Alex Schwazer comunica la decisione della Wada: no alla riduzione della squalifica e niente Olimpiadi
Sfuma il sogno olimpico per Alex Schwazer, il marciatore attualmente presente nella Casa del GF. Niente riduzione della squalifica per lui.
La ventesima puntata del Grande Fratello, in onda stasera su Canale 5, è iniziata con Alex Schwazer che ha comunicato personalmente agli inquilini della casa di Cinecittà la decisione della Wada, l’Agenzia Mondiale Antidoping, riguardo la sua richiesta di riduzione della squalifica che gli avrebbe permesso di gareggiare per qualificarsi ai prossimi giochi olimpici di Parigi 2024 (la sua squalifica terminerà il 7 luglio 2024 mentre il termine di qualificazione olimpica scadrà il prossimo 30 giugno).
Il marciatore campione olimpico a Pechino 2008 ha rivelato, con tranquillità ma con evidente delusione, che la decisione della Wada non è stata favorevole:
Sarò sintetico, la decisione è stata annunciata dopo due anni e non è stata favorevole. Io sono molto dispiaciuto perché ritengo che questa decisione sia profondamente sbagliata perché non è una decisione presa in una maniera neutra. Credo di pagare il fatto di non aver mai accettato un verdetto della giustizia sportiva e di aver lottato pr anni per la mia innocenza. Detto questo, sono qui da 10 settimane con voi, ho sempre dato il massimo, come mia moglie, i miei figli, che sono sempre stati presenti nei miei allenamenti. Rimpianti non ne ho. Nei prossimi giorni, valuterò i prossimi passi da fare sia per quanto riguarda la mia squalifica che la permanenza nella Casa. Vi chiedo di non fare drammi, siamo fortunati, la vita è bella, siamo qui a fare una bella esperienza, speriamo di continuare così.
Il sogno olimpico di Alex Schwazer, quindi, è sfumato.
Il marciatore altoatesino, nella Mistery Room, ha avuto la possibilità di parlare con la moglie Kathrin e, come aveva già fatto in precedenza, si è mostrato poco sorpreso della decisione finale della Wada:
Me lo aspettavo perché sicuramente il docufilm uscito a marzo, quest’anno, ha influito molto su questo verdetto perché la Federazione Italiana Atletica Leggera, che era competente a decidere, mi aveva già assicurato la riduzione a dicembre scorso, poi è uscito il docufilm e la Wada, che doveva solo approvare o meno, si è messa di traverso. Io non potevo accettare una cosa che non ho fatto e sono andato avanti nelle varie sedi giudiziarie a lottare per la mia innocenza e questa cosa non è piaciuta. Se penso di allenarmi? Sì, andrò avanti, non voglio perdere del tempo e non voglio stare male. Sono qui, mi alleno ogni giorno nonostante tutto quello che è successo. Sicuramente, il tempo è a mio sfavore, fare appello sarebbe difficile.
Duro, il commento di un commosso Giampiero Mughini:
L’atleta innocente di nome Alex Schwazer chiedeva solo una riduzione di poche settimane e questi bastardi gli hanno detto di no.