Al Bano a Quinta colonna: “Carrisi vuole battere la crisi”
Nel programma condotto da Salvo Sottile lo spread viene dato in pasto ad Al Bano.
Chi sta seguendo Quinta Colonna, questa sera, starà semi-apprezzando la svolta “Newsweek” della formula, ormai virata verso un panorama più internazionale (con il pretesto della crisi in sottofondo). Non si può dire che Salvo Sottile non ce la stia mettendo davvero tutta, va detto.
Peccato solo per l’apertura semiseria, che ha tolto da subito credibilità a quanto poi proposto nel corso della puntata (dall’intervento del vicedirettore del Sole 24 ore a quello del Presidente del Codacons Carlo Rienzi).
Con l’alibi delle sue tournée tedesche Al Bano ha voluto condividere con noi, in collegamento da Cellino, il suo eminente antidoto alla crisi monetaria. D’altronde, lui ci ha tenuto a ricordare di non aver fatto solo il cantante nella sua vita, ma “l’operaio metalmeccanico. E il mio primo stipendio ammontava a 25.000 lire. Lavoravo al Ristorante ex Carminati in Piazza del Duomo. Poi ne prendevo 30.000 al Bar Commercio e 45.000 lire al Ristorante Al Dollaro. E in più mangiavo gratis e c’erano le mance”.
Il conduttore ha quindi ricordato che il Leone delle Puglie è tutt’ora un imprenditore, dal momento che produce un vino nelle sue proprietà. Alla domanda se lui stesso stia risentendo della crisi Al Bano ha risposto come Marzotto la scorsa settimana:
“Un po’ di crisi è inevitabile, c’è. Però Carrisi vuole battere la crisi”.
A seguire un discorso da incorniciare per la sua pregnanza, che riproduciamo integralmente:
Quinta colonna: la quinta puntata del 31 luglio
“Quando c’era la lira tutto era disposto in maniera tale che la lira doveva essere la regina delle banche e dei portafogli e di ogni situazione. Adesso che c’è l’euro, quindi il re, secondo me è meglio semplicemente perché, quando penso ai viaggi che ho fatto in giro per il mondo, ogni volta andavi in Francia e dovevi cambiare con i franchi, in Spagna la peseta. Adesso per fortuna c’è la moneta forte e siccome tutto sommato è una moneta giovane va aiutata. E oserei dire ha tolto un sacco di problematiche. Siamo tutti uguali sotto quell’aspetto. Certo, c’è chi ne ha di più, chi ne produce di più chi di meno, ma questo succedeva anche con la lira, solo che c’era soltanto il rapporto con la lira, il marco o il franco francese. Adesso c’è una moneta unica, difendiamola”.
A questo punto Sottile, giusto perché siamo in un programma sotto testata Videonews, ha chiesto ad Albano “ma tu che gli canti ai tedeschi?”. E il Carrisi ha risposto:
“Parlo bene lo spagnolo, mi difendo col francese ma il tedesco mannaggia… Coi tedeschi ho cominciato con Sharazan, Felicità. Poi sono passato al classico quando è finito il tempo del duo, con brani di Schubert, Chopin, Verdi, Puccini”.
Infine, quando si dice un appello antispread:
“Salvo, ti invito a Cellino San Marco, dopodomani, che abbiamo un Festival incredibile. C’è Checco Zalone, Massimo Ranieri, Toto Cutugno, Lino Banfi, Umberto Tozzi, Mara Venier, Boy George, Malgioglio. Ce n’è per tutti i gusti”.
In quanti saranno rimasti sintonizzati su Canale5 dopo questa #pantomima?