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20.15
Un’oretta prima della nuova puntata.
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21.07
Pronti per esplorare le trattorie dell’Etruria?
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21.17
Si va da Silvia, all’Hosteria di Pantalla. Anche da lei bisogna andarci ‘apposta’. Non è certo di passaggio.
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21.24
Ma è il momento della cena. La moglie è di Salerno, se non ho capito male. E lo tiene in riga il povero Gianfranco.
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21.27
La moglie rimprovera Gianfranco per non aver spinto i primi e il marito va subito a riparare. Povero Gianfranco.
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21.29
I dolci convincono meno. Ma è il momento del conto: si muovono tra gli 85 proposti da Ciccio e i 130 di Adler. Il conto è 88,00 euro.
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21.31
Si va al Duca di Orvieto, da Adler. Ingresso evidente, ma posto un po’ nascosto.
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21.35
Hanno anche il sommelier, ma non serve manco per prima la signora…
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21.38
La cucina rinascimentale non convince i maschietti, mentre Silvia è conquistata da Peposo.
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21.44
Fritto surgelato? La pasta di certo non è fatta in casa, lo confessa subito. Salumi perfetti per Silvia.
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21.45
Adler, non puoi chiedere un agnello a scottadito fritto. Non puoi. Dimostri di non saperne nulla…
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21.47
Per Gianfranco ha tutto un sapore particolare. Tutto quello che non fa lui?
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21.52
Dato uno sguardo al menu, pare che le carni siano un po’ care.
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21.54
Pasta troppo cruda per Adler e Gianfranco, che chiede se è fatta tirata con la macchinetta. E dire che ad Alessandro ha fatto vedere spianatoia e mattarello appena entrato in cucina.
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21.56
La carbonara non è carbonara per Adler: manca di tutto.
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21.56
Tutto molto rustico ma tendenzialmente sbagliato. Si salva un po’ con i dolci. Ma siamo al conto: ci si aspetta dai 90 ai 110. Il conto è di 100. Un po’ troppo.
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22.03
Siamo al momento decisivo, quello del confronto.
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22.04
A Gianfranco non piacciono i voti al servizio e alla location; scopre anche il 5 di Ciccio per la mancanza di salumi nell’antipasto.
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22.06
Silvia non ha convinto: il tavolo le dice che i dolci le hanno salvato la vita.
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22.07
Il voto di Ciccio stupisce Gianfranco, che scivola al secondo posto. Tra loro è sempre aperta la diatriba del cinghiale.
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22.07
Ma vediamo cosa pensa Alessandro, che aspetta il vincitore davanti alla sua osteria.
La penultima puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti ritrova il sapore della tradizione, e non solo quello della cucina di cacciagione tra Toscana, Umbria e Lazio. Dopo l’appuntita e avvelenata puntata da Napoli, con la pizza che ha scaldato cuori e lingue, il programma ha ritrovato i toni più distesi del fair play, pur senza sconti. Non che siano mancati ‘sgambetti’ o ipercritiche, ma si è percepita la buona volontà di riconoscere la bravura e i punti di forza degli avversari e non solo le loro debolezze. Certo, chi lavora da 36 anni il cinghiale non può chiudere un occhio su quello degli avversari, così chi tira la pasta a mano non può che ‘svelare’ il trucco della macchinetta (alias Nonna Papera). Quel che non paga a 4 Ristoranti è la ‘menzogna’: perché dire che il punto di forza sono le erbe selvatiche e fresche o la pasta tirata al mattarello se in un caso si usano erbe surgelate e nell’altro ci si serve di un attrezzo diverso?
Comunque il viaggio di Borghese sta per concludersi: martedì prossimo decima e ultima puntata. E per il gran finale si va a Catania: la cucina ai piedi dell’Etna sono certa lascerà l’acquolina in bocca e la voglia di una terza stagione.
Alla prossima settimana.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 26 gennaio 2016 | Diretta
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 26 gennaio 2016 | Anticipazioni
Penultima puntata per Alessandro Borghese 4 Ristoranti che al nono appuntamento – in onda stasera martedì 26 gennaio alle 21.10 e che seguiremo live su Blogo – si concede un viaggio in Etruria alla scoperta delle migliori trattorie tradizionali e di ‘confine’. L’Etruria, infatti, si colloca tra Toscana, Lazio e Umbria e raccoglie tre tradizioni gastronomiche del cuore del centro Italia. Dai pici toscani alla carbonara, dagli umbrichelli umbri alla selvaggina, dal cinghiale al ragù d’oca la cucina dell’Etruria mescola sapori forti e genuini. Per Chef Borghese non sarà facile districarsi tra le proposte dei quattro ristoranti che si contendono il titolo di “Migliore trattoria di confine”. E vediamo quali sono
4 Ristoranti | Puntata 26 gennaio 2016 | Miglior Trattoria di Confine
La sfida è tra Da Gianfranco a Trevinano (VT), Osteria da Pantalla, a Pitigliano (GR), Da Ciccio alla Capannaccia, ad Acquapendente (VT) e Duca di Orvieto.
DA GIANFRANCO prende il nome dal proprietario, Gianfranco Delli Campi, verace come il paesino in cui vive e lavora con la moglie Anna, di Salerno. E il suo tocco mediterrano e campano si sente. Le pareti sono tappezzate di foto di ospiti illustri. Posto accogliente come il proprietario, la tipicità è che si fa tutto a mano, puntando soprattutto sulla pasta, sul cinghiale, sui pennuti alla griglia e sui dolci della casa.
HOSTERIA DA PANTALLA – La proprietaria è Silvia Chiatti, che si occupa della sala e dei dolci, mentre la mamma è in cucina. La loro idea di cucina è tradizionale e casereccia, fatta con materie prime di qualità. Il menù è strettamente tradizionale, i tortelli con il ragù di cinta sono il must, chi li mangia torna per assaggiarli di nuovo.
DA CICCIO ALLA CAPANNACCIA è nelle mani di Daniele Polici, della fidanzata Elena e della mamma, che ha portato in cucina le ricette del padre. Romano di nascita, Daniele si è trasferito in campagna e si è innamorato del paesaggio incontaminato e della genuinità della vita. La cucina è casereccia, i prodotti sono tutti a km 0, provenienti dalle 3 regioni Lazio, Umbria e Toscana. Il locale esiste dal 1954, ma Ciccio lo ha preso in gestione da 4 anni. Prima era una fraschetta, un posto con un braciere dove si vendeva vino e pane, poi è diventato un alimentari dove si poteva trovare di tutto.
DUCA DI ORVIETO è affidato alle cure della chef e proprietaria Adler Bonavera, che accoglie gli ospiti e fa anche da sommelier. Di origini trentine, Adler è arrivata a Orvieto direttamente da Roma, dove ha vissuto 30 anni, e propone una cucina ispirata alle ricette del 1500 e le propone senza cambiare nulla. Nel menu ci sono anche i formaggi di pecora fatti in casa. La sua filosofia è “faccio quello che mi diverte, quando non mi diverte più smetto e cambio”.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | Come seguirlo in tv e in streaming
La seconda stagione di 4 Ristoranti va in onda ogni martedì sera alle 21.10 su SkyUno HD (Sky, 108) e in streaming live su SkyGo, che permette di vedere (o rivedere) le puntate anche on demand. Il programma è disponibile anche su SkyOnline per gli abbonati al servizio. La replica della puntata precedente viene trasmessa come traino del nuovo episodio, quindi il martedì alle 20.00 circa. L’ultima puntata sarà ambientata a Catania.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | Second Screen
Per seguire e commentare in tempo reale 4 Ristoranti vi consigliamo, ovviamente, il liveblogging di Blogo, dalle 21.10 su TvBlog. Sia su Facebook che su Twitter l’account di riferimento è quello di SkyUno, ma l’hashtag ufficiale è #Ale4Ristoranti. Buona visione.