Le vie della fiction possono essere infinitamente surreali (oltre che imbarazzantemente fuori tempo). Stasera abbiamo assistito a un crossover Mediaset tra l’ormai defunto Matrix e una fiction che non se la passa troppo bene come Benvenuti a tavola.
Protagonista nel ruolo di se stesso l’esule della domenica pomeriggio, Alessio Vinci, oggi reimpiegato – non si sa come – al Tg5. L’abbiamo visto recitare per la prima volta questa sera “a tavola”, appunto, e a servirlo era nientemeno che il personaggio interpretato da Fabio Troiano. Il cameriere tontolone ha scambiato Vinci per un attore anziché per un giornalista.
Insomma, il giornalista Vinci che non conduce più, ma fa un cameo da attore, incontra Troiano che lo scambia per un attore, ma intanto ora è diventato lui conduttore (con esiti fallimentari come Vinci). E’ uno scherzo del destino, un rompicapo o cosa?
La comparsata di Vinci, in realtà, ha avuto un profondissimo senso metatelevisivo soprattutto per un motivo: il finto talk show sulla moda della cucina. Un copione talmente ben scritto da risultare più interessante e sferzante di qualsiasi puntata vera di Matrix.
Vinci ha invitato nella sua ex seconda serata – per fargli promuovere il suo libro – Perrone, alias Giorgio Tirabassi. A dargli man forta l’eterno amico-nemico Conforti, interpretato da Fabrizio Bentivoglio. Peccato che a far perdere la faccia a entrambi sia stato uno pseudo-critico gastronomico, particolarmente portato per la rissa catodica:
“Conforti è sotto lo standard dei migliori chef europei. Perrone, davvero lei usa solo uova di allevamenti a terra? E poi quando avete molti coperti? Aggiungete panna alle zuppe come fate tutti. Sappiamo tutti che ci sono molti millantatori in giro. Gente che predica bene e razzola male”.
Mentre Conforti-Bentivoglio ha risposto con “Noi siamo chef, non è che cuciniamo al dopolavoro”, Perrone-Tirabassi è andato su tutte le furie, per poi abbandonare lo studio:
“Il mio libro è la mia vita, non aria fritta. Chi predica bene e razzola male è proprio lei, che qui parla tanto e lì si mangerebbe anche il tavolo. C’ha un volto che è giallo”.
Poi, al critico che si compiaceva di averlo punto nel vivo, ha risposto:
“Io non le permetto di insinuare sulla mia onestà. Io tratto i clienti come i miei figli”.
Mentra la Villa, mogliettina di Bentivoglio che seguiva la trasmissione da casa, ha commentato l’episodio con sin troppa generosità verso Matrix (dai, che saranno due milioni di persone ad averlo visto), l’attrice che interpreta la moglie di Tirabassi gli ha così tirato le orecchie a casa:
“Oggesù, che figura e mmerda. E normale fare scenate davanti a milioni di spettatori? Ti sei fatto fregare come ‘na creatura. Dovevi sorridergli, invitarlo al locale. Tu che fai? Lo insulti e poi te ne vai”.
La rissa trash per cui ci si è coperti di ridicolo, vista dall’ottica dei familiari, è una soluzione narrativa assolutamente inedita e coraggiosa. Lo stesso Alessio Vinci ha condotto una puntata finta di Matrix risultata tra le più belle di quelle vere, con tanto, però, di sua solita conclusione buttata lì:
“Ci piacciono così i nostri ospiti, spontanei e sanguigni”.
Se anche il giornalismo Mediaset fosse così veracemente coraggioso e provocatorio, come questa scena di Benvenuti a tavola, non ci si leccherebbe le ferite per i bassi ascolti dell’informazione di Canale5.
Alessio Vinci a Benvenuti a tavola