Per Amadeus 26 Big in gara a Sanremo erano troppi (ma va?!). Lo diceva anche l’anno scorso (erano 24). E Baglioni nel 2019
Amadeus ammette che 26 cantanti in gara al Festival erano troppi. Lo aveva detto anche nel 2020. E Baglioni nel 2019. Perseverare è diabolico
“Forse, col senno di poi, posso dirti che 26 cantanti in gara sono veramente tanti“. Così Amadeus, intervistato da Fanpage, scopre l’acqua calda. Ossia che la scelta del direttore artistico del Festival di Sanremo 2021 (cioè lui) di allungare la lista dei Big fino all’impressionante numero di 26 unità “forse” è stato un errore.
Amadeus dice che per dare dare un segnale di ripresa della musica “probabilmente sarebbero bastati i 24 dell’anno scorso o anche 22“.
Lo stesso Amadeus che nel 2020 rigorosamente a fine Festival, quando da Quotidiano.net gli fu chiesto cosa non avesse funzionato, rispose: “Forse ho fatto come mia nonna quando le portavo in casa gli amici: cucinava tre primi, tre secondi, tre torte. Per il desiderio di realizzare una cosa che non lasciasse nessuno con l’appetito si è andati un po’ lunghi. Ho esagerato con le porzioni“. Una immagine famigliar-culinaria riproposta, peraltro, anche quest’anno per giustificarsi di fronte ai giornalisti per la durata monstre (francamente indigesta, a maggior ragione se si pensa alla brutta gaffe su Stefano D’Orazio) delle singole serate.
https://www.tvblog.it/post/1693912/amadeus-vincitori-ora-o-mai-piu-sanremo-lisa-vallesi-esclusi
Insomma, anche in quel caso fu sbagliata, secondo Amadeus, la decisione operata in extremis dal direttore artistico (cioè sempre lui, Amadeus) di passare da 22 a 24 Big in gara. Dopo aver spoilerato clamorosamente la lista dei cantanti in un’intervista a La Repubblica – uno sgarbo alla stampa per il quale poi fece pubblica ammenda – Amadeus a I Soliti ignoti svelò le aggiuntive presenze di Tosca e di Rita Pavone.
Un anno prima, nel 2019, l’allora direttore artistico e conduttore Claudio Baglioni, in conferenza stampa, anche lui rigorosamente a fine kermesse (guai a fare autocritica durante la settimana del Festival), dichiarò: “24 artisti sono forse eccessivi e comporta lunghezze della trasmissione con una ossessione dello share (…) certe volte il troppo stroppia, anche se è bello“. Aridaje.
Sempre onore a chi fa me culpa, per carità, ma un tempo si diceva “errare è umano, perseverare è diabolico“.