Alessandro Cattelan: “EPCC? Gli ospiti mi hanno sorpreso”
Ospite del programma di Rai 3 il conduttore di X Factor e #EPCC risponde alla nostra community. E non solo.
Alessandro Cattelan su Rai 3 per un pomeriggio, o meglio per un’oretta nello studio di Tv Talk, tornato in onda sabato 11 aprile dopo la pausa pasquale. Con lui anche Caterina Balivo, altra destinataria della ‘posta di Blogo’ per questa puntata del programma di Bernardini. E sarà per questa concomitanza che la domanda scelta da Cinzia Bancone tra quelle indirizzate a Cattelan dalla nostra community ha riguardato l’ipotesi di un progetto tv in comune (improbabile, direi). Cosa avrebbe mai potuto rispondere Alessandro al ‘quesito’ posto da tommidirector93?
“Ma io ci andrei anche in vacanza insieme! E’ molto simpatica! Lavorare in due, però, è difficilissimo, per una questione di ritmo. Ma siamo tutti e due veloci, in un certo senso siamo compatibili. Forse ci vorrebbe qualcuno che ci sedasse…”
scherzano i due conduttori, riferendosi alla comune tendenza all’iperattività.
Per il resto della puntata, però, il cuore della partecipazione di Cattelan è tutta in E poi c’è Cattelan, il suo programma di seconda serata di cui è ben più che fiero. Non ha mai nascosto che fosse il vero fiore all’occhiello della sua carriera, la cosa che avrebbe da sempre voluto fare in tv. E poco importa se per qualcuno SkyUno sia una scelta troppo elitaria, a scapito del pubblico giovane che non ha un abbonamento pay (come sostiene qualche analista). Cattelan sottolinea che si tratta di scelte che non gli competono ed evidenzia invece la struttura e il contenuto del suo programma:
“Io avevo il pallino di fare un programma così da sempre e quando ho trovato chi me lo ha fatto fare non mi sono mai domandato quando andava in onda, come o perché. Si dice sempre, poi, che io ‘scimmiotto’ i late night show americani. Il Late Night è un vero è proprio format, con le sue regole precise e negli Usa ne vanno in onda anche 10 in contemporanea, anche uno dopo l’altro sulla stessa rete. La differenza la fanno gli ospiti”.
Ed è proprio il rapporto con gli ospiti a fare la differenza. Cattelan dice chiaramente che a lui non interessa far uscire ‘la notizia’ dal talk; lui con gli ospiti ci gioca, evitando l’ipocrisia delle interviste senza domande in scena altrove, come evidenzia invece Riccardo Bocca.
E’ tutto il quel modo di divertirsi con gli ospiti la forza del programma e lo riconosce lo stesso Alessandro:
“Mi ha stupito la risposta degli ospiti. Quello che vedete in onda è discusso con loro, concordato con loro, provato con loro. La cosa particolare è che ci dedicano tempo, vengono da noi per registrare le clip prima del programma o per provare con noi. A qualcuno sembra tutto molto freddo? La tv per noi si fa così. Trovo più imbarazzante vedere degli ospiti che vengono trattati sul palco con domande o battute che magari hanno fatto ridere il conduttore e gli autori dietro le quinte, ma non il protagonista lì sul palco e allora lì c’è il vero gelo”.
Tutto frutto di investimenti ‘colossali’ che solo Sky può garantire? Proprio per nulla, ribadisce Giampiero Solari, supervisore artistico del progetto EPCC, orgoglioso invece del lavoro da “teatro di cantina, che propone qualità, anche con pochi mezzi“, senza rinunciare agli effetti e alla messa in scena. Uan produzione tutta interna Sky che sa quindi di sartorialità, di quell’artigianato tv che ha fatto grande la Rai monopolista. Una tv di scrittura, di prove, di limature, di collaborazioni tra artisti. Un impegno decisamente più gravoso di quello che lo porta a condurre x Factor da 4 edizioni.
“X Factor è abbastanza semplice da fare per me: come impegno mentale me ne porta voa pressocché zero, a livello di energie fisiche ti ricaricano i ragazzi e poi anche essendo uguale ogni anno è sempre diverso per via dei protagonisti”
… quella che si direbbe ‘una passeggiata di salute’. Complimenti, Cattelan.