Allegiance , su Premium Stories gli Americans della Nbc
Su Premium Stories di Mediaset Premium Allegiance, serie tv con protagonista un analista della Cia che deve lavorare su un caso legato all’intelligence sovietica, mentre i suoi genitori, cellule dormienti russe, sono richiamate al lavoro per scoprire che informazioni abbia
La guerra fredda tra America e Russia è ancora tema d’interesse per le serie tv, o almeno così ha pensato che la Nbc che, con Allegiance, in onda da questa sera alle 22:00 su Premium Stories di Mediaset Premium, cerca di raccontare una spy-story unendo al thriller la complessità di una famiglia nell’accettare le proprie origini.
Katya (Hope Davis) e Mark O’Connor (Scott Cohen) sono una coppia all’apparenza tranquilla e senza segreti. In realtà, la donna è un’ex agente dell’Intelligence russa che, tempo prima, aveva reclutato Mark in America. I due, però, non lavorano più per i servizi segreti russi, e sono delle cellule dormienti. Così, hanno cresciuto i loro tre figli, la giovane Sarah (Alexandra Peters), Natalie (Margarita Levieva) ed Alex (Gavin Stenhouse). Proprio quest’ultimo, che ha avuto un’infanzia segnata da problemi di comunicazione con gli altri, ha da poco iniziato a lavorare come analista della Cia, dimostrando da subito di essere sopra la media degli altri.
Per questo, il direttore dell’agenzia Sam Luttrell (Kenneth Choi) gli affida l’incarico di scoprire l’identità dell’uomo che, stando alle informazioni di una spia russa che vuole disertare, la Svr (l’intelligence sovietica, appunto), avrebbe ucciso. Il protagonista, però, non sa che i propri genitori hanno lavorato proprio per la Svr e che, ora che è stato chiamato ad indagare sull’associazione, l’agente Victor Dobrynin (Morgan Spector) ha contattato Katya e Mark, riattivandoli e chiedendo loro di spiare il figlio, per capire quali informazioni siano a disposizione degli americani, contro cui si starebbe tramando per organizzare un attentato.
Trama semplice e ricca di elementi tipici della spy-story per Allegiance, remake americano della serie tv israeliana The Gordin Cell. Lo show porta la Guerra Fredda ai nostri tempi, attraverso lo sguardo di una famiglia coinvolta in passato nell’attività di spionaggio e che, dopo essersi ormai ben inserita nella società americana, fa fatica a riprendere il proprio ruolo di nemica dell’Occidente.
Inevitabile il richiamo a The Americans, il telefilm di Fx in cui due agenti sovietici si fingono marito e moglie in America per fornire informazioni ai russi e che, nel corso delle puntate, trovano sempre più difficoltà nel loro doppio ruolo. Allegiance vuole essere un The Americans ambientato ai giorni nostri, sfruttando tutte le caratteristiche che hanno reso la serie tv di Fx uno degli show più apprezzati dalla critica.
La combinazione tra spy-story, genere poco sfruttato dalla televisione, family drama e thriller contemporaneo (la minaccia di un attentato terroristico rimette l’America al centro delle sue paure recenti) permette ad Allegiance di avere sì un buon ritmo, ma forse a deludere è quella mancanza di originalità che fa subito pensare al già citato The Americans.
In comune con lo show di Fx, inoltre, Allegiance ha anche gli ascolti bassi: ma se nel caso di The Americans Fx ha rinnovato il telefilm forte dei riconoscimenti guadagnati, la Nbc ha cancellato Allegiance dopo tredici episodi, tenendo conto del fatto che, in quanto tv generalista, se il pubblico è poco neanche i russi possono fare paura agli investitori pubblicitari.