Home Affari a 4 Ruote Italia, Antonello Salzano a TvBlog: “Non posso più togliere la coppola, ecco perché! Già dopo il promo, mi cercano per chiedermi consigli”

Affari a 4 Ruote Italia, Antonello Salzano a TvBlog: “Non posso più togliere la coppola, ecco perché! Già dopo il promo, mi cercano per chiedermi consigli”

Riguardo la possibilità di fare altre edizioni: “Io ho firmato un contratto con opzione per tre anni. Si può fare perché non abbiamo un copione, non devo imparare una parte”.

pubblicato 30 Agosto 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 22:23

A partire da giovedì 30 agosto 2018, alle ore 21:25, su DMAX, andrà in onda la prima edizione italiana di Affari a 4 Ruote.

Antonello Salzano, detto Nello, avrà il compito di testare, valutare e acquistare le auto, individuate da Salvatore Nobili soprannominato Donald, al fine di portarle via al miglior prezzo.

Soprannominato anche Il Principe, Antonello Salzano ha ereditato la passione per le auto da suo padre. Avvocato penalista, organizzatore della Coppa dei Borbone a Caserta, presidente dell’Automobile Club di Caserta e nominato anche nel Consiglio Direttivo di ACI Storico a Roma, Salzano ha portato a termine anche iniziative culturali come fornire la segnaletica stradale per i monumenti della provincia di Caserta al fine di favorire il turismo.

Nell’intervista a TvBlog, Salzano ha parlato a fondo della sua passione per le auto d’epoca e per il collezionismo e, ovviamente, di Affari a 4 Ruote Italia.

Quale sarà il suo ruolo all’interno del programma?

Io sono colui che va ad avvicinare le macchine, le compra, ne segue il restauro e fa la trattativa per la rivendita. Diciamo che sono colui che apre e chiude la puntata. Sono il protagonista, senza di me, non si fa niente! A volte, sono io, colui che va a procacciare le auto da comprare…

Qual è la difficoltà maggiore nel dover trattare un auto e portarla a casa ad un prezzo vantaggioso?

Io sono un avvocato penalista, appassionato di auto e collezionista di auto storiche. Ogni macchina ha i propri vizi e virtù, soprattutto nascosti. Prevalentemente, per comprare una macchina, ci vuole molta esperienza e molta conoscenza. Bisogna conoscere il periodo della macchina, la sua storia, il numero di pezzi prodotti e l’utilizzo che ne è stato fatto. In alcuni casi, le auto sono state modificate e, quindi, è necessario riportarle allo stato originale. Quando si compra una macchina, la prima cosa da attenzionare, oltre al motore, è la carrozzeria. Bisogna verificare se ha molto stucco, se ha avuto degli incidenti… Molto importante è anche dove è stata utilizzata la macchina: se un’auto è stata usata in montagna, ad esempio, avrà molta ruggine a causa del sale che viene usato per le strade a causa della neve, che va ad incidere sulla carrozzeria. Per la meccanica, è sufficiente un test driving, problemi che si risolvono con molta facilità. Per la tappezzeria, è necessario conoscere la tappezzeria originale. La cosa che dico sempre è che il massimo danno riguarda sempre la carrozzeria. Nell’alto collezionismo, inoltre, bisogna stare attenti perché più è alto il valore della macchina, più è facile prendere qualche “bruciatura” perché l’interesse economico è maggiore.

Questa passione per le auto e per il collezionismo, l’ha ereditata?

L’ho ereditata da mio padre che si chiamava Geppino Salzano. Lui era un “porschista”, a casa mia c’erano solo Porsche. Nel garage di casa mia, c’è la bandiera tedesca sul soffitto e quando si apre il cancello, si accende il badge luminoso della Porsche! Era un “malato” Porsche a tutti gli effetti! Purtroppo, lui è morto quando stava restaurando una 356 del ’59, una Coupé A. Giocoforza, ho portato io a termine il restauro: è uscito un ottimo restauro, la passione ci stava e da lì ho cominciato ad acquistare altre macchine. Ho iniziato con un Alfa Romeo Spider Touring del ’59. Io sono appassionato di cinematografia ed ero appassionato del film Ieri, Oggi, Domani. Mi accontentai di una pari estetica Alfa Romeo rossa. Era una macchina dal motore poco esuberante. Poi, le cose sono cambiate e mi sono comprato una Ferrari 250 convertibile 2° Serie usata anche nel film La Pantera Rosa. L’ho restaurata e la utilizzo con una certa frequenza, mi piace utilizzarle le macchine. E poi ho anche due Maserati ma la mia preferita resta sempre la Ferrari!

Spera di trasmettere questa sua forte passione per le auto anche ai telespettatori?

Penso di esserci già riuscito. Dai promo, ho visto gli impatti che ha avuto sui social e la gente già mi cerca per avere dei consigli. Io vengo filmato anche quando eseguo dei restauri. Oltre a fare le trattative, io, ad esempio, vernicio, perché so verniciare, o faccio le spazzolature per le cromature. Il telespettatore vede che sono una persona che sa quello che fa anche per i dati tecnici che fornisco, facilmente riscontrabili.

Il soprannome Il Principe, invece, da dove viene?

Mi è stato affibbiato per il programma ma qualcuno l’aveva usato con me anche prima ma non è mai stata una cosa ufficiale. Poi, in questo programma, per i miei modi piuttosto calmi, tranquilli, per il modo soft con cui mi presentavo sulle scene, dicevano spesso “E’ arrivato il Principe”… Da qui, sono diventato Nello il Principe. E tutti ormai mi conoscono così…

Le piace come soprannome?

Per me, va bene. A volte, mi chiamano anche Presidente perché sono presidente dell’Automobile Club Caserta. Io sono una persona molto popolare dalle mie parti. Se mi chiamano Antonello, meglio ancora.

Come l’hanno convinta a prendere parte a questo programma?

E’ stato uno “scherzo”! Ero a Milano, ad inaugurare la Fiera di Milano per conto dell’ACI, quando una mia amica mi telefonò e mi invitò ad un padiglione a fare una cosa, a patto che non facessi domande… Andai e c’era una telecamera con due persone vicino. Mi presentai anche se non avevo ancora capito per che cos’era. Non mi davano mai lo stop, parlai per 35 minuti di fila. Loro dissero: “E’ lui!”. Lì, arrivò la proposta per Affari a 4 Ruote. A gennaio, mi chiamarono per il promo. Quel giorno, avevo la febbre a 40. Mi presentai sul set con la coppola, un giubbino e una maglia a collo alto. Mi dissero di togliere la coppola ma io avevo la febbre a 40… Me la fecero tenere. Girai tutte le scene con questa coppola: quando videro il promo a Milano, tutti si innamorarono della coppola, quindi mi sono auto-castrato perché, per sei puntate, ho dovuto indossare sei coppole diverse! Non mi posso più levare la coppola!

Cosa ci dice dei suoi compagni d’avventura, Donald e Riccardo?

Salvatore, lo conosco da tempo, lui è un appassionato oltre che un concessionario. E’ veramente un boss. Riccardo, non lo conoscevo. E’ un grandissimo meccanico. Nella nostra versione, lui è l’unico vero meccanico, è lui che fa veramente le cose, non fa scena. E’ capacissimo, è un tornitore, appassionato di moto. E’ in procinto di fare la Parigi-Dakar e forse faremo anche qualcosa insieme. E’ molto esperto.

Questo programma sarà soltanto una parentesi o spera possa andare avanti in futuro?

Io ho firmato un contratto con opzione per tre anni. Diciamo che si può fare perché non abbiamo un copione, tutto quello che avviene è tutto fatto all’impronta. Non devo imparare una parte.

DMAX