Amadeus a Sanremo 2023 e Sanremo 2024: contratto biennale da Direttore Artistico e Conduttore
Amadeus sarà il conduttore e il direttore artistico delle prossime due edizioni di Sanremo: firmati i contratti per i Festival 2023 e 2024.
La Rai ‘blinda’ Amadeus come conduttore e direttore artistico di Sanremo 2023 e Sanremo 2024. Un contratto biennale proposto direttamente dall’Amministratore Delegato della Rai Carlo Fuortes, avallato ovviamente dal direttore del Prime Time Stefano Coletta (ormai passato dalla direzione di Rai 1 alla direzione del Dipartimento Intrattenimento delle tre reti” e accettato da Amadeus che si è detto “felice e onorato della proposta dell’AD Fuortes e dei direttore Coletta“.
“Aver ricevuto adesso questa proposta mi permette di lavorare da subito. Non vedo l’ora di iniziare”
ha dichiarato subito il confermatissimo, si può dire, Direttore Artistico, che quindi porta a casa una quintina dopo il Triplete raggiunto con le edizioni 2020, 2021 e 2022.
A memoria – ovviamente labile – è la prima volta che viene fatta una proposta biennale e che viene anche accettata. Neanche ai tempi di Pippo Baudo, sia pure fosse considerato in alcuni periodi una conferma ‘automatica’, rimembro un contratto biennale, per di più in una pandemia non conclusa e con una guerra in corso in Europa. Vuol dire essere lungimiranti e in un certo senso particolarmente ottimisti e fiduciosi in se stessi.
A memoria, peraltro, non ricordo neanche una conferma per il Sanremo successivo così ‘precoce’, con un annuncio fatto agli inizi di marzo, con grande anticipo sugli Upfronts. E verrebbe da dire che la situazione internazionale così incerta non suggerirebbe una fretta così marcata, se non per ottimizzare investimenti che non è detto però che arrivino con questi chiari di luna (e ricordiamo che l’ultimo main sponsor è stato ENI).
Si tratta di elucubrazioni, certo: fin qui c’è una proposta, accettata, per due Sanremo di fila, che porta Amadeus a cinque Festival consecutivi. Si tratta, anche in questo caso a memoria, di un altro record inanellato dal conduttore almeno negli ultimi anni: cinque di fila era successo a Mike Bongiorno (dal 1963 al 1967) e Pippo Baudo (dal 1992 al 1996).
Se la conferma di Amadeus Quater per Sanremo 2023 era sembrata praticamente scontata dati i risultati di ascolto notevolissimi di questa ultima edizione, il contratto biennale da direttore artistico e conduttore ha spiazzato un po’ tutti. Già Fiorello, in un collegamento con Porta a Porta, aveva di fatto confermato un ritorno di Amadeus a Sanremo (“Sta cercando casa“) e sembrava non aver escluso un ritorno come ‘portafortuna’ per il kick-off, come avvenuto quest’anno. Del resto Amadeus ha più volte detto che senza Fiorello non c’è Sanremo. Ora speriamo solo che questa pantomima del ‘Fiorello sì/Fiorello no” non duri a lungo. Non è tempo di giochetti ormai ritriti.
Dietro a questa proposta biennale, decisamente inconsueta se non proprio inedita, direi che non ci sono solo gli ascolti, ma anche i desideri delle case discografiche, che hanno visto risultati incredibili con la selezione fatta da Amadeus e dalla sua Commissione Musicale nelle vendite e nell’eco mediale, in Italia e all’Estero. Numeri come quelli del 2021 si pensava non potessero tornare e invece l’exploit di Mahmood & Blanco, vincitori con Brividi, solo per fare un esempio, ha stupito anche gli addetti ai lavori. La sfida è quindi grande, sul piano musicale e televisivo: Amadeus ha detto di poter iniziare a lavorare subito, immaginiamo sul coté musicale (e Al Bano si è già candidato). Speriamo che si tenga conto anche delle debolezze evidenziate sul fronte televisivo. Ma a dirla tutta, in questo momento in cui infuria la guerra in Europa dell’Est l’importante è arrivarci, sani, in salute e in pace.
Complimenti ad Amadeus e buon lavoro a tutti.