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Olimpiadi 2012, Alessandro Antinelli a Tvblog: “Gli spettatori Rai vedranno la Pellegrini vincere tre secondi prima rispetto agli spettatori Sky”

Alessandro Antinelli sarà la voce della pallavolo Rai alle Olimpiadi di Londra 2012: Tvblog l’ha intervistato in esclusiva

25 Luglio 2012 09:16

Passato indenne (o quasi) sotto le Forche Caudine della critica in occasione di Euro 2012, Alessandro Antinelli sarà impegnato anche alle Olimpiadi 2012: sarà lui, infatti, il telecronista di Raisport delle gare di pallavolo e beach volley.
Alessandro, sarà la tua terza Olimpiade, vero?

“Sì, esattamente. Ad Atene 2004, anche se già lavoravo per la Rai, in realtà ero presente come free lance, e mi occupavo di servizi per l’AdnKronos e collegamenti con Radio24. Poi a Pechino, ufficialmente uomo Rai, ho seguito il calcio, il beach volley, le interviste per la pallavolo e diversi servizi di colore, oltre ai vari tg olimpici”.

Ad agosto compirai 38 anni: da quanto tempo sei in Rai?

“Sono arrivato nel 2000, quando avevo 26 anni (anche se lavoravo già da otto anni ed ero già giornalista professionista), ma sono stato assunto a tempo indeterminato solo nel 2009. Ci tengo a precisarlo soprattutto viste le polemiche degli ultimi tempi, con la Rai accusata di far lavorare solo raccomandati e figli di papà. Io ho vissuto il mio bel precariato di nove anni, e per arrivare fino a qui nessuno mi ha regalato niente”.

Ormai sei telecronista della pallavolo da diversi anni. Come ci sei arrivato?

“Ho raccolto l’eredità da Francesco Pancani – che adesso è passato al ciclismo – dopo Pechino 2008. Ormai sono la voce sia della Nazionale che del campionato italiano. La pallavolo è il mio primo sport, ci ho giocato per quindici anni a livelli abbastanza alti, e ancora adesso gioco a beach volley in una struttura indoor a Roma. Insomma, è il mio ambiente, spesso mi è capitato di giocare insieme o contro atleti che poi sono finiti in serie A, da vent’anni conosco praticamente tutti”.


Un bel vantaggio.

“Assolutamente sì, infatti quando sono in onda come telecronista del volley sono rilassato al cento per cento. Da questo punto di vista sono molto sereno, poi a Londra avrò al fianco due commentatori rodatissimi come Andrea Lucchetta (per il volley maschile) e Consuelo Mangifesta (per il volley femminile). Quindi nessun problema”.

E la concorrenza con Sky come la vivi?

“Guarda, dal punto di vista strettamente numerico non ci sarà partita: sarà Raidue a fare gli ascolti migliori, ovviamente. È naturale che la critica proporrà paragoni tra le telecronache della Rai e quelle di Sky. Ti ripeto, io sono molto sereno, e sinceramente faccio un grosso in bocca al lupo ai miei colleghi della tv satellitare perché coprire un’Olimpiade non è facile. Ma noi abbiamo dalla nostra gente come Franco Bragagna o Federico Calcagno, che segue le Olimpiadi da secoli”.

Dal punto di vista tecnico, però, avrete delle difficoltà in più.

“Certo, non abbiamo il ‘mosaico’, e dobbiamo fare i conti con la limitazione di duecento ore, che ci imporrà di fare delle scelte e ‘tagliare’ qualche evento. Un altro problema sarà quello delle postazioni per le interviste a caldo al termine delle gare, nel senso che la Rai ha i diritti secondari mentre Sky ha i diritti primari. Significa che loro potranno andare in diretta, mentre noi dovremo registrare tutte le interviste. Insomma, saremo costretti a fare tripli salti mortali”.

E voi su cosa puntate?

“Beh, quando Federica Pellegrini vincerà i duecento stile libero, i telespettatori della Rai la vedranno tre secondi prima di quelli di Sky. Non è bello vedere il finale di una gara e sentire i vicini di casa che stanno già esultando, no?”