Amici 19, le Sardine Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli: “Facciamo attenzione, c’è chi usa la paura per ottenere consensi”
L’intervento del Movimento delle Sardine ha aperto la prima puntata di Amici 19.
Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli del Movimento delle Sardine hanno aperto la prima puntata del serale di Amici 19.
Visibilmente emozionati, dalla voce tremante, i tre leader del Movimento hanno incentrato il loro intervento sul tema della paura, dando un’accezione positiva a questo sentimento.
Jasmine Cristallo è stata la prima a parlare e con la frase “C’è chi usa la paura per ottenere consensi” ha colto nel segno:
Non avrei mai pensato di prendere parte ad un programma come questo. Ho tanta paura, è un sentimento che abita in tutti noi. E’ un sentimento che ci salva la vita. Se il pericolo è reale, possiamo fuggire ma se il pericolo è indotto o immaginato, fa scaturire dei sentimenti che sono pericolosi come l’intolleranza, l’astio o la violenza. Dobbiamo fare attenzione: c’è chi usa la paura per ottenere consensi. La bellezza può salvare il mondo.
Lorenzo Donnoli ha invitato i ragazzi presenti ad avere il coraggio di essere se stessi:
Bisogna avere coraggio di essere se stessi. Io ho avuto paura, ho pensato ad una cazzata, che fosse meglio morire… Invece, essere se stessi è una figata. In un mondo in cui una ragazzina come Greta viene sbeffeggiata, in un’Italia dove io potrei tornare a casa e trovarmi bottigliate addosso, in un mondo dove un bambino viene ritrovato in mare con la sua pagella cucita in tasca, noi non possiamo rimanere immobili. Cambiare se stessi è gratis. La conoscenza e l’amore possono salvarci.
Mattia Santori ha chiuso l’intervento riguardante l’immigrazione, i temi LGBT e i cambiamenti climatici, così:
80 anni fa c’era una bambina ebrea dentro un campo di concentramento che sognava di essere una farfalla. Allo stesso tempo, l’Italia sognava una Costituizione. Qualche anno dopo, un prete americano sognava un mondo in cui neri e bianchi potessero condividere gli stessi diritti. Tutte queste persone erano accomunati dalla paura, la paura che segna il passaggio dall’ordinario allo straordinario. Anche noi abbiamo avuto paura di portare in piazza un messaggio diverso. Avete paura, abbiate paura, superatela ogni giorno, perché la bellezza è a portata di mano.
C’è chi potrebbe chiamarla retorica ma se, di questi tempi, i messaggi positivi vengono considerati retorica (o peggio ancora, buonismo), allora, ben venga la retorica…