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Agents of S.H.I.E.L.D., la vera sfida per la serie tv è evitare gli spoiler

Al Television Critics Association press tour il produttore di Agents of S.H.I.E.L.D. Jeph Loeb ha spiegato che la serie tv non vuole avere molti spoiler, in modo da permettere al pubblico di seguire la serie senza sapere troppo quello che accadrà

pubblicato 5 Agosto 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 15:52

L’attesa che sale verso “Agents of S.H.I.E.L.D.”, la nuova serie tv della Abc, indica quando il network stia puntando sullo show di Joss Whedon, sul quale, per ora, sono emerse poche informazioni. Si sa che lo show racconterà il lavoro degli agenti dell’organizzazione dell’universo Marvel, che i protagonisti di “The Avengers” non saranno all’inizio coinvolti, e che il personaggio di Coulson (Clark Gregg) sarà presente, nonostante sia stato ucciso nel film (il suo ritorno sarà spiegato nel corso della prima stagione).

Al Television Critics Association press tour il produttore esecutivo Jeph Loeb ha spiegato che la riservatezza sullo show serve per permettere alla serie tv di avere una buona garanzia sul fronte degli ascolti, e che il mistero intorno alla trama dello show dovrebbe servire ad aumentare la curiosità del pubblico che, così, si potrà mettere davanti alla tv senza sapere già quasi tutto di quello che vedrà. Un po’ come quando internet non esisteva ed il pubblico non poteva sapere cosa sarebbe successo nell’episodio successivo di una serie tv.

Il clima di riservatezza si è respirato sul set fin dal primo giorno di riprese, avvenuto all’interno di una struttura militare con forze dell’ordine e uomini della Marvel a controllare che nessuno facesse trapelare qualche notizia. Nonostante questo, qualche immagine del dietro le quinte è stata diffusa, ma questo non ha fatto altro che far diventare “Agents of S.H.I.E.L.D.” uno dei telefilm più attesi della stagione.

“Quello che stiamo cercando di fare con questo show è riportare la necessità di vedere una serie in tv”, ha detto Loeb, spiegando di voler realizzare qualcosa di cui la gente sappia poco senza che le varie news siano “condivide e ricondivise, spoilerate e rivelata”.

Una bella sfida nell’era di internet, ma che al momento vede la produzione vincere: della serie si sa davvero poco, e chi ha avuto la possibilità di vedere il pilot al Comic-con ne è rimasto soddisfatto. “Ci è stata data fiducia, che è diversa dalla libertà“, ha detto Whedon. “La Abc vuole essere sicura che sia uno show adatto alla propria compagnia ed al network, ma sostengono la nostra visione. Stiamo cercando di fare lo stesso show che vogliamo. Siamo d’accordo, è una cosa che a volte non mi è capitata”.

Whedon ha anche spiegato che la Abc si è preoccupata che, oltre ai casi della settimana (che non avranno a che fare con un “nuovo eroe” ogni puntata, ma racconteranno un mistero), si approfondissero i protagonisti:

“Onestamente il loro appunto più grande dopo che gli abbiamo presentato la nostra idea è stato di essere certi che il nostro investimento per quanto riguarda i personaggi e la loro interazione fosse grande tanto quanto quello per il caso della settimana. Cosa che ho sempre fatto per i miei show. Non mi è stato detto di imparare qualcosa di nuovo”.

Il creatore della serie, poi, si lascia scappare un’anticipazione sul personaggio interpretato da J. August Richards che comparirà nel pilot. “Non posso confermare se tornerà o meno negli episodi successivi”, ha spiegato. “Ma ha fatto un gran lavoro. Quindi fate due conti”.

Infine, si è parlato della possibilità che “Agents of S.H.I.E.L.D.” possa intrecciarsi con i film della Marvel che usciranno al cinema, come “Captain America: Winter Soldier”, “Thor: The Dark World” ed il sequel di “The Avengers”. “La Marvel è un universo”, ha detto Loeb, spiegando che comprende film, serie tv e fumetti. “Quello che conta è il personaggio”. Whedon, invece, ha detto che dei cross-over potrebbero esserci, ma la serie tv deve avere una propria autonomia:

“Ci saranno tanti cross-over quanto potremo permetterli. E’ un lavoro in corso. Non voglio che diventi una fabbrica di Ester Egg. La serie tv deve funzionare per un pubblico che non ha mai visto i film prima”.

[Via DeadlineHollywood]