American Gothic, il thriller soap di CBS utile…a pagare il mutuo
Una serie tv che non impegna lo spettatore adatta nelle notti insonni
Anche gli attori devono avere mutui da pagare e spese da sostenere, altrimenti è difficile da spiegare la presenza di numerosi volti più o meno famosi intenti a popolare serie tv estive di scarso impatto e di scarso valore qualitativo. Evidentemente pagano bene.
L’ultimo caso in ordine di tempo è American Gothic, serie tv estiva targata CBS che vede nel cast molti volti conosciuti dagli appassionati di serie tv con una particolarità: il nucleo principale proviene dal mondo della cable. Juliet Rylance, Antony Starr, Justin Chatwin, che formano insieme a Elliot Knight (visto in Once Upon a Time) e Virgina Madsen (dal lungo e variegato curriculum) il nucleo base della serie, provengono da serie come The Knick, Banshee, Shameless. Programmi amati da pubblico e critica ma che evidentemente non rendono al massimo agli attori, visto che hanno accettato di partecipare ad una serie tv in cui recitano senza voglia e senza passione. O almeno è questa l’impressione che resta agli spettatori.
Antony Starr, stoico, tosto e coraggioso protagonista di Banshee si trasforma nel giro di un paio di mesi in uno spento e mono espressivo Garrett Hawthorne, pecora nera della famiglia, tornata all’ovile tormentata e carica di segreti da non rivelare, un personaggio ricalcato su migliaia di altri ruoli già visti e decisamente meglio caratterizzati. Ma questa è una caratteristica replicabile per tutti i personaggi di American Gothic. Juliet Rylance, da nobildonna di inizio novecento in The Knick, incarna la figlia maggiore, la politica in ascesa, in piena campagna elettorale (perchè in un anno elettorale come questo non può esistere serie senza una campagna elettorale), sposata con figli ma più legata alla sua assistente che al marito. Justin Chatwin è il figlio ribelle e artista Cam, dalla vita complicata e un passato e a tratti un presente da tossico, dopo essersi a lungo divertito nelle prime stagioni di Shameless.
Cam ha a sua volta un figlio, l’enigmatico Jack Hawthorne (Gabriel Bateman) sulle cui spalle poggia la componente horror della serie. Jack è infatti ossessionato dalla morte e dal corpo umano, in modo talmente insistito ed esagerato da risultare quasi comico. A Virginia Madsen è affidato il ruolo della matriarca, custode dei segreti di famiglia, decisa a difendere a tutti i costi i propri figli. A completare il quadro la coppia di ingenui: Tessa sposata con il poliziotto Brady, costretto a indagare sulla sua stessa famiglia.
Tutti questi personaggi fanno parte della famiglia Hawthorn, importante dinastia di Boston, il cui patriarca è un costruttore e imprenditore locale. Diversi anni prima la città era stata sconvolta dal caso di un serial killer, chiamato “Silver Bells Killer” perchè lasciava una campanella d’argento vicino ai cadaveri. Rimasto insoluto per tanti anni, il caso ritorna all’attenzione della polizia e dei media a causa della scoperta di una cintura, usata dal killer per strangolare le sue vittime, durante il crollo di un tunnel in città. Dopo la morte del patriarca degli Hawthorn, i figli troveranno una scatola con lo stesso tipo di campanelle usate dal killer e inizieranno a sospettare che il padre o qualche altro membro della famiglia possa essere il killer rimasto nascosto per diversi anni.
American Gothic, l’ennesima serie ad avere l’aggettivo American nel titolo come se negli USA sentissero l’esigenza di caratterizzare in modo patriottico i propri prodotti, non sta brillando negli ascolti, con numeri poco superiori ai tre milioni di spettatori nei totali e rating vicini allo 0,6-0,7, numeri bassi anche se stiamo in estate per la CBS, che per le sue serie estive è molto più interessata agli introiti legati alle vendite dei diritti esteri e per la ritrasmissione in streaming in patria. L’esperimento della CBS di mandare in onda nel corso dell’estate programmi costruiti con una trama orizzontale strutturata, lasciando la consolidata formula procedurale, si scontra con la progressiva caduta negli ascolti e con una serie non in grado di catturare l’attenzione.
Dinamiche da soap e una trama thriller si scontrano con i limiti di una sceneggiatura piatta e di una recitazione stanca di un gruppo di attori che evidentemente avevano la necessità di rimpinguare il proprio conto in banca. Ovviamente questa è solo un’impressione e quando vedremo il cast presentare la serie al prossimo Comic-Con nel panel della CBS saranno tutti entusiasti e orgogliosi di questa storia.
Per fortuna siamo in estate e mentre cerchiamo un po’ di refrigerio in un angolo della stanza, una serie come American Gothic che non richiede impegno e concentrazione è l’ideale per le nottate insonni.