Alessandro Cattelan: “Da Grande flop? Show non si giudica solo sui dati Auditel”
Alessandro Cattelan commenta i dati di ascolto di Da Grande: “Poche cose non hanno funzionato, ma rifarei tutto. Flop? Parola infantile…”
Il giorno dopo la pubblicazione dei dati Auditel che sanciscono il fallimento di Da Grande, il programma che ha condotto per due serate la domenica su Rai1, Alessandro Cattelan non sceglie la via del silenzio, ma affronta la questione in un’intervista concessa a La Repubblica.
La tesi del conduttore è che “i numeri hanno un valore relativo, la Rai mi ha chiesto di essere me stesso e io ho portato me stesso“. “Poche” le cose che non hanno funzionato e che avrebbe cambiato:
Potevo fare qualcosa diversamente, altre cose sono il mio modo di intendere la tv e credo che l’errore sarebbe stato cambiarle. Sono stato me stesso.
Alessandro Cattelan si dice grato alla Rai perché “mi hanno lasciato libero” e perché “ha voluto rischiare di organizzare uno show con quello che so fare“. Quindi confessa che dopo la prima puntata “non ero molto felice, avevo visto gli errori“, mentre “la seconda era come ce l’eravamo immaginata“.
Da Grande ha perso la sfida, in termini numerici, anche sul target più giovane. E Cattelan se lo spiega col fatto che “i giovani hanno un altro modo di seguire il programma“. Ok, ma quindi Da Grande è o non è un flop?
Mi interessano le analisi, non sto qui a giocare. Ma il giorno dopo partono le analisi sul flop, parola infantile. A me interessano quelle basate sulla capacità, i numeri valgono fino a un certo punto (…) Nel mondo della comunicazione di oggi i numeri sono tanti; in tv hanno importanza ma non sono così totalizzanti. Uno show non si giudica solo dai dati.
Per Cattelan l’esperienza in Rai è “stata tutta positiva“, al punto che ci sarebbe sul tavolo la possibilità di due ulteriori puntate di Da Grande:
Me ne hanno parlato. Oggi ci siamo presi un po’ di tempo per decidere, se fosse sarei felice. Intanto stiamo parlando di Eurovision.
Intanto via Twitter arriva la bocciatura dello scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio: