Amici 20, Giulia Stabile: “Questa vittoria è per tutte le ballerine che non sono riuscite ad arrivare fino alla fine”
Le dichiarazioni a TvBlog di Giulia Stabile, la vincitrice della ventesima edizione di Amici, il talent show di Maria De Filippi.
La ventesima, trionfante (dal punto di vista degli ascolti), edizione di Amici si è chiusa sabato sera con la vittoria di Giulia Stabile, ballerina 19enne di Roma.
Giulia, prima ballerina nella storia del talent show ad essersi aggiudicata la coppa di Amici (quarta vittoria per la categoria danza dopo quelle di Leon Cino, Ivan D’Andrea e Andreas Muller, senza considerare le due edizioni con il “doppio” vincitore), ha battuto Sangiovanni nella finalissima di quest’edizione, vincendo al televoto con il 59,8% dei voti.
Nell’incontro post-vittoria con la stampa, Giulia Stabile ha risposto anche a due domande di TvBlog.
Come ci si sente ad essere la prima ballerina vincitrice nella storia di Amici?
Supporto il programma fin da quando l’ho scoperto. Le prime edizioni che ho visto sono state quelle con Elena D’Amario, Christian Pace, Giuseppe Giofrè, Stefano… Ho sempre supportato le ballerine. I ballerini che sono riusciti a vincere erano 3… Andreas, ad esempio, mi ha supportato tantissimo, mi ha dato una mano enorme. Ho sempre fatto il tifo per le ballerine. Questa vittoria è anche per tutte quelle ballerine che non sono riuscite ad arrivare fino alla fine.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
L’obiettivo più grande è avere la certezza di poter vivere di questo. Vorrei avere un bagaglio enorme pieno di esperienze. Prima di tutto, vorrei finire la scuola e prendere il diploma, fare la maturità che avrei dovuto fare quest’anno. È stato impossibile fare tutto in pochi mesi. Farò un anno da privatista e poi spero di poter lavorare e vivere di questo.
Rispondendo alle domande dei colleghi giornalisti, Giulia ha parlato di Sangiovanni, come già scritto in precedenza, secondo classificato di quest’edizione, con cui è nata una storia d’amore all’interno della casetta di Amici:
Sangio mi è stato tanto vicino, ha sempre avuto le parole giustissime per me. È come se si fossero incontrati i due bambini che sono presenti in noi. Lui mi fa riflettere di più, io, invece, lo faccio riflettere di meno! Il messaggio mio e di Sangio è quello di andare avanti, di non arrendersi, nonostante tutto. La mia vittoria è stata di entrambi. Lui ha vinto tutto quello che poteva vincere durante il programma. Gli aspetta una carriera assurda.
Oltre ad una svolta per la sua vita professionale, per la vincitrice di Amici 20, il talent show di Maria De Filippi si è rivelato anche un’occasione per crescere, vista la sua giovane età:
È stata una crescita costante. Rispetto all’inizio, mi sento un’altra. È passata una vita ma, allo stesso tempo, sembra che siano passati due secondi! Ero chiusa anche nei pensieri che facevo. Ho cercato di proteggermi nel caso fosse andata male. Poi, ho iniziato ad aprirmi di più. Non ero mai stata lontano da casa, mi sento più adulta anche in questo. Quando andrò a vivere da sola, ora so che ne sarò capace anche se devo imparare a cucinare un po’ meglio! Cosa farò con i soldi? Comprerò una lavastoviglie a mamma! Sicuramente, non farò stupidaggini, li terrò da parte per il futuro e per continuare a studiare.
La ballerina ha anche parlato del suo passato caratterizzato da episodi di bullismo, ovviamente, difficili da dimenticare:
Il momento più fragile, prima di Amici, sono stati i tre anni delle medie che mi hanno distrutta. Quando ho iniziato il liceo, ho ritrovato le fragilità ed erano aumentate anche le insicurezze. Me ne dicevano di tutti i colori… È capitato anche che tornavo in classe e trovavo le mie cose distrutte, come un giubbotto tagliato con le forbici. Lì, pensavo al sacrificio dei miei genitori che compravano quelle cose… Una cattiveria di cui non trovo il senso.
Con la vittoria ad Amici, Giulia si è presa la sua rivincita:
Dedico la vittoria a tutte le persone che mi hanno supportata veramente, non alle persone che ora mi dicono di credere in me quando, in realtà, non ci hanno mai creduto.