Ultimo appuntamento per l’edizione 2020 di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, che chiude con una puntata – in onda giovedì 25 giugno alle 21.25 su SkyUno – ambientata tra Liguria e Toscana alla ricerca del miglior ristorante dei Borghi della Lunigiana. Una chiusura suggestiva per una stagione che è stata a suo modo davvero particolare e improntata in maniera più ‘spinta’ del solito all’eleganza e alla sportività. Senza saperlo, visto che il programma è stato registrato prima della diffusione del COVID in Italia, 4 Ristoranti ha allestito un viaggio tra alcuni dei luoghi davvero più suggestivi del Paese, regalando a un pubblico in lockdown un’evasione quasi ‘tangibile’ verso i posti più belli della Penisola e nello stesso tempo restituendo nel periodo più buio della quarantena il sapore della convivialità, quella fatta di cene fuori, di tavoli condivisi, di assaggi incrociati. Una dimensione che ad aprile, in piena fase 1, sembrava una riconquista lontana e che ora, in Fase 3, è tornata a far parte di una certa quotidianità, ma sempre sub judice e senza quella spensieratezza che sembrava incrollabile.
Dicevamo, però, dell’eleganza e della sportività di questa edizione: il primo tratto lo si è apprezzato nella scelta delle location – e il debutto a Venezia ha sicuramente contribuito a dare all’edizione una marca specifica -, ma tanto hanno fatto anche i commenti dei ristoratori in gioco. Si è preferito quest’anno mettere da parte animosità e gelosie di quartiere a favore di un fair-play diffuso che ha dato un tocco di piacere in più. Correttezza e stima sono qualità narrative sottovalutate in tv, ma preziose soprattutto in un momento in cui un Paese è chiamato al rispetto della convivenza civile, cosa fin troppo spesso trascurata.
Intrattenimento – garantito da un format granitico e da un padrone di casa che non delude – e letture ‘socio-culturali’ in questa edizione davvero particolare di 4 Ristoranti, che si chiude sui territori di confine tra Liguria e Toscana: in gara Silvana con il Ristorante La Corte presso il Castello di Pontebosio, Jonathan con la Trattoria Quinta Terra, Luca con l’Agriturismo Montagna Verde e Francesca con il Ristorante Agriturismo Ca’ Vidè. L’oggetto di bonus sono gli sgabei, un tipo di pasta lievitata che si può usare come pane o per accompagnare salumi e formaggi.
Le regole della sfida sono sempre le stesse: i 4 rivali si ritrovano nei ristoranti concorrenti e devono assegnare un voto da 0 a 10 a location, menu, servizio e conto. Il voto di Borghese – più il bonus di 5 punti da lui assegnato per il piatto speciale – può confermare o ribaltare il risultato derivato dalla classifica dei ristoratori. In palio 5.000 euro da investire nella propria attività.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti 2020, come seguirlo in diretta e in live streaming
Alessandro Borghese 4 Ristoranti è una produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia, scritta da Alessandro Borghese, Francesca Capua, Monia Palazzo con la regia di Gianni Monfredini – va in onda ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455) e in streaming su NOW TV. Il programma è sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e PC, anche nei Paesi dell’Unione Europea.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti in Cilento, anticipazioni ultima puntata 25 giugno 2020
Conosciamo meglio i 4 Ristoranti in sfida nella decima, e ultima, puntata.
RISTORANTE LA CORTE PRESSO IL CASTELLO DI PONTEBOSIO
(Pontebosio – Licciana Nardi)
Silvana, nota come “marchesa di Pontebosio”, ha 68 anni ed è la proprietaria sia del castello, che si trova in un piccolo borgo che conta solo 30 abitanti, sia del ristorante. In cucina c’è lo chef Antonio Morelli, presidente della Federazione Italiana Cuochi di Massa Carrara. L’atmosfera che si respira all’interno del locale, legata ad antichi e nuovi sapori, è tanto elegante e magica quanto accogliente.
TRATTORIA QUINTA TERRA
(Fosdinovo)
Jonathan ha 46 anni ed è il gestore e chef autodidatta. La trattoria si trova a Fosdinovo, borgo medievale a 550 metri sul livello del mare, ai confini tra Liguria e Toscana. Il locale si trova ai piedi del castello Malaspina del XIII secolo e le stanze sono collocate dove un tempo c’erano le stalle. Il suo menu include ricette tipiche lunigiane, rielaborate secondo il suo gusto, e spazia dai piatti mediterranei a quelli a base di pesce.
AGRITURISMO MONTAGNA VERDE
(Apella – Licciana Nardi)
Luca ha 30 anni ed è il titolare e lo chef di questo posto: lui e la sorella hanno voluto raccogliere l’eredità del padre. L’agriturismo si trova in un piccolo borgo di sole 7 anime, mentre il ristorante sorge all’interno di una antica torre medievale del 1100, appartenente alla famiglia dei Malaspina, che è stata ristrutturata nel 1995. La cucina si basa principalmente sulle ricette che Luca ha imparato dalla mamma, dalla nonna e da tutte le donne che negli anni si sono alternate ai fornelli prima di lui.
RISTORANTE AGRITURISMO CA’ VIDE’
(Caprognano – Fosdinovo)
Francesca ha 34 anni e ha avviato la sua attività nel 2016 con la sorella Sara, che si occupa della cucina mentre lei cura il servizio. L’agriturismo si trova a Caprograno, un piccolo borgo originario del ‘700, che conta solo 25 abitanti. Il locale è una ex stalla, arredata con tavoli e teche di legno, ed è strutturato su due piani. I prodotti che vengono serviti a tavola provengono direttamente dall’azienda agricola di famiglia, che può contare su 4 ettari di terreno. La cucina del ristorante, semplice e genuina, non è del tutto tradizionale ma creativa.