Adorazione Netflix, finale: come finisce la serie tv e la spiegazione
La serie tv di Netflix si chiude risolvendo il mistero che tiene banco per tutti gli episodi, relativo alla scomparsa di Elena, amica della protagonista Vanessa
Fonte: Camilla Cattabriga / Netflix
Come finisce Adorazione, la serie tv di Netflix? Uscita mercoledì 20 novembre 2024 sulla piattaforma, il finale della serie tv prodotta da Picomedia e tratta dall’omonimo romanzo di Alice Urciolo (edito da 66thand2nd) svela il segreto principale che si dipana nel corso dei sei episodi, ovvero l’assassino di Elena (Alice Lupparelli), la ragazza sulla cui scomparsa ruota tutto il racconto.
L’ultima puntata, però, chiude anche le storyline degli altri giovani personaggi, alle prese con scelte di vita personali che potrebbero cambiare il loro futuro, seguiti (chi più chi meno) dai loro genitori, personaggi adulti che nel corso di tutta la serie restano sulla sfondo di un racconto che vuole soprattutto parlare ai più giovani.
Adorazione Netflix, il finale
Il video che cambia tutto
La puntata si apre con l’indizio che Arianna, la nuova amica di Vanessa (Noemi Megagnini), le mostra: in un video che aveva girato la sera della scomparsa di Elena, si vede proprio quest’ultima costretta con violenza. dal suo fidanzato Enrico (Tommaso Donadoni) a salire in macchina.
Vanessa comincia a unire i puntini e a pensare agli episodi in cui ha visto l’amica con dei lividi sul proprio corpo, segni che Elena ha sempre minimizzato. La giovane protagonista si convince così che a uccidere Elena sia stato proprio Enrico, e non il cugino Giorgio (Giulio Brizzi), che si trova in carcere e che aveva una relazione clandestina con la vittima.
Giorgio si arrende
Proprio Giorgio, intanto, comincia a pensare che non riuscirà a dimostrare la propria innocenza e, spinto dal padre Andrea (Mario Sgueglia), rinuncia all’avvocato pagato dalla zia Manuela (Claudia Potenza) per assumerne un altro. In questo modo, Giorgio si prepara ad accettare uno sconto di pena di dieci anni, ammettendo la sua colpevolezza.
Giorgio è innocente, ma Chiara (Barbara Chichiarelli), che sta indagando sul caso, ha troppe prove contro di lui: il giovane, infatti, è noto per essere un tipo rissoso e per essere stato espulso dalla squadra di canottaggio in cui si allenava per aver portato delle anfetamine, la stessa sostanza trovata nel corpo di Elena. Quindi, secondo Chiara, Giorgio avrebbe ucciso Elena dopo averle somministrato la sostanza stupefacente. Ma a dare ad Elena l’anfetamina è stata una ragazza di Roma, quindi Giorgio potrebbe avere una possibilità.
L’assassino di Elena confessa
Ma ormai tutto sembra chiaro: Vanessa va a casa di Enrico per accusarlo dell’omicidio, dando il via a una feroce lite, che viene sedata dal suo ex Gianmarco (Luigi Bruno), che si trovava a casa dell’amico. Gianmarco, però, ancora arrabbiato con Vanessa per averlo lasciato, le dice che è lei ad essere sempre stata ossessionata da Elena, sostenendo che ne fosse innamorata. Eppure, Gianmarco nota qualcosa di strano nell’atteggiamento di Enrico.
Anche la madre di Enrico nota qualcosa di strano rispetto alla versione che il figlio ha raccontato alla Polizia. A casa, infatti, arriva una multa per Enrico, per eccesso di velocità la sera del 21 giugno, giorno in cui è stata uccisa Elena.
Secondo la multa, Enrico stava guidando lungo la Provinciale da Cassino a Sabaudia, ma lui ha sempre sostenuto di aver passato la notte a Cassino, come avrebbe dimostrato l’app del suo smartphone che permette di geolocalizzarlo. La madre, però, ha capito: Enrico ha lasciato il telefono a Cassino come alibi, quindi ha raggiunto Elena a Sabaudia
Enrico confessa: sapeva della relazione tra Elena e Giorgio e, la sera dell’omicidio, le ha fatto credere di essere a Cassino. Poi ha seguito sia lei che l’amico e, dopo che Giorgio se n’era andato su richiesta di Elena (che era salita in cima a un palazzo per minacciarlo che si sarebbe buttata se non l’avesse fatto), raggiunge la ragazza.
Elena, visibilmente spaventata, cerca di spiegare a Enrico cosa sia successo, ma Enrico, in preda a un raptus, la strozza e la uccide. Quindi trascina il corpo e lo porta là dove la Polizia lo ha trovato. Il giovane non fa altro che giustificarsi sostenendo di essere un ragazzo che non sa contenere la sua rabbia, e dando la colpa a Elena.
L’arresto davanti a tutti
La madre di Enrico, devastata, porta la multa a Chiara, che corre a casa del ragazzo a farlo arrestare. La notizia si diffonde rapidamente: Vanessa e tutti i suoi amici si fanno trovare sotto casa di Enrico per assistere all’arresto. Il caso è risolto, ma per Vanessa resta l’amarezza di aver conosciuto a metà Elena, che credeva essere una ragazza in cerca di un futuro lontano da Sabaudia, ma che invece nascondeva più di un dolore.
Cosa succede agli altri personaggi
Giorgio viene scagionato e torna libero, mentre scopriamo anche cosa succede agli altri personaggi. In primis Christian (Federico Russo), che lascia Teresa (Alessia Cosmo) per provare ad avere una relazione con Vera (Beatrice Puccilli).
Diana (Penelope Raggi), invece, vorrebbe andare a Roma con Claudio (Michele Rosiello), l’uomo di 38 anni sposato e con figli con cui sta avendo una tresca. Ma Diletta (Noemi), sua madre e titolare del ristorante di cui Claudio è abituale cliente, intuisce tutto e trova conferma in alcuni messaggi sullo smartphone della figlia. Diletta, quindi, va da Claudio e lo invita a non farsi più vedere a Sabaudia. L’uomo scrive a Diana dicendole di non contattarlo più, ma a Diana poco importa: ha ormai trovato quella sicurezza in sé che cercava da tempo.
E Vanessa? Arianna, con cui sembra esserci del tenero, le chiede di partire con lei, ma la protagonista non sa se accetterà. È ancora scossa per quanto accaduto, ma soprattutto inizia a interrogarsi su cosa provasse per Elena: come si vede nel video del karaoke con le due ragazze che chiude la serie, mentre Vanessa ed Elena cantano “No surprises” dei Radiohead, Vanessa ammira Elena, estasiata, in adorazione.
Adorazione Netflix, la spiegazione del finale
Il finale di Adorazione è innanzitutto un monito verso le nuove generazioni a denunciare ogni atto di violenza di cui sono al corrente o che subiscono: solo denunciando si potrà davvero cominciare a evitare che episodi come quello accaduto a Elena (e nella realtà, purtroppo, a numerose ragazze e donne) si ripetano.
La serie di Netflix, quindi, evidenzia quanto siamo ancora lontani dal debellamento della piaga dei femminicidi, sottolineando come il fenomeno non riguardi solo vittima e carnefice, ma anche tutti coloro che li circondano. Perché tra sospetti e accuse, spesso il colpevole è più vicino di quanto si possa pensare.
Il finale, inoltre, svela il doppio senso del titolo della serie: l’adorazione viene infatti intesa in due modi. Da una parte, quella di Vanessa verso l’amica Elena, tale al punto da non farle notare tutti quei segnali di allarme che la ragazza portava con sé e cercava di nascondere. Vanessa, come le dice Arianna, non li ha notati perché era troppo concentrata su altro, ovvero sulla sua ammirazione per Elena.
Poi, invece, c’è l’altra adorazione, quella tossica di Enrico, che si tramuta in ossessione e possesso. Due modalità differenti per esprimere l’attaccamento a una persona e che, in entrambi i casi, distorcono la realtà. Ma nel caso di Enrico, l’effetto è fatale e rappresenta una sconfitta per la società.