Lo avevamo citato qualche settimana fa parlando di due nuovi conduttori-cantanti che si sono affacciati in tv ultimamente, ovvero Nek e Francesco Gabbani. Alvin, attualmente inviato dell’Isola dei Famosi, ruolo che ricopre per la quinta volta, è uno dei pochi volti under 50 che la tv italiana conosce. Su scale diverse di importanza e visibilità si possono citare nella fascia anagrafica 40-50 Alessandro Cattelan, Massimiliano Ossini, Fabrizio Biggio e Pierluigi Diaco. La lista molto più in là di questi nomi non riesce ad allungarsi.
Alvin, a differenza di alcuni colleghi sopracitati (probabilmente con l’unica eccezione di Biggio, che però viene da un percorso diverso), è l’unico che negli ultimi anni non ha trovato spazio in tv con un programma tutto suo. Dopo l’esperienza alla guida di Bring the noise, l’unica vera opportunità sulla tv generalista è arrivata nel 2021, al fianco di Aurora Ramazzotti, con Mistery Land, chiuso dopo due puntate.
Per il resto per lui solo ruoli da comprimario, prima per anni come inviato di Verissimo, poi come inviato dell’Isola e anche del mai ripetuto Eurogames. Guardando queste prima puntate della nuova Isola dei Famosi, si nota con facilità come il buon Alvin, un prezioso diamante rispetto a tanta mediocrità vista in tv, un pony se confrontato con i veri cavalli di razza, tenti di imporsi in un ruolo che non si limiti alla sola spiegazione di prove.
Nel farlo, il rischio – lo si è già percepito diverse volte – è che strabordi rispetto a quello cha prevederebbe la figura dell’inviato, sovrapponendosi ad Ilary Blasi. La conduzione, magari preferibilmente anche in solitaria, è qualcosa a cui l’ormai quarantacinquenne Alvin giustamente aspira.
Rimane però da domandarsi perché finora la tv non abbia mai puntato convintamente su di lui e soprattutto se lo possa ancora considerare una sua “giovane” promessa.