Cecchi Paone: “Fede non è un grande giornalista. Incapace di insegnare, ha avuto solo fortuna”
Cecchi Paone a La Confessione: “Fede è stato fortunato, non è un grande giornalista”. Sui reality: “Al GfVip perché Piersilvio insistette”
Amici mai. Che Alessandro Cecchi Paone ed Emilio Fede non si siano mai sopportati è storia nota, con continue frecciate reciproche che hanno arricchito le cronache degli ultimi anni. Un’antipatia ribadita dall’ex volto della Macchina del Tempo che, ospite a La Confessione, non rinuncia all’ennesima stoccata nei confronti del giornalista novantenne. “E’ un’inimicizia di data lontanissima, l’ho sostituito più volte, la prima nel 1986. Faceva Test, ebbe dei problemi giudiziari e la Rai mise al suo posto me che ero un ragazzino. Lui non me l’ha mai perdonata, come se l’avessi fatto apposta. E’ un antico livore che nasce da lì”.
Per Cecchi Paone lo storico fondatore del Tg4 non sarà ricordato come un maestro: “Non è stato assolutamente un grande giornalista. È stato un uomo fortunato, si è trovato nei posti giusti nei momenti giusti, come nella famosa esplosione della prima guerra del Golfo, ma non era un grande giornalista. Era totalmente privo della capacità di insegnare, di creare una vera redazione. Non esiste per fortuna una scuola fediana”.
Se hai Cecchi Paone non puoi non affrontare il tema dei reality. Avversati, criticati e allo stesso tempo frequentati svariate volte.
“La partecipazione a L’Isola ha a che fare con la mia natura avventurosa. Vieni veramente abbandonato su un’isola in un arcipelago dell’Honduras e per due mesi dimagrisci pagato, non devi pagare tu. Io sono dimagrito 15 chili. Sono tornato purificato. Non mangi, non bevi, non fumi, non pensi. Col Grande Fratello Vip c’è invece stata una profonda insistenza di Piersilvio Berlusconi. Mi disse: ‘Proprio perché si ricordano tutti di quella protesta ai Telegatti, andiamo ad un confronto diretto, dacci una mano a portare un po’ di cultura dentro il Gf’. Ho risposto: ‘Perché no?’”.
Riguardo alla Rai, il conduttore e opinionista svela di aver incontrato parecchi ostacoli in seguito al suo coming out del 2004: “Non solo la Rai non mi ha dato più programmi da condurre, ma non mi ha voluto nemmeno più come ospite per anni per volere di un ambiente clericale”.