni, con o senza la strofa contenente la parola “malafemmena”.
Nella circostanza a cui si riferisce la polemica, il brano è stato tagliato a circa un minuto o poco più, come è d’abitudine per l’esecuzione delle coreografie e di fatto, sia per stare nel tempo richiesto che per mantenere integra la melodia che tutti conosciamo, sono venute via due strofe centrali, oltre che la fine del brano.
Nel post, la produzione ricorda anche che il titolo della canzone è stato annunciato chiaramente da Raimondo Todaro, al momento di presentare il passo a due, eseguito, oltre che da Mattia, anche da Francesca Tocca:
Solo i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola malafemmena che però, nel frattempo, viene annunciata proprio introducendo la coreografia… “Francesca esegue una coreografia sulle note di Malafemmena”. Quindi secondo i critici, tagliamo la parola ma la utilizziamo per introdurre il brano. Saremmo quindi censori e cretini…
In breve, al netto di legittimi dubbi che possono sorgere a chiunque dopo un episodio visto in tv, il dibattito riguardante “tv e politicamente corretto”, purtroppo, è più vivo che mai…