Alessandro Cattelan: “Da Grande sarà uno show dove si canterà, ballerà… Sanremo? Con me farebbe pochissimi ascolti”
Due nuovi progetti a cui sta lavorando per Rai e Netflix, la possibile conduzione del Festival di Sanremo e dell’Eurovision. Parla Alessandro Cattelan
In autunno debutterà con un proprio programma su Rai 1, dopo l’addio a Sky, dove è stato già designato il suo erede alla conduzione di X Factor, e nel frattempo è al lavoro anche per un progetto Netflix: Alessandro Cattelan, intervistato da Repubblica, parla oggi non solo per la prima volta di queste nuove avventure professionali, ma anche di un suo possibile coinvolgimento nella conduzione dell’Eurovision (nome suggerito anche dalla nostra Giorgia Iovane in questo pezzo) e dell’immancabile accostamento al Festival di Sanremo.
In Rai il clima trovato dal presentatore non è lontano da quello sperimentato negli anni a Sky, anche se indubbiamente gli stimoli che hanno portato Cattelan a viale Mazzini sono diversi:
Voglio mettermi un po’ alla prova, magari anche sentirmi un po’ scomodo, dopo anni in una comfort zone che mi ha fatto crescere senza traumi.
Da Grande, lo show che andrà in onda, salvo cambiamenti, per due mercoledì sera nel prossimo mese di settembre sull’ammiraglia della tv pubblica, cercherà di essere “il goccio di grappa nel caffè” (definizione coniata dal gruppo autorale che sta lavorando al programma):
Io voglio portare quello che so fare, uno show dove si canti, si balli, ci si travesta, ci si diverta, si parli, magari faccia anche sollevare un pensiero.
Per Una semplice domanda, la docuserie per cui Cattelan è al lavoro per la piattaforma OTT, il presentatore rivela che l’idea nasce da una domanda rivoltagli dalla figlia: “Che cos’è la felicità?”. Al momento si starebbero quindi cercando “storie matte per prendere in modo laterale una delle più grandi domande della storia dell’umanità”. Ovviamente il poter lavorare sia per la Rai sia per Netflix è garantito da un mancato contratto di esclusiva, che Cattelan definisce, senza troppi giri di parole, “l’equivalente del posto fisso in banca”.
Se sull’Eurovision il conduttore di Tortona non si sbilancia, oltre ad esprimere l’onore ricevuto dall’ “unanimità” di candidature per la conduzione dell’edizione del prossimo anno, sul Festival di Sanremo si esprime più ampiamente:
Porterei solo gente che piace a me, tipo Salmo, Fabri Fibra, I cani, Madame, ma anche Tozzi e Zucchero. Oppure vorrei farlo come ingranaggio di un meccanismo, avendo con me solo donne, Antonella Clerici, Sara Gama, Chiara Ferragni.
Il 2022 porterà effettivamente Alessandro Cattelan alla conduzione di almeno uno di questi due grandi appuntamenti musicali?