4 Ristoranti è un buon piatto, molto buono: questa prima puntata alla ricerca del miglior ristorante post-etnico di Milano ha funzionato. Almeno per me. Per fare un paragone, non è certo un format ‘post-tv’, anzi rientra nella ‘tradizione’ del cooking show non generalista (quindi la parte migliore del genere), ma si lascia mangiare. Riesce a dare sia il gusto della rassicurazione, proponendo un format in fondo già assaggiato con la versione ‘wedding’, ma con una spinta finale che lo fa risaltare al palato, lasciando quel sapore ‘piccato’ della ‘sfida’ per vincere che rende il tutto più interessante.
La forza del format è forse proprio nel ruolo chiave di Borghese, che in fase di valutazione dà quel tocco di esperienza che limita i danni da ‘pura invidia professionale’ di cui i giudizi dei concorrenti possono risentire e che al momento del verdetto può bilanciare gli eccessi dovuti alle diverse origini dei ristoratori in gara. Borghese non eccede: non copre gli ingredienti principali, ovvero i 4 ristoratori, ma ne esalta il sapore, fungendo da pivot nella ‘squadra’. E’ il pizzico di sale ‘q.b.’, che serve a far emergere le caratteristiche di ciascun ‘piatto’ in gara. E apprezzo anche il fatto che la sua votazione sia espressa in grafica e non con un ‘blocco’ narrativo concentrato su di lui. Si mette al servizio dei ristoratori, della loro cucina e del loro locale.
Il confronto finale, con il faccia a faccia tra i concorrenti chiamati a rispondere dei propri voti, è la spinta in più: messi l’uno di fronte all’altro, i 4 svelano tutte le loro caratteristiche, ‘tradiscono’ strategie e rivelano la propria visione della cucina. E chi segue si ritrova a contestare i loro voti, parteggiando per l’uno o per l’altro, riconoscendo l’ipocrisia di alcune valutazioni, addirittura sorridendo di fronte a qualche ironico contrappasso (come quando l’ipercritico Beppe si ritrova ultimo in classifica…).
Devo dire che trovo interessante anche la valutazione del conto: l’attenzione alla spesa è sempre stata un must di Borghese. Penso a Fuori Menù – uno dei programmi più ansiogeni e ‘cattivi’ realizzati in una cucina a mio avviso – in cui la disponibilità alla spesa da parte dei clienti determinava la vittoria di una brigata.
Tutto perfetto? Beh, la perfezione non è della tv. Ho trovato, ad esempio, che il montaggio finisse per contraddire gli stessi concorrenti, ai quali si attribuivano prima certi giudizi poi l’esatto opposto. Certo, non è facile dosarli per creare il giusto mix tra commento e suspense, ma certe giustapposizioni rischiano di disorientare. Certo, i concorrenti possono dire tutto e il contrario di tutto: a qual punto, forse, una piccola ‘intromissione’ della voce fuori campo potrebbe aiutare il telespettatore a non disorientarsi, spiegando gli eventuali cambi di rotta dei concorrenti.
Nel complesso il format funziona, anche perché ingolosisce, e non solo televisivamente, con il suo ritmo veloce e la mancanza di tempi morti, che fa alzare dalla ‘tavola’ non appesantito. Il vero problema è che mi ha fatto venir voglia di provare tutti e quattro i ristoranti protagonisti. Il che ovviamente dimostra che la narrazione è ben dosata e riesce a far venir fuori locali, cucina, gestori, con tutti i loro pregi e difetti. Spinge, insomma, all’assaggio. I concorrenti ne saranno contenti: l’effetto ‘product placement’ c’è tutto. Missione compiuta.
Non mi resta che organizzarmi per il tour degustazione… help me.
Appuntamento a mercoledì prossimo per la seconda delle sei puntate di Alessandro Borghese 4 Ristoranti.
4 Ristoranti, foto prima puntata – 4 marzo 2015
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, 4 marzo 2015, diretta prima puntata
22.01 Alessandro conferma il verdetto: vince la cucina danese-orientale dello Smooshi, di Luca. Questi i voti di Alessandro.
21.59 Vincerà chi ha saputo vendere meglio la sua idea. Per la proclamazione appuntamento davanti al ristorante del vincitore: tutti in un’auto con i finestrini oscurati.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, 4 marzo 2015, diretta: il confronto
21.55 Siamo al momento determinante: scopriamo la classifica provvisoria.
Beppe: 22 totale, il più basso. Ecco il ben servito. E Luca affonda: vino servito male, cameriere sbracciate. Ma per Beppe è proprio il concetto easy che vale, tanto da dare 1 al formalismo di Luca. Due mondi che non si incontrano.
Smooshi: 30 totale, e la cosa che è piaciuta di più è la location. Ad Alessandro non è piaciuto il conto, Beppe ha dato 1 al menu e al servizio.
Gnoccheria: 27 totale, per Luca non è giusto.
The Boidem: 26 totale, piaciuta la location, ma non il servizio. Alì, eccetto la loction ha dato tutti 1. Talor non replica.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, 4 marzo 2015, diretta: The Boidem
21.53 Voto: 4 al menù di Luca; 3 al servizio da Beppe; 1 al conto da Alì.
21.53 Il conto? 139 Euro. Per Luca, trovandosi di fronte a una cucina povera, è un po’ troppo.
21.52 Talor ci resta un po’ male sui giudizi di Alì, che gli dice anche come fare le zucchine.
21.50 Hummus promosso da Alì e Luca. Ed è già un successo. Grandi porzioni, che ovviamente allo chic Beppe non piace. Il couscous è un po’ un pasticcio per Alì. Falafel non convince Alì.
21.49 E siamo al pasto. Il menu è un po’ cheap per Luca e Beppe. Lo chef è di origine napoletane.
21.48 Dolce mal conservato in cucina: Talor si arrabbia per la magagna uscita nell’ispezione.
21.46 Si va nel concept store di Talor, The Boidem, in Santa Marta, zona attiva di giorno, un po’ smortina di notte. Beppe fa subito il perfettino, dicendo che non si capisce se è un ristorante o un negozio. Poi si convince. A Luca piace subito.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, 4 marzo 2015, diretta: Smooshi
21.45 Talor dà 4 al locale: bello e con cucina a vista; Beppe dà 1 al servizio, troppo formale; Talor dà 4 anche al conto. E va in testa.
21.44 Servizio troppo formale per tutti. Ma il conto è 128: buono.
21.43 Beppe mette in dubbio che lo scampo sia fresco; Luca sta per evaporare di rabbia. Ma per Beppe è impossibile far ristorazione economicamente senza il congelato. E abbiamo capito a Beppe. Per Alì, però, la cucina è piatta.
21.42 Un locale di fighetti per Alì: e lo si può capire. Molto bella la presentazione dei piatti e anche il concetto. Il gusto sembra piacere anche ai concorrenti.
21.40 Cucina piccola, funzionale, promossa da Alessandro.
21.40 Si parte con un aperitivo di mini-smooshi, con base di riso al salto.
21.38 Si passa alla cucina nordico-orientale di Luca nello Smooshi. Il Locale piace come ambientazione: molto moderna, curata, frutto di un arichietto. A Talor non convince.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, 4 marzo 2015, diretta: Gnoccheria
21.36 E siamo ai giudici: Luca dà 2 al servizio, per premiare la simpatia,; Talor dà 3 al conto. Per Alessandro lo gnocco precotto è imperdonabile. Ma per ora conduce.
21.36 Conto: 22 euro a persona circa.
21.35 Come dolce torta di patate con cioccolato bianco e nero. Pesantina.
21.34 Il personale non parla italiano. Lo gnocco è buono, dicono, il piatto no. Fin troppo olio.
21.32 Il trucco di Alì, che ha un solo cestello e un solo bollitore: lo gnocco precotto. E qua si gioca tutta la sua reputazione.
21.32 Alì fa assaggiare ai ragazzi anche il cous cous con cui ha vinto un premio. Ma non convince.
21.31 Quel che non piace ai commensali è che si possono ordinare al massimo due tipi di gnocchi per evitare che gli poi non tornino più ad assaggiarli.
21.30 Alì c’ha anche la lavatrice in cucina per pulire bene gli strofinacci.
21.28 Si va nella Gnoccheria di Alì, molto rustica, ma uno stile che non a tutti piace. Si parte dall’ispezione e la cucina passa il vaglio di Alessandro. Anche gli altri sembrano abbastanza accondiscententi. Per Beppe troppo retro’.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, 4 marzo 2015, Diretta: Bomaki
21.26 Il conto è di 162 Euro, con tanto di sconto eh. E ragazzi si aspettavano una media di 25 euro a testa, considerato che le quantità non avrebbero saziato i commensali. Voti da 1 a 5: Alì da 2 al menu, Luca 2 al servizio. 22 punti, ma quello di Alessandro è segreto.
21.24 Beppe si gioca il piatto speciale e convince. Ma finora i concorrenti/giudici trovano molto Giappone nei piatti e poco Brasile, se non nei cocktail e nei dolci.
21.22 Siamo quindi al pasto: fatta l’ordinazione, altra magagna: il vino viene portato al bicchiere, senza la possibilità di verificare la provenienza. Ed è anche lento. 25′ per una capasanta è troppo.
21.19 La sfida inizia dal Bomaki: Beppe va in cucina e gli altri quattro si dedicano all’ispezione del locale. Si guarda tutto, dall’arredo all’atmosfera. E Borghese entra in cucina a controllare dispense e frigo. Trova la magagna, una pentola di pasta avanzata in una dispensa…. salteranno teste.
21.18 Ma si inizia dal Bomaki, guidato da Beppe, annoiato dalla cucina italiana e immerso nella cucina nippo-brasiliana.
21.17 Si presentano Luca e il suo Smooshi.
21.16 Si presenta poi il The Boidem, ristorante israeliano di Talor. Bella la stretta di mano con Alì.
21.14 Mohammed Alì dall’Egitto è il rpoprietario de Il Posto Giusto, una gnoccheria. Un modo per sciogliersi dal prodotto di stagione. E offre anche couscous.
21.13 Borghese in giro per Milano, città post, per presentare il concetto di Post Etnico al centro della puntata di stasera.
21.12 Si parte con l’intro che serve a presentare il format.
21.07 Terminato Restaurant Startup ci prepariamo alla prima puntata di 4 Ristoranti.
20.48 Bastianich investe un un ristorante a base di acciughe fritte in Restaurant StartUp: per Borghese dobbiamo aspettare ancora un po’.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 4 marzo 2015 | Anticipazioni prima puntata
Alessandro Borghese 4 Ristoranti, il nuovo cooking show di SkyUno, debutta questa sera, mercoledì 4 marzo, alle 21.10 e siamo pronti a seguirlo in liveblogging fin dal primo minuto.
Come anticipato, si tratta di un ciclo di sei puntate, ciascuna delle quali incentrata sulla sfida tra quattro ristoratori di una data località, pronti a combattersi per dimostrare di avere il miglior locale. L’ultima parola, però, è quella di Alessandro Borghese, ‘fratello maggiore’ di buona parte degli chef tv italiani, visto che è stato uno dei primi a ‘investire’ massicciamente su una carriera a cavallo tra fornelli e tv.
Ma vediamo come funziona questa sfida e quali sono gli sfidanti della prima puntata.
4 Ristoranti | Il Regolamento
In ogni puntata quattro ristoratori si sfidano ospitando, a turno, i rivali nel proprio locale: insieme a chef Borghese valuteranno la location, il menù, il servizio e il conto. Al termine del tour di assaggio, Borghese tirerà le somme dei voti espressi dai quattro rivali, aggiungendo le proprie valutazioni: il suo voto potrebbe ribaltare la classifica provvisoria. Al ristoratore vincente andrà un premio di 5.000 Euro, da investire nella propria attività.
4 Ristoranti | Prima Puntata | I quattro sfidanti
E’ Milano la città protagonista della prima puntata: qui si trovano i primi quattro ristoranti che concorrono, questa settimana, al titolo di Miglior Ristorante Post Etnico, che sia, cioè, riuscito a rivisitare la cucina etnica tradizionale.
Ma conosciamo meglio i 4 Ristoranti Post-Etnici di Milano in gara nella prima puntata del nuovo cooking show di Borghese.
Partiamo da BOMAKI, giovane ristorante nippo-brasiliano nato un anno e mezzo fa in una delle zone più alla moda di Milano per iniziativa del siciliano Beppe e della moglie Farida, egiziana. La cucina è principalmente giapponese, cui si unisce un’anima brasiliana, che fa da sottofondo e da atmosfera, con musica e colori, anche nei cocktail che sono uno dei punti di forza dell’offerta. L’abbinamento tra i cocktail a base di frutta brasiliana e gli uramaki proposti è una delle caratteristiche del locale.
La specialità de Il PASTO GIUSTO, invece, sono gli gnocchi: ne propone oltre 50 tipi diversi. Anche qui c’è un tocco egiziano nel proprietario, Ali, che lo ha aperto da 25 anni. Passato da pugile, Ali ha una lunga esperienza nella ristorazione in giro per il mondo, ma ha poi scelto di fermarsi a Milano per aprire una trattoria dal carattere rustico in una zona popolare. Il suo menu offre circa 50 tipi di gnocchi diversi e originalissimi.
Punta sul mix nordico-orientale SMOOSHI, ideato da Luca dopo un viaggio in Danimarca che gli ha fatto scattare la passione per la cucina danese, presentata però in chiave mediterranea e con influenze orientali.
Quarto e ultimo sfidante THE BOIDEM, ristorante e concept store israeliano, aperto nel cuore di Milano da Talor, un architetto di Tel Aviv che ha studiato al Politecnico di Milano e poi ha deciso di darsi alla ristorazione. Nella sua lingua ‘boidem, vuol dire ripostiglio e come in un ripostiglio ci trovi di tutto: il suo punto forte è la cucina vegetariana, ma l’idea è quella di far assaggiare la cultura del suo paese.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | Come seguirlo in tv e in streaming
4 Ristoranti va in onda il mercoledì sera, alle 21.10, su SkyUno HD (Sky, 108) ed è disponibile online grazie a SkyGo, che la rende visibile anche on demand al termine della puntata. E possibile vedere il programma anche su SkyOnline, per gli abbonati al servizio.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | Second Screen
Per seguire e commentare in tempo reale la prima puntata di 4 Ristoranti non possiamo che consigliarvi il liveblogging di Blogo, dalle 21.10 su TvBlog. Sia su Facebook che su Twitter l’account di riferimento è quello di SkyUno, ma l’hashtag ufficiale è #Ale4Ristoranti
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