Alessandro Greco a TvBlog: “Tale e quale show per rilanciarmi come Amadeus e Frizzi? Spero mi dia continuità” (VIDEO)
La videointervista di TvBlog ad Alessandro Greco, nel cast di Tale e quale show 2014
Torna in Rai Alessandro Greco, tra i concorrenti di Tale e quale show 2014. Il conduttore radiofonico ha risposto ad alcune domande di TvBlog, a margine della conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del varietà di Carlo Conti. E tra di esse non potevano non esserci quelle legate a Furore, lo show di Raidue che lo rese popolare a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. In apertura di post trovate la video intervista integrale, di seguito una parziale trascrizione.
Lo scorso anno partecipando a Tale e quale show Frizzi e Amadeus sono riusciti a rientrare dalla porta principale della televisione pubblica….
Fabrizio e Ama avevano già un loro percorso. Sai, come in tutte le attività da libero professionista, ci sono delle fasi in cui sei più impegnato, come Carlo che quest’anno ha qualche impegno (ride, Ndr), e delle fasi meno. Fa parte del gioco. Sono le fasi altalenanti della vita e quindi del lavoro. Però finisci pure la domanda…
Dicevo: tu, unico conduttore tra i concorrenti di Tale e quale show, ti senti quello con maggiori possibilità di rilancio? Sappiamo quanto avvenuto in passato con la Rai…
Che poi non è successo nulla.
Ed era questo il problema, giusto?
In realtà io sono sempre stato disponibile, ho accolto e portato delle proposte. Ma poi le cose bisogna farle. E quando sono state fatte ho cercato di farmi trovare sempre pronto e all’altezza della situazione. Parlo delle quattro edizioni del Gran Concerto su Raitre, con Raffaella Carrà autrice, parlo di Castrocaro, due anni fa, in prima serata su Raiuno con cui ho vinto la serata. Quindi io sono sempre stato pronto a scattare ai blocchi di partenza. Certamente è mancata la continuità. Spero e auspico che questo programma mi dia la continuità; la mia professione è il conduttore, ma sono molto felice di provare a dimostrare agli addetti ai lavori e al pubblico che oltre la conduzione c’è altro. Che è quello che l’artista dovrebbe avere tra le sue caratteristiche: appartenere ad una categoria ma essere in grado di spaziare. Questo è l’unico programma che ti offre nitidamente questa opportunità.
Onestamente provi un po’ di fastidio quando ti vengono rivolte domande su Furore, il programma al quale il tuo volto è ancora oggi associato?
No, anzi, sono molto felice. Accostare Alessandro Greco con Furore, dopo tanti anni, vuol dire quanto il programma – e di conseguenza il conduttore – sia stato amato dal pubblico. Mi fa molto piacere, quindi. Non importa se poi ho fatto anche altri programmi. Anche di Baudo si dice ‘Baudo di Settevoci’. È normale.
Tra le proposte portate in Rai c’è stata anche quella di un Furore 2.0?
Sì, l’ha fatta anche la Rai. Voi di TvBlog ne avevate scritto. Due anni fa sono stato contattato perché erano pronti per fare 6-8 puntate. Poi ci sono state vicissitudini che hanno riguardato altri programmi e non il progetto della riproposizione di Furore e queste hanno creato problemi. Però siamo sempre pronti e disponibili a recuperare.