Home Adriana Volpe a TvBlog difende la TV di Guardì e condanna il cinismo dei reality ed il tronismo De Filippiano

Adriana Volpe a TvBlog difende la TV di Guardì e condanna il cinismo dei reality ed il tronismo De Filippiano

Determinazione, controllo, autorevolezza ed ambizione, un mix in crescendo che ha caratterizzato la carriera di Adriana Volpe, nostra intervistata di oggi. Una carriera passata dalla moda alla televisione. Passata dalle sfilate ai programmi mattutini diretti da Michele Guardì. Punteggiata dalle considerazioni su questi due mondi paralleli e dall’orgoglio e dalla forza di scelte che difende

di Hit
pubblicato 15 Giugno 2009 aggiornato 21 Gennaio 2021 15:56


Determinazione, controllo, autorevolezza ed ambizione, un mix in crescendo che ha caratterizzato la carriera di Adriana Volpe, nostra intervistata di oggi. Una carriera passata dalla moda alla televisione. Passata dalle sfilate ai programmi mattutini diretti da Michele Guardì. Punteggiata dalle considerazioni su questi due mondi paralleli e dall’orgoglio e dalla forza di scelte che difende in modo assoluto, Adriana in questa chiaccherata ci racconta il passato, il presente ed il futuro con assoluta franchezza, sottolineando senza giri di parole cosa le piace e cosa non le piace oggi in TV, difendendo -pro domo sua- la TV di Michele Guardì e bocciando il cinismo artefatto dei reality ed il tronismo Defilippiano imbellettato da un successo fatto di bollicine.

La tua carriera è iniziata nella moda, prima che in Tv. Due realtà diverse ma entrambe difficili da affrontare per una ragazza?

“No..non credo che difficili sia l’aggettivo più corretto per parlare di questi due mondi. Diciamo che sono due settori con grandissima selezione, tanti partecipanti e pochi che arrivano al traguardo. Serve sicuramente determinazione per non abbattersi agli eventuali No e spalle larghe per parare i colpi conditi da un bel po’ di umiltà. Il successo non lo raggiungono tutti, ma poche mosche bianche che possono così godersi grandi soddisfazioni. La differenza più grande tra i due mondi sta nella clessidra che esiste nel mondo della moda, che detta il tempo e ad una certa età ti mette fuori dai giochi. A 30 anni nella moda sei già vecchia, non più competitiva. In televisione al contrario, più passano gli anni e più acquisti autorevolezza ed esperienza. Due mondi inversamente proporzionali.”

Un mondo comunque non facile, fatto di scelte. Dal sabato sera di Raiuno con “Scommettiamo che..” perché hai deciso di accettare una proposta apparentemente minore su Tmc2 ?

“A “Lion Network” su Tmc2 mi si offriva la conduzione. Essendo sempre stata estremamente ambiziosa ho sempre guardato alla qualità delle cose. Finito così il ciclo di “Scommettiamo che..” ho puntato ad un programma per bambini, popolare, in diretta, dove potevo condurre da sola. Una palestra che mi ha forgiato e dato la credibilità per presentarmi 3 anni dopo come conduttrice. Una scelta che da valletta con grande popolarità di “Scommettiamo che..” mi ha portato in un canale più piccolo, Tmc2, ma che mi ha permesso di fare gavetta e fortificarmi.”

Come si diventa invece oggi famosi in televisione?

“Ognuno fa il proprio percorso. Ci sono persone come me, come Bonolis e Frizzi che sono partiti dai programmi per bambini per crescere poi di anno in anno in modo lento e solido mentre c’è altra gente che si ritrova dalla mattina alla sera con un patrimonio regalato. Bisogna saperlo gestire. C’è gente uscita da reality che con umiltà, sono migliorati e han fatto un percorso che stimo a differenza di altri che si godono di un’ottima popolarità che è difficile poi però tenere. Ho visto tante persone alla ribalta e sono poche quelle che sono durate nel tempo.”

Anche tu con “Notti sul Ghiaccio” hai provato l’esperienza del reality, che ti è costata 3 costole rotte e un fiume di polemiche. Questa parentesi che ricordo ti ha lasciato?

Anche tu con “Notti sul Ghiaccio” hai provato l’esperienza del reality, che ti è costata 3 costole rotte e un fiume di polemiche. Questa parentesi che ricordo ti ha lasciato?

“In primis, non credo che quello si potesse chiamare reality. Il reality ti monitorizza tutto il giorno mentre per noi era più una competizione sul ghiaccio. Di reality aveva ben poco, non mi sono raccontata. Ho capito sicuramente che per audience c’è gente senza scrupoli che non ha un minimo di criterio e d’amor per il rispetto delle persone e per il proprio lavoro. Ricordo benissimo che mi dissero: “nelle tue condizioni atleti non mollano ma scendono in campo” senza pensare che questi atleti lavorano 4 anni per una competizione di due minuti, io grazie al cielo il giorno dopo avevo una diretta e non potevo mancare. Mi sono resa conto che per l’ascolto veramente c’è chi riesce a calpestare la dignità delle altre persone. Mi sono ritrovata in un gioco diabolico e fortunatamente ne sono uscita. La mia vicenda a “Notti sul ghiaccio” poteva esaurirsi velocemente ma per audience e per far polemica l’hanno tirata avanti 3 settimane, per dare contenuto ad un programma che oggettivamente era molto povero.”

La tua vera casa in Rai, dal 1999, è diventata sicuramente la famiglia di Guardì. Cosa ti hanno dato tutti questi lunghi anni?

“Ogni anno ho fatto una crescita. Iniziai solo con il Mezzogiorno in famiglia del weekend dalle 11.30 affiancandomi alla coppia formata da Tiberio Timperi e Roberta Capua, per passare poi alla conduzione sia del mezzogiorno che dalla mattina, diventando nel 2004 anche giornalista-pubblicista e poter trattare così in diretta anche temi di attualità, cosa che in Rai se non sei iscritta all’Albo dei giornalisti non puoi fare. Sono anni, fatti di centinaia di aneddoti, imprevisti, papere che condiscono una esperienza che rifarei sicuramente subito.”

Cosa rispondi a chi definisce programmi come “Mezzogiorno in Famiglia” troppo datati per la tv d’oggi?

“Io amo ancora vedere i film di Totò e Alberto Sordi, film datati, sicuramente non recenti come E.r. Medici in prima linea o Sex and the city ma comunque bellissimi. In una televisione statale con più di 3 reti bisogna riuscire a dare tante offerte. Ci sono quindi programmi più innovativi, altri più di famiglia e altri invece urlati. Questi programmi che possono esser giudicati datati, credo possano essere invece la forza e la colonna portante di una Rai che di bello ha proprio lo storico. E’ una televisione educata, fatta come si faceva in passato, stimata e voluta comunque ancora da molte persone. Gli ascolti, lo dimostrano. “

In un tuo fanta-palinsesto cosa faresti sparire invece dalla televisione?

“Farei sparire dalla televisione… Mi dispiace dirlo: I tronisti. Non ne posso più. Il corteggiamento dei tronisti in Tv proprio no. Sebbene io stimi Maria e non mi perda una puntata di “C’è posta per te” con cui mi sono fatta grandi pianti e reputi “Amici” un talent eccezionale e ineguagliabile nel suo genere, un programma come quello con i tronisti non è proprio la televisione che mi piace.”

Nella tua agenda è già segnato l’inizio a Settembre, con Magalli, di una nuova importante esperienza nella nuova edizione de “I Fatti Vostri”.

“Sono entusiasta. Non vedo l’ora. Mi piace l’idea di cimentarmi con un programma nuovo, ancora di più con un quotidiano. Una promozione che ambivo da tempo e che mi fa riacquistare il Sabato e Domenica per la vita privata. Una messa in onda importante, con due ore di diretta giornaliere che affronto con grande grande spinta.”

L’arrivo di questa nuova opportunità televisione non mancherà di accendere qualche gelosia nelle colleghe in attesa di nuove occasioni. Quanta gelosia c’è in questo mondo?

“E’ un mondo dove puoi sicuramente incontrare gelosie e invidia. Credo però di avere una barriera su questo e di essermi circondata di persone vere e autentiche che gioiscono solo dei miei momenti di successo. Ci sarà sicuramente qualche gelosia ma non mi tocca.”

Quale nuova avventura professionale vorresti inserire nel tuo curriculum?

“Ho fatto per anni il programma della mattina. Dall’anno prossimo coprirò la fascia intorno al mezzogiorno. Mi piacerebbe a questo punto dopo i “Fatti Vostri”, sogno nel cassetto, fare un programma del pomeriggio per Raidue.”

Mezzogiorno in famigliaRai 2